Formula 1

Gp Ungheria 2021-Analisi strategica: temperature e layout inducono scelte “one-stop”

Un evento di F1 interminabile quello andato in scena ieri all’Hungaroring. A seguito della squalifica di Vettel, l’Aston Martin ha deciso di ricorrere in appello e questo ha di fatto congelato la classifica al momento della bandiera a scacchi, con il tedesco ancora in seconda posizione (leggi qui). Si dovrà attendere l’ulteriore ispezione da parte della FIA prima di venire a conoscenza del risultato esatto del Gp. Nel frattempo noi andremo ad analizzare la gara tenendo conto dell’azione in pista, indipendentemente da quella che poi sarà la decisione definitiva dei commissari.


Gp Ungheria 2021-Analisi strategica: Pirelli

Esteban Ocon (Alpine) ottiene la sua prima vittoria in F1 al termine di un esaltante Gran Premio d’Ungheria, iniziato per tutti (fatta eccezione per Antonio Giovinazzi, Alfa Romeo) su pneumatici Intermedi in condizioni di bagnato. Viene esposta quasi immediatamente la bandiera rossa in seguito ad una serie di contatti alla prima curva, cosa che ha permesso ai team di riparare le vetture da eventuali danni.

Gp Ungheria 2021: tutte le strategie di gara

Alla ripartenza, il pilota di testa Lewis Hamilton (Mercedes) è stato l’unico a decidere di rimanere in pista con gomme Intermedie con tutti gli altri che hanno optato per rientrare ai box e montare pneumatici Medium. Hamilton si è poi fermato al giro successivo per effettuare la stessa scelta di pneumatici, tornando in pista in ultima posizione. Il britannico si renderà autore di una bella rimonta che lo vedrà salire sul podio in terza posizione. Il pilota della Mercedes completerà la gara utilizzando Hard per il tratto centrale e un ulteriore set di Medie nel finale.

Ocon invece, dopo esser ripartito con pneumatici Medium, è poi passato alla Hard al 37° giro, una tornata dopo Sebastian Vettel (Aston Martin). Il tedesco ha chiuso la gara in seconda posizione (risultato ancora in bilico tra squalifica eappello da parte del team) eseguendo la stessa strategia del pilota francese.

Dopo le temperature record di venerdì e il caldo visto sabato, il meteo è cambiato radicalmente domenica: pioggia, 28°C d’ambiente e 32°C d’asfalto sono state le condizioni all’inizio della gara. La pista è andata poi via via asciugandosi, raggiungendo la temperatura massima di 40°C. Questo il commento riservato da Mario Isola al termine del Gp: “Era difficile fare previsioni prima dell’inizio della gara. Per piloti e team si è trattato di una sorta di salto nel buio: era la prima volta che andavano in pista in condizioni da bagnato. La quantità di acqua caduta ha fatto sì che le intermedie fossero la scelta migliore per effettuare la partenza.”

Gp Ungheria 2021: dati utili sugli pneumatici

“Durante la bandiera rossa però, l’asfalto si è asciugato parecchio. Alla ripartenza la pista era praticamente asciutta. Se considerassimo il Gp dal momento del secondo start” ha concluso il responsabile F1 e car racing Pirelli, “alcuni piloti hanno scelto una strategia ad una sosta Medium-Hard mentre altri, come Hamilton e Verstappen, che avevano perso le rispettive posizioni di partenza a causa delle insolite circostante di gara, hanno optato per le due soste. Congratulazioni a Esteban Ocon e Alpine per la loro prima vittoria”.


Gp Ungheria 2021-Analisi strategica: La gara sulle Intermedie

Se prendiamo in esame la gara nella sua totalità si dovrebbe parlare di una corsa da 3-4 pit stop, con Max Verstappen che ne ha fatti addirittura 5. Tuttavia se siete d’accordo, io farò un po’ finta che i primi giri prima del secondo start non siano esistiti (Leclerc, Verstappen, Perez e Norris approverebbero) andando ad analizzare la parte di gara sostenuta in condizioni d’asciutto.

