L’undicesimo round del mondiale di F1 è iniziato con il botto. Il polverone tirato su da Red Bull sull’incidente tra Hamilton e Verstappen durante il primo giro del Gran Premio di Gran Bretagna continua a tenere banco a due settimane di distanza. La punizione inflitta al sette volte campione del mondo durante la gara non è andata giù al team di Milton Keynes, che ha giudicato tale sanzione “ridicola” rispetto al danno sportivo creato. Per questa ragione, il consulente Helmut Marko ha immediatamente sguinzagliato gli avvocati per studiare sul caso. La richiesta di revisione accettata dalla FIA è andata in scena tre gironi fa, giovedì 29 luglio, in video conferenza.
L’’incartamento era basato principalmente su diverse simulazioni e alcune slide. Queste prove avrebbero dovuto inchiodare Hamilton mostrando le differenze tra le linee di guida che il britannico ha utilizzato tra il giro incriminato e quelli successivi. Traiettorie che la Red Bull ha voluto “reinterpretare” con Alexander Albon proprio sul circuito inglese di F1, approfittando della medesima location grazie ai test Pirelli svolti lo scorso 22 luglio. Tralasciando la metodologia impiegata per cercare di convincere la federazione internazionale (ne abbiamo parlato ampiamente qui con un’analisi dedicata), andiamo ora a esaminare un fatto emerso che allo stato delle cose ha fatto pendere l’ago della bilancia verso i tedeschi.
Grazie ad uno studio realizzato direttamente da FormulaUnoAnalisiTecnica sulle telemetrie relative al primo giro di Silverstone, prendendo in analisi la frazione precedente alla collisone tra le due F1, possiamo confermare la linea difensiva che Mercedes ha detto di avere utilizzato per smontare l’accusa della Red Bull.
L’immagine in alto riguarda il confronto tra Max e Lewis durante le qualifiche del Gran Premio di Inghilterra e si riferisce alla percorrenza della Copse nel giro in Q3, ovviamente disputato in momenti diversi. Entrambe le vetture perdono velocità affrontando la mitica curva 9 del tracciato britannico, mentre il delta di 8 km/h è spiegato dall’assetto più scarico della Freccia ex grigia. Ma il dato che ci interessa e dobbiamo tenere a mente è un altro e riguarda il picco velocistico di 299km/h prodotto dalla RB16B nella frazione antecedente alla curva.
Se prendiamo in esame il grafico telemetrico nell’immagine seguente infatti, relativo al primo giro del Gran Premio di Silverstone, non è difficile notare come la traccia di Max resti diritta sino al momento della collisione. Al contrario quella dell’inglese era scesa già in precedenza. Mentre Lewis parzializza sull’acceleratore quindi, Verstappen decide di restare in flat out senza alzare minimamente il piede dal pedale del gas. Attitudine che sottolinea chiaramente l’intenzione del talento di Hasselt, deciso a rischiare il tutto per tutto pur di non mollare la posizione.
Ma il dato che allo stato delle cose si è rivelato vincente per Mercedes AMG F1, visibile attraverso l’ingrandimento realizzato sulla telemetria a pochi istanti dal contatto, riguarda la velocità raggiunta dalla numero 33 prima della collisone, addirittura 2 km/h più rapida di se stessa rispetto alla qualifica. Pensare di affrontare la Copse in pieno durante le prime fasi di gara con i serbatoi pieni risulta alquanto ottimistico oltre che strano e dimostra, secondo la tesi del team di Brackely, come l’olandese abbia cercato in tutti i modi di chiudere la strada al campione del mondo in carica.
In sintesi, ecco spiegato perché la federazione internazionale ha deciso di bocciare il ricorso della Red Bull, giudicando gli elementi presentati incompleti o contraddittori e valutando più che sufficiente la sanzione di 10 secondi comminata al pilota di Stevenage durante la gara. Queste sono le evidenze emerse dalla contesa che ci forniscono un quadro più completo della situazione e ci spiegano il perché l’organo giudicante abbia optato per una sentenza di non luogo a procedere. Certo è, dall’aria che tira all’interno del paddock, che le polemiche tra le due squadre contendenti al titolo non sembrano acquietarsi affatto…
Autore: Alessandro Arcari – @Berrageiz
Telemetrie: Luca Bettiol – @BettiolLuca
Vedi commenti
Hamilton non andava penalizzato così pure Verstappen. Io penso che sia un incidente di gara e che entrambi i piloti sarebbero usciti di curva perché arrivati troppo veloci alla Copse.