Formula 1

Gp Belgio 2021-Analisi prestazionale qualifica: la scelta Red Bull paga, Ferrari “limitata” dal sottosterzo

Una qualifica di F1 piena di colpi di scena. L’acqua ha mischiato le carte in tavola e ha fatto emergere il talento di più piloti. Tuttavia una qualifica bagnata non offre i classici spunti che si possono trarre da una sessione sull’asciutto. La prestazione pura delle varie vetture non si è potuta analizzare. Ciononostante abbiamo potuto ammirare le performance di varie macchine sull’asfalto zuppo.

La sfida di quest’oggi è stata riuscire ad attivare al meglio le mescole da bagnato. Queste hanno un processo di attivazione necessariamente diverso dalle slick. In più il pilota deve stare attento anche alle traiettorie che percorre. Deve evitare zone più asciutte dell’asfalto e prediligere quelle più umide, in modo da non surriscaldare i compound.

Per quanto possa esser utile, analizziamo la tabella sottostante, che mette in luce la differenza tra il miglior tempo e quello ideale per ogni pilota. Ovviamente nessun pilota è riuscito a metter assieme tutti i suoi migliori settori. Stando quindi alla classifica ideale, Hamilton sarebbe in Pole, mentre Pierre Gasly sarebbe secondo, subito davanti a Bottas. Verstappen raggiungerebbe solamente la quarta piazza.

La prestazione della Red Bull è stata una conferma. L’assetto più carico di cui abbiamo parlato ampiamente nella giornata di ieri (approfondisci qui) ha consentito ai due piloti di avvalersi di una vettura molto stabile e bilanciata. Lewis Hamilton, pur avendo una vettura non adatta alle condizioni umide della pista, è riuscito a mettere sotto pressione Verstappen in più istanti. L’olandese ha costruito la pole position nel settore conclusivo.

La forza della RB16B si è vista soprattutto nei cambi di direzione. In quasi ogni chicane Max ha fatto segnare i migliori intertempi. Al contrario, il britannico della Mercedes ha trovato qualcosa in più primo settore, riuscendo ad avere uno spunto ottimo in uscita dalla Source. Un vantaggio che si è protratto per tutto il primo settore, composto quasi unicamente da un rettilineo.

A sorpresa in seconda posizione, a completare la prima fila, troviamo George Russel. Il pilota britannico ha fatto un miracolo, guidando oltre il limite della propria vettura. Un’affermazione meritata, George ha infatti costruito il suo giro in dei punti molto ‘inconsueti’. Si potrebbe pensare che la Williams fosse molto veloce sul dritto, ma così non è. Il futuro pilota Mercedes ha fatto una magia in curve come la Source e Pouhon. Due curve di difficile interpretazione e molto insidiose visto il fondo umido e il banking negativo.

Ottima la McLaren, che con la motorizzazione Mercedes avrebbe potuto addirittura insidiare la Pole. Decisamente in palla Norris, unico a osare utilizzando molti cordoli bagnati. Specialmente la Bus Stop, ovvero l’ultima chicane lenta. A differenza di tanti, sale molto sul primo cordolo e aggredisce il secondo. Una fiducia derivante da un buon bilanciamento di compromesso. La bontà della vettura è confermata anche dal quarto posto di Ricciardo.

Per continuare le sorprese, troviamo Sebastian Vettel al quinto posto con l’Aston Martin. Per caso o per strategia, Vettel si è potuto avvalere di una scia fornitagli dal compagno di squadra. Ciò gli ha consentito di far un primo settore molto competitivo. Da li in poi Sebastian ha messo assieme il suo giro perfetto fino al traguardo.
Nel Q2 l’uscita di entrambe le Ferrari non deve essere vista come una sorpresa. Dai riscontri di ieri e di questa mattina si era già intuita la situazione.

Carlos Sainz Jr, Scuderia Ferrari, in pista con le Full Wet sul circuito di Spa-Francorchamps

Nelle ultime prove libere i due ferraristi hanno continuato a lamentare una mancanza di bilanciamento. Un sottosterzo troppo accentuato, che sulla pioggia non ha fatto altro che peggiorare la situazione. Tutto ciò, abbinato ad un pacchetto aerodinamico più scarico in vista della gara, ha completato il mix letale per il cavallino. Leclerc si è giustamente mostrato scocciato dalla situazione. Avrebbe potuto dire la sua in Q3.

Diamo ora un’occhiata alla strategia per la corsa di domani. Se la gara fosse bagnata, l’unica cosa da tener sotto controllo sarebbe il corretto tempo di crossover, ovvero il giusto momento per passare da un tipo di mescola all’altra in base alle condizioni del tracciato. Per fare ciò bisogna che ci sia un’ottima comunicazione tra la squadra e il proprio pilota. Nel caso in cui fosse asciutta, la strategia è tutta da vedere. La Medium dovrebbe essere la gomma più adatta. E’ anche quella che di più è stata testata nella giornata di ieri.

Molto probabilmente i top team cercherebbero di arrivare al traguardo con un solo stop, passando quindi dalla Media alla Hard. I lunghi rettilinei consentono molti sorpassi, quindi partire dietro non è un grosso problema se si dispone di una buona velocità di punta. Le chiavi della strategia saranno due: il degrado e gli eventi della pista. Con un tempo così incerto ci si possono aspettare molte preziose Safety Car.


F1-Autori: Niccoló Arnerich – @niccoloarnerich

Foto: Formula Uno – Scuderia Ferrari

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Pubblicato da
Niccolò Arnerich