Gp Ungheria 2021: la fotografia della prima partenza

Un Gp vissuto da 14 piloti su 20, con il primo giro che ha decretato il ritiro di Valtteri Bottas (Mercedes), Charles Leclerc (Ferrari), Lando Norris (McLaren), Lance Stroll (Aston Martin), Sergio Perez (Red Bull) coinvolti in due diversi crash scaturiti alla prima curva (innescati da Bottas e da Stroll, i due si ritroveranno a scontare una penalità di 5 posizioni sulla griglia del Gp del Belgio) e Nikita Mazepin (Haas) ritiratosi più avanti a seguito di un contatto avvenuto in pit lane con Kimi Raikkonen (Alfa Romeo).

Gp Ungheria 2021: il crash innescato da Bottas visto dall’onboard camera di Hamilton

Piccola parentesi su Antonio Giovinazzi. L’italiano dell’Alfa Romeo si è reso protagonista di una strana scelta tattica. Nel corso del primo giro di formazione, mentre tutti erano in pista su Intermedie, il nativo di Martina Franca ha deciso di rientrare ai box per montare un treno di Medium, convinto che la pista fosse più asciutta che bagnata. Tuttavia si renderà conto di aver sbagliato e al giro seguente sarà costretto a rientrare ai box per montare nuovamente le Intermedie. Al terzo passaggio verrà esposta la bandiera rossa con i piloti che faranno rientro in pit lane.


Gp Ungheria 2021-Analisi strategica: L’assurda ripartenza

Ci sono cose che resteranno per sempre negli annali della F1. La ripartenza del Gp d’Ungheria sarà sicuramente una di quelle. Un gran svarione da parte di tutte le squadre, forse concentrate troppo sui monitor e poco sull’asfalto… I piloti lasciano la pit lane, dopo la bandiera rossa, su pneumatici intermedi. Scelta che si rivelerà subito inadatta. Durante la sosta era uscito il sole rendendo la pista pressoché asciutta.

Ed è qui che avviene l’errore più clamoroso: Hamilton, che in quel momento si trovava in testa alla gara, è l’unico a portare la vettura sullo schieramento di partenza, con gli altri rientrano ai box e montano gomma Media. Se i tecnici possono essere scusati, in qualche modo, per l’errore di montare le intermedie in pit lane, di certo Lewis e la Mercedes non possono trovare alibi per il mancato rientro ai box. Non esistono.

Gp d’Ungheria 2021: lìimmagine della seconda e assurda ripartenza

Nella circostanza Sainz pagherà tale decisione con tre posizioni (da 4° passerà 7°) vittima di azioni poco chiare da parte di altri piloti, al limite dell’unsafe release in corsia box (qui potete apprendere delle parole di Mattia Binotto). Hamilton sarà dunque l’unico a scattare dai blocchi di partenza e dovendo rientrare subito per adeguarsi alla strategia degli altri, si ritroverà in 14° e ultima posizione al rientro in pista dalla pit lane. Al 5° giro del Gp tutti i piloti si ritrovavano sul circuito con gomma a mescola Media.  


Gp Ungheria 2021-Analisi strategica: ‘’L’unica sosta’’ va per la maggiore

Spostando l’attenzione sulla parte di gara asciutta, sono ben 10 i piloti, a fronte dei 14 rimasti in corsa, a puntare sull’unica sosta. Il passaggio da Medium a Hard è la scelta più ovvia anche se le tempistiche d’ingresso sono state molto diverse tra i piloti. Il primo, su questa tattica a decidere di effettuare il pit è Daniel Ricciardo (McLaren) che assieme a Max Verstappen (Red Bull, su due soste) decide di rientrare per cercare di proteggersi dall’undercut di Lewis Hamilton (Mercedes, su due soste) rientrato ai box il giro precedente. A nulla servirà il tentativo dei due. Lewis arriva come un treno e autore di un passaggio d’uscita davvero impressionante, riesce ad avere la meglio di entrambi alla prima curva.

