Mercedes AMG F1 Team vs Red Bull Racing Honda, lo scontro tra titani destinato a rimanere nella storia. La prima parte del campionato, inaspettata e intensa, ha dato vita a un conflitto senza esclusione di colpi. Dove tutto è valso. Lo abbiamo visto e capito durante gli ultimi round del mondiale. Lewis e Max. Due grandissimi piloti che sebbene si trovino in punti totalmente diversi della propria carriera si incrociano in quella che possiamo definire una vera e propria battaglia epica.
A livello tecnico i duellanti dispongono di un mezzo capace di fare la differenza. E a quanto pari, entrambi, lo sanno utilizzare davvero alla grande. Mentre nelle prime gare era la Red Bull a dettare il passo, con i tedeschi in difficoltà nella messa a punto della vettura, da Silverstone la Mercedes ha invertito completamente il ruolo. Da lepre a cacciatore.
Wolff, vecchio volpone, ci tiene a ribadire che tuttavia la Casa della Stella a Tre Punte insegue. I fatti però, come spesso accade, vanno in direzione contraria rispetto alle sue parole e al momento la monoposto da battere sembra proprio quella nera. Su di una questione però, analizzando a freddo la situazione, dobbiamo senz’altro credere al fulgido team principal.
