Formula 1

Gp Belgio 2021-Leclerc: “Due punti che valgono molto poco”

“Intanto complimenti per esser riusciti ad intrattenere il pubblico per tre ore di fila”. Così il pilota F1 della Ferrari, Charles Leclerc, esordisce di fronte ai microfoni di ‘Sky Sport F1‘ al termine della gara. Che poi… terminata… Ma è mai veramente iniziata? Ma vabbè. Permettetemi questa locuzione. Siamo tutti un po’ amareggiati.

Charles Leclerc (Scuderia Ferrari) in pista con la sua SF21 in uno di quei pochi giri del Gp del Belgio 2021

Di certo trovare qualcosa da dire o da fare durante le 3 ore di stop, è stato difficile, ma Leclerc ha trovato un modo per trascorrere il tempo: “Sono stato molto impegnato con Carlos in una partita di scacchi. Ho vinto io e sono contento. Almeno oggi, una vittoria sono riuscito a portarla a casa.”

Scherzi a parte, successivamente l’attenzione del monegasco si è spostata subito sulle decisioni intraprese dalla direzione gara: Credo che la gestione sia stata giusta. Ci abbiamo provato all’inizio, ma le condizioni non erano adatte a gareggiare. Così ci siamo fermati. Più tardi siamo ripartiti e grazie alle normative vigenti siamo riusciti ad ottenere punti. Giusto fare un secondo tentativo, ma è certamente strano aver ottenuto punti per una gara mai effettivamente iniziata”.

Charles Leclerc (Scuderia Ferrari) all’interno del paddock di Spa-Francorchamps durante la sospensione della gara, Gp Belgio 2021

Charles Leclerc ha ricevuto sostanzialmente 2 punti per essere riuscito a mantenere l’ottava posizione nei due giri perscorsi alle spalle della Safety Car. Una situazione che poi ha ulteriormente commentato in questo modo: Non lo trovo giusto. I due punti valgono poco.” A questo segue una pausa in cui si lascia intendere che, valgono poco per il modo in cui sono stati ottenuti. E’ tutto frutto della decisione finale di voler riprovare a correreha chiosato infine Charles. “Credo fosse giusto riprovare almeno”.


F1-Autore: Marco Sassara@marcofunoat

Foto: Formula Uno – Scuderia Ferrari

Condividi
Pubblicato da
Marco Sassara