Gp Ungheria 2021: il sorpasso di Hamilton nei confronti di Ricciardo e Verstappen grazie all’efficientissimo undercut

All’ingresso di Daniel rispondono in rapida successione Russell (Williams), Tsunoda (AlphaTauri) e Latifi (Williams). Decisione che permetterà a George di proteggere la posizione sull’australiano della McLaren, Yuki supera Latifi grazie all’undercut, con il canadese che passa dalla terza alla 7° piazza. Nonostante si siano visti i vantaggi dall’effettuare una sosta anticipata, i piloti di vertice decidono di allungare. È il caso anche di Sainz Jr che una volta avuta pista libera inizia ad inanellare una serie di giri veloci dimostrandosi più rapido di Tsunoda e Latifi in pista con Hard nuove. In questi passaggi lo spagnolo riesce anche ad approfittare del fatto che Hamilton (Hard per lui in questa fase) si ritrovi nel traffico, proprio alle prese con i piloti di Williams e AlphaTauri.

Lap Chart Gp Ungheria 2021

Al 31° giro Gasly (AlphaTauri) decide di pittare, al 32° passaggio Hamilton si libera di Tsunoda e al successivo Sainz rientra ai box. Perfetta la chiamata della Ferrari. Lo spagnolo perde solo la posizione nei confronti di Alonso (Alpine) che si deve ancora fermare, riuscendo a stare davanti a Lewis. Da lì a poco si fermeranno anche Vettel (Aston Martin), Ocon (Alpine) e infine Alonso dopo aver condotto due giri in testa alla gara, l’ultimo del gruppo al 39° passaggio. Sebastian non riuscirà a sfruttare l’undercut su Esteban che manterrà dunque la posizione, mentre l’asturiano finirà col rientrare in P5 alle spalle del britannico della Mercedes.


Gp Ungheria 2021-Analisi strategica: due soste per Hamilton, Verstappen, Gasly e Raikkonen.

Verstappen (11°), alle prese anche con una monoposto riportante gravi danni al proprio fondo, decide al 41° giro di rientrare ai box per montare mescole Medie e cercare quantomeno di portare a casa qualche punto. Perderà la posizione ai danni del solo Raikkonen, pilota che raggiungerà e supererà solamente 10 giri più tardi. Grazie a questa strategia, Max riuscirà ad avere la meglio di Ricciardo (superato anche da Kimi nel finale) e guadagnare così un punto dato dal raggiungimento della Top-10.

Sosta al 48° giro invece per Hamilton. Anche il britannico entra ai box per montare un ulteriore set di Medie al pari di Verstappen, gli unici in pista ad avere a disposizione due set di tale compound. Mercedes, ritenendo impossibile superare Sainz a parità di strategia, decide di pittare e dar vita ad un’altra rimonta. Lewis riuscirà a recuperare il gap (dato dal tempo della sosta) su Alonso in appena 6-7 passaggi, ma a quel punto Fernando riesce a dare il meglio di sè riuscendo a tenere alle sue spalle il britannico dal 54° fino al 65° giro. Liberatosene a sole 5 tornate dalla fine dell’evento, Lewis vede sfumare ogni chance di vittoria. Riuscirà a superare Sainz abbastanza agilmente, ma non avrà tempo nemmeno di tentare un attacco su Vettel. Così Hamilton dovrà accontentarsi della 3° posizione.

La sfida tra Hamilton e Alonso per la quarta posizione

Su due soste, utilizzando la Soft nel finale, i piloti Gasly e Raikkonen. Pierre, una volta accumulato il gap necessario per effettuare una sosta gratuita su Tsunoda, decide di montare la morbida per ottenere il giro veloce dell’evento: 1’18’’394. Decisione diversa invece per Kimi. Il finnico (che ha dovuto scontare anche 10’’ di penalità per l’unsafe release su Mazepin), una volta superato da Verstappen con gomma Media nuova, non avendo più nulla da perdere, decide al 55° giro di montare le Red C4 per mettersi alla caccia dei piloti davanti. Nonostante i 25’’ secondi di ritardo nei confronti di Verstappen (11°) alle prese con Ricciardo nel corso del 56° passaggio, Kimi riuscirà a concludere poi 11° davanti all’australiano in crisi tra danni e gomme usurate con quasi 12’’ di vantaggio.


Gp Ungheria 2021-Analisi strategica: considerazioni finali

L’appuntamento ungherese ha visto la vittoria di Esteban Ocon grazie all’impiego di una strategia ad una sosta. Il francese dell’Alpine, ritrovatosi in testa dopo la bandiera rossa non ha dovuto far altro che gestire il passo e tenere Vettel dietro di lui. Il quattro volte campione del mondo si è rivelato un duro avversario, ma a Budapest, quando si è su pari strategia, diventa veramente difficile compiere sorpassi. Una sosta dunque, la tattica vincente, anche se quella a due pit era sicuramente la più veloce.

Gp d’Ungheria 2021: Ocon e Alonso festeggiano l’ottimo risultato di squadra

Le più basse temperature hanno permesso ai piloti una miglior gestione delle mescole Medie e Hard, anche se poi abbiamo visto come il degrado si sia fatto sempre più consistente alla lunga, permettendo ai piloti su due soste di avere un vantaggio netto negli ultimi giri sugli avversari. Tale differenza sarebbe stata ancora più marcata se vi fossero state temperature elevate come quelle viste tra venerdì e sabato. Dal mio punto di pista dunque credo che la doppia sosta fosse la migliore opzione, tuttavia, all’Hungaroring, come abbiamo visto, risulta molto difficile sorpassare, con Ocon, che ha sfruttato al meglio questo fattore proprio per ottenere la vittoria del Gp.


Gp Ungheria 2021-Analisi strategica: Ferrari, il ritmo sulle Hard non è nulla di speciale

La gara di Sainz verrà opportunatamente analizzata come consuetudine in separata sede. Volevo solo fare un appunto sul passo gara e sulla gestione delle gomme. La Ferrari è molto migliorata dall’appuntamento francese al Paul Ricard sotto questo aspetto. Discorso a parte per i prirmi giri, in cui Carlos è rimasto bloccato alle spalle di Latifi e Tsunoda, il ritmo sulle Medie, una volta avuta pista libera è stato davvero impressionante! Il secondo pilota più veloce in pista, con Hamilton a dettare legge, in quel frangente però con gomma Hard nuova in pista (parlo dei giri che vanno dal 24° al 33°).

Carlos Sainz Jr, Ferrari SF21, Ungheria 2021

Dopodiché il passo con le Hard è stato buono, ma nulla di speciale, in linea con quello mostrato da Alpine e Aston Martin davanti. Forse si saranno pagati a caro prezzo anche i primi giri di fuoco fatti su tale compound per mantenere la posizione su Hamilton, ma è chiaro che anche là davanti, Ocon e Vettel non si stavano risparmiando di certo. Come ripetiamo da qualche gara a questa parte, a Maranello c’è ancora bisogno di lavorare. La strada è sicuramente quella giusta. Si sono fatti molti passi in avanti, ma manca ancora qualcosa. La sensazione è che il potenziale, per essere soprattutto terza forza del mondiale, ci sia, ma che poi a secondo del tracciato e anche delle gomme, si faccia non poca fatica ad estrarlo completamente.


F1-Autore: Marco Sassara – @marcofunoat

F1-Foto: Formula Uno – Mercedes – Ferrari – Red Bull – Aston Martin – McLaren – AlphaTauri – Pirelli

Condividi
Pubblicato da
Marco Sassara