Formula 1

Analisi on board Sainz – Gp Inghilterra 2021: tutto storto…

In F1, quello che chiamiamo destino è una variabile capricciosa e dotata di tempismo particolarmente inopportuno. Cieco e senza scrupoli, si getta sul prescelto e ne fa ciò che vuole. Sabato, al cospetto di Carlos, non ci ha nemmeno fatto due chiacchiere prima di decidere cosa fosse buono per lui. Lo ha scelto fra tanti prima di costringerlo ad una lotta non sua, relegandolo ad una battaglia senza armi che, di fatto, si è rivelata filo conduttore dell’intero weekend britannico. 


F1-Analisi on board Sainz – Gp Inghilterra 2021: premessa

Qualifica del Gran Premio della Gran Bretagna, la prima stagionale realizzata al venerdì. Q3, ultima fase della sessione. Mentre la tensione impera, la Ferrari SF21 numero 55 scende in pista, sorretta dalla determinazione dello spagnolo. Calza quattro Pirelli a banda rossa nuove di pacca e, dopo una tornata di preparazione, si lancia per marcare un crono. Ed è in quel momento, proprio sul più bello, che qualcosa non funziona. Il grip che aveva accompagnato Sainz sino a quell’istante svanisce e, con lui, la possibilità di realizzare un tempo competitivo. Per la cronaca, ripetere la prestazione ottenuta in Q2 sarebbe valso il quinto posto dietro al compagno di squadra. 

Carlos Sainz – Scuderia Ferrari, Gp Gran Bretagna edizione 2021

Sabato. Dopo un’ora spesa a trovare la giusta “confidence” con la propria vettura durante le Fp2, il soleggiato pomeriggio estivo inglese propone una mini gara di F1, la prima di tutta quanta la storia della massima categoria. Il ricordo di Carlos legato alla Sprint Qualifying sarà di quelli indimenticabili. Sì, perché il nuovo format proposto a Silverstone, divertente e vantaggioso per taluni, ha sentenziato anzitempo il desiderio di successo del ferrarista. Frutto di una rimonta rabbiosa, l’undicesimo posto finale, trasformatosi in decimo per la sanzione comminata a George Russell, decide una griglia di partenza decisamente amara.


F1-Analisi on board Sainz – Gp Inghilterra 2021: la numero 55

Cinque minuti per l’installation lap e la tensione nell’abitacolo sale. Aggiustatina ai guanti e tanti pensieri per Carlos. Mentre Adami comunica “Remind pit limiter on”, dando un’ultima occhiata alla cartella che riporta i punti salienti del briefing mattutino. Consueto saluto con il pugno e via, si inizia con le abituali procedure pre gara. Il gorgoglio del V6 Ferrari rompe il silenzio. L’ingegnere rende edotto Sainz sulla questione pneumatici, asserendo che tutti i piloti  hanno scelto di montare le Medium eccetto Perez che parte dalla pit lane. In realtà, anche Kimi opta per le Pirelli a banda gialla.

Carlos Sainz, Gp Inghilterra 2021
Carlos Sainz, Gp Inghilterra 2021

La SF21 scende dai cavalletti e segue la Alpine numero 31 per tutta la tornata, nella quale zigzaga, frena e accelera repentinamente, per poi sgommare al posteriore prima di piazzarsi sulla casella numero 10 della griglia, posizione figlia della Sprint Race.


F1-Analisi on board Sainz – Gp Inghilterra 2021: 1°stint

Allo spegnimento dei semafori la grinta dello spagnolo traspare e la Rossa parte a fionda. Sebbene il piccolo contatto tra l’anteriore destra di Ocon e la posteriore sinistra di Vettel non produca danni ai due, l’episodio di fatto rallenta il francese che viene superato in maniera agevole dal ferrarista. 

Carlos Sainz, Gp Inghilterra 2021
Carlos Sainz, Gp Inghilterra 2021
Carlos Sainz, Gp Inghilterra 2021
Carlos Sainz, Gp Inghilterra 2021

Fiduciosa, la mossa sull’Aston Martin di Seb all’interno della Village non va a buon fine. Mentre quella di Fernando, alla The Loop, bravo a frenare tardi e mettersi in una traiettoria vantaggiosa, risulta vincente. Il seguente atto della battaglia spagnola per l’ottava piazza si consuma alla frenata del Wellington straight. Carlos colora di rosso gli specchietti della A521 per poi scartare in maniera brusca sulla sinistra. I due percorrono il rettifilo appaiati, ma sarà ancora Alonso ad avere la meglio tardando la frenata. 

Le pulsazioni scendono quattro curve più tardi, quando la doppia bandiera gialla viene esposta per il contatto Hamilton-Verstappen che scaraventa contro le barriere l’olandese. Le solite raccomandazioni per gestire la vettura in regime di Safety Car vengono messe in atto. Dopo essersi assicurato sullo stato di salute di Max, il madrileño si interroga sui danni subìti da Lewis. La necessità di riparare le barriere costringe la direzione gara a fermare la corsa. Tutti in pitlane, pertanto. Prima di saltare giù dalla vettura, Carlos chiede ed ottiene di eliminare un piccolo quantitativo di benzina che, secondo i suoi calcoli, è superfluo. Poi, senza togliersi il casco, si reca sul muretto a sinistra dove si siede.

Carlos Sainz, Gp Inghilterra 2021

Ventiquattro minuti più tardi si mettono in moto i procedimenti che anticipano la ripartenza. Dopo il radio check Sainz chiede lumi sulla modalità di partenza. Al momento una decisione in tal senso non è ancora stata presa: non resta che attendere il giro di formazione dove le comunicazioni saranno aperte. Sinceratosi della posizione, l’ottava, arriva il suggerimento di spostare la ripartizione di frenata di un punto al posteriore, mossa utile per evitare deleteri bloccaggi all’avantreno. I tempi sono maturi. Superata abbondantemente la mezz’ora di stop, la PU italiana torna a cantare. Adami comunica che Alonso e Vettel hanno scelto entrambi un treno di scrub Medium. Mentre sulla numero 55, fiammanti, si notano quattro belle Pirelli a banda gialla nuove di pacca. Nel giro di formazione lo spagnolo rende nota una  preoccupazione relativa alle comunicazioni, in quanto il segnale radio risulta parecchio disturbato. Il muretto box ne prende atto mentre riferisce la modalità scelta per il secondo via della gara: standing start.

L’approccio alla griglia è molto lento e la Rossa, lemme lemme, prende posto sulla destra andando ad occupare la casella numero 8. A semafori spenti lo stacco frizione è buono, ma quello del suo connazionale lo è di più: Fernando, infatti, produce uno scatto poderoso che gli consente di infilare Sebastian alla Farme Curve. Il leggero bloccaggio all’anteriore destra in prossimità della Village non scoraggia Carlos, che tenta la medesima mossa nella curva successiva. Costretto ad alzare il piede per evitare un contatto, la vettura italiana si accoda al tedesco, mentre la battaglia tra Alonso e Vettel continua. Il risultato di tale diatriba è amaro per l’ex ferrarista che si incarica personalmente di falciare il prato della Luffield con al sua AMR21.

Carlos Sainz, Gp Inghilterra 2021

Testimone oculare indenne, Sainz non fa una piega, tiene il piede sul gas e si appropria della settima posizione. Di immediato Adami concede l’utilizzo del K1, per cercare di sfruttare appieno l’extra grip che la media nuova di Carlos offre: tale provvedimento raccoglie i suoi frutti nel T1. La trazione generata dalla Ferrari è superiore e, con l’ausilio dell’overboost, mette dietro la Alpine dell’ovetense sul Wellington Straight senza particolari patemi.

Afferrata la sesta piazza, Riccardo fissa il prossimo obiettivo attraverso un messaggio inequivocabile : “Racing Ricciardo in front”. Il propulsore Mercedes montato sulla McLaren dell’australiano, però, non è affatto d’accordo. L’allungo del quale dispone la vettura papaya è notevole, sufficiente per tenere a bada le sincere velleità dell’iberico. Durante le successive tornate vengono elargiti diversi “ads” per supportare la causa spagnola. Ciò nonostante, dopo averle provate tutte, con un certo sconforto, Sainz definisce impossibile superare la monoposto britannica. Adami cerca di incoraggiarlo e riporta un messaggio dove Daniel parla di “Rear limitation”, per poi un paio di giri più tardi, consigliare al ferrarista di mettere qualche metro in più tra lui e la McLaren per non distruggere gli pneumatici.

Di lì a poco arriva il primo tyre phase update della gara, utile per tenere sotto controllo le coperture. Subito dopo si parla di strategia. Lo stato delle cose tiene aperti un paio di scenari utili: Plan B o Plan C. Nel frattempo, Ricciardo riporta vibrazioni all’anteriore e Sainz decide di rifarsi sotto. Honey Badger spizza i retrovisori e vede solo rosso per i successivi due giri ma, anche con tutta la buona volontà del mondo, il sorpasso non arriva, tanto che in Ferrari si decide di tentare l’undercut al giro 20. I tecnici di Woking ascoltano la comunicazione e coprono la chiamata. 

Carlos Sainz, Gp Inghilterra 2021

Alquanto reattivo, il gruppo di strateghi Ferrari cambia idea, ordinando alla Rossa di restare fuori. Il ferrarista obbedisce e prende alla lettera il successivo messaggio di Adami: “Enjoy your free air and push for ten laps”. Di colpo i lap time di Carlos scendono vertiginosamente, in linea con con quelli del compagno al comando del Gran Premio. Tardare la sosta significa conquistare la terza piazza davanti a Bottas, fermatosi per montare le Hard. Quando, al passaggio 26, anche l’altra Mercedes prende la corsia box, Sainz si ritrova in seconda posizione.

In seguito alla consulta relativa alla vita utile dei compound, ritenuti ancora buoni dal ferrarista, si decide di allungare ulteriormente il primo stint forti di un ritmo davvero notevole. Prima del suggerimento di mantenere  la settima marcia per tutto l’arco della Copse, chiedono al madrileño eventuali modifiche al carico anteriore durante la sosta. Lo stop è oramai imminente e, sebbene Carlos sostenga di poter marciare ad un passo spedito ancora per un paio di giri, l’ordine di prendere la corsia box arriva. 

Calzate le Hard, il dado dell’anteriore sinistra fa le bizze. I dodici  secondi abbondanti impiegati per tornare in pista mandano a ramengo tutto quello che di buono si era costruito nella seconda parte del primo stint. Sainz non fa una piega, precede Tsunoda e si rimette alla caccia di Ricciardo, occupando nuovamente la sesta posizione.


F1-Analisi on board Sainz – Gp Inghilterra 2021: 2° stint

Il passo dello spagnolo è decisamente superiore e il gap di cinque secondi sull’australiano viene chiuso in poco più di tre passaggi. Giunto in scia, però, si ripresentano i fantasmi del primo stint. Carlos tenta l’attacco in vari punti della pista, variando l’utilizzo dell’ibrido per disporre di un quantitativo maggiore di potenza e sorprendere l’avversario. Tutto inutile. Arrendevolezza e frustrazione emergono nel tono della sua voce. “Non posso passare ragazzi. È troppo difficile. Le ho provate tutte” sostiene il ferrarista che, dopo una breve pausa, aggiunge: Inoltre, sto letteralmente distruggendo le gomme…”

Adami cerca una strategia alternativa e propone il Plan D con un presunto free pit stop, peraltro scartato di lì a poco. Benché l’esigenza di amministrare i compound si faccia prepotente, dopo alcuni passaggi a ritmo rallentato la Rossa decide di sfoderare il secondo assalto. Si torna pertanto ad una modalità più spinta, con l’overboost K1 pronto a colpire massimizzato dalla mappatura Soc. Tutto molto bello, in teoria. Peccato che la pratica non cambia e il ritornello recitato in radio resti il medesimo: I cannot pass. Lo spunto del propulsore tedesco dissolve gli auspici di gloria e lo spagnolo non può far altro che “affogare” negli scarichi della MCL35M.

La disperazione si materializza a poche tornate dalla fine. Dall’on board si nota con facilità come Sainz sia in overdrive, mentre il lungo in curva 3 lo dimostra ampiamente. Benché l’iberico continui a pressare, l’atteggiamento bellico si frantuma contro il muro eretto dalla vettura inglese, dotata di quello spunto necessario a far solamente annusare la possibilità di sorpasso. E questo in barba alla gestione non ottimale delle Hard, per giunta attempate con sette giri in più sul groppone. Non sapremo mai dove sarebbe potuta arrivare la numero 55. Resta il rammarico di terminare ancora una volta dietro due vetture, quelle di Woking, che in casa loro erano di sicuro più lente. A conti fatti l’ennesima problematica legata al pit stop risulta cruciale. Alla quale vanno aggiunte quelle sopracitate relative alla qualifica e alla Sprint Race. Tutto storto insomma…

Adami si complimenta per lo sforzo profuso definendo “solida” la gara che ha portato lo spagnolo a conquistare la sesta piazza. Carlos non ha niente da aggiungere e preferisce non proferire parola. Resta solo il tempo per rendere omaggio a Charles (clicca qui per leggere l’analisi on board di Leclerc) prima di imboccare la corsia box chiuso in un amaro silenzio.


F1-Autore: Alessandro Arcari – @Berrageiz

Foto: F1TV

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Zander Arcari