La situazione prodotta dalla pandemia Covid-19 è ancora piuttosto delicata in gran parte del mondo e a seguito delle discussioni in corso con il promotore e le autorità nipponiche, gli organizzatori del Gran Premio del Giappone di F1 hanno deciso di confermare la cancellazione dell’evento in via definitiva. Per il secondo anno consecutivo, pertanto, il Suzuka International Racing Course non potrà ospitare la massima categoria del motorsport.
La delusione per non poter garantire una tappa molto attesa è grande. Le parole di Koji Watanabe, direttore delle operazioni di comunicazione della Honda, sottolineano il rammarico per l’annullamento della gara di casa.
“È deplorevole che per il secondo anno consecutivo non sia possibile disputare il Gran Premio del Giappone a Suzuka. Come Honda siamo molto delusi. Si tratta dell’ultimo anno per noi in F1 e sappiamo che molti fan erano ansiosi di partecipare alla manifestazione.”
“Tuttavia, in qualità di main sponsor dell’evento, vorremmo ringraziare Mobilityland e la F1 per aver lavorato duramente fino all’ultimo e cercare di organizzare il Gp“.
Proprio ieri abbiamo realizzato sulle nostre pagine un’analisi completa e molto dettagliata sulla situazione (clicca qui per saperne di più). Ma alla luce degli ultimi eventi, la cancellazione del GP del Giappone complica di parecchio i piani di Liberty Media per rispettare i 23 round del calendario originale. Se poi vogliamo dare un’occhiata oltre oceano scopriamo come la situazione sia altrettanto delicata. Si perché Messico e Brasile sono alle prese con una crisi pandemica parecchio seria.
Tuttavia, pare che gli organizzatori non abbiano nessuna intenzione di cedere e stanno lavorando duro per garantire la disputata degli eventi per evitare una rimodulazione del calendario. Nell’ipotesi, comunque possibile, che una delle due gare dovesse saltare, il Circuit of the Americas sarebbe disposto ad ospitare due tappe del mondiale.
Allo scenario attuale inoltre, secondo informazioni raccolte da FUnoAnalisiTecnica, ci sarebbe un forte interessamento del Qatar a prendere parte alla stagione 2021, tanto che diversi membri della F1 hanno già preso informazioni su eventuali alloggi nella penisola araba. Il circuito di Losail International potrebbe dunque andare ad occupare lo slot di novembre lasciato vuoto dalla rinuncia dell’Albert Park.
Mentre nel frattempo, utilizzando il secondo layout del tracciato testato già la scorsa stagione, anche il Bahrain si propone per ospitare una seconda gara se necessario, offrendo un ulteriore opzione tangibile. Insomma… tanto lavoro in vista per Stefano Domenicali e Liberty Media, costretti ancora una volta a cambiare i piani e gestire al meglio la situazione.
F1-Autore: Alessandro Arcari – @Berrageiz
Foto: Losail International Circuit – F1