Un turno di qualifiche tribolato, una sessione funestata dalla pioggia e condizionata dell’incidente, per fortuna senza conseguenze, di Lando Norris all’inizio del Q3. Il GP di F1 del Belgio regala sempre emozioni e questo sabato non è stato da meno. In Mercedes il bilancio non è del tutto positivo: Hamilton è terzo e deve accontentarsi di scattare anche alle spalle di un funambolico e strepitoso George Russell, mentre Valtteri Bottas arranca in ottava posizione che diventa tredicesima per effetto delle cinque posizioni di penalità frutto dell’incidente di Budapest.
In pole position, e questa non è una buona notizia per le Frecce Nere, scatterà un Max Verstappen impeccabile sull’asfalto viscido di Spa Francorchamps. Ma nulla è perduto poiché la pista belga non è avversa ai sorpassi e perché la pioggia potrebbe ulteriormente sparigliare le carte in un week end nel quale un vero padrone non si è ancora imposto.
Verosimilmente, Russell, l’incomodo di giornata, dovrebbe ben presto capitolare e quindi potrebbe essere gara a due tra gli apripista del mondiale visto che i compagni di squadra sono relativamente staccati e difficilmente, salvo clamorose svolte in partenza, possono essere della partita.
Red Bull, in linea generale, arriva più sicura del suo setup. Sin dalle prime libere Verstappen ha puntato, complice anche l’assetto ad alto rake della sua RB16B, su un’ala posteriore più scarica per avere maggior velocità nel primo e nel terzo settore. La sorpresa arriva dal T2, quello più guidato, nel quale l’olandese è riuscito sistematicamente a fare la differenza. Almeno nei giri singoli. Bisognerà vedere come le gomme reagiranno in stint più lunghi mai testati per via dell’incidente sul finire delle seconde libere e soprattutto quanto la power unit Honda, con già parecchi km sul groppone, potrà spingere in gara.
Da questo punto di vista Mercedes potrebbe avere un leggero vantaggio visto che le due W12 saranno equipaggiate con la terza unità motrice stagionale accreditata di qualche cavallo in più derivante non solo dalle possibili migliorie sulla parte ibrida, ma anche dal fatto di essere fresca di kilometraggio. Un piccolo plus in una lotta quanto mai serrata.
Mercedes, nei primi due turni di prove libere, aveva deciso di provare assetti diversi tra le due vetture: Bottas più scarico ed Hamilton con un alettone posteriore con angolo di incidenza più pronunciato. Alla fine, anche a causa della pioggia, i tecnici di Brackely hanno deciso di puntare sull’assetto più carico. Un qualcosa che in gara potrebbe essere penalizzante nelle fasi di sorpasso ma che, contestualmente, potrebbe premiare sia in caso di pioggia sia nella gestione delle gomme a pista asciutta. Il telaio della W12, in Belgio, è parso leggermente meno efficiente di quello Red Bull. Pertanto aumentare il carico è stata una necessità per tenere botta rispetto ai rivali.
A Brackey sperano che le nuove power unit possano garantire quel surplus di potenza tale da ovviare all’aumento naturale del drag. Insomma, Mercedes e Red Bull hanno scelto sentieri del tutto diversi per ottimizzare il materiale a loro disposizione. Facile da dire senza sperticarsi in previsioni, ma sarà la gara ad emettere il verdetto. Nel frattempo Hamilton, che ha cercato di limitare i danni, non si è lasciato prendere dallo sconforto, sentendosi ancora pienamente in lizza per giocarsi il gradino più altro del podio.
“E’ stata una giornata difficile per tutti – ha spiegato il campione del mondo nelle rituali interviste post qualifiche – Ho cercato di mantenere l’ottimismo, conservando calma e concentrazione. Complimenti a Max, ha fatto davvero un bel lavoro. Il mio primo tentativo nel Q3 è stato buono, ma nel secondo ho faticato di più. George è stato fantastico. Per domani bisogna trovare un buon equilibrio tra la velocità in rettilineo e il carico aerodinamico che serve nel tratto centrale. Oggi il bilanciamento non è stato dei migliori, vedremo se domani sarà più favorevole a noi. Speriamo che in gara il tempo sia migliore, soprattutto per i tifosi”.
Sulla stessa lunghezza d’onda si è sintonizzato Toto Wolff nel suo debriefing post sessione nel quale ha voluto spendere anche qualche parole per Russell, l’MVP di giornata: “George è stato protagonista di un giro molto buono, impressionante. E’ stato ad un passo della pole position. Ormai sappiamo a che punto siamo e sappiamo cosa può fare – ha detto il manager riferendosi alla futura line up Mercedes – Oggi è un’altra conferma che lui può guidare per noi. Con Valtteri non è stata una buona sessione. Ha fatto abbastanza bene all’inizio, poi alla fine ha fatto fatica. E’ fuori dalla top ten, quindi si tratta di limitare i danni. Lewis è lì per giocarsi la vittoria. Abbiamo una macchina forte e partiamo sul lato più asciutto. Disponiamo di buona velocità in rettilineo. Ma se il tempo rimane così, allora abbiamo un problema“.
Una Mercedes, quindi, che pare preferire la pista asciutta per esaltare le sue doti telaistiche e motoristiche. Anche perché le simulazioni del venerdì mattino avevano dato ottimi riscontri agli uomini di Brackely. Ma, osservando il meteo, pare che gli alfieri della Stella a Tre punte debbano rassegnarsi a vedersela con l’acqua prima che con gli sfidanti della Red Bull.
Autore: Diego Catalano – @diegocat1977
Foto: Mercedes, F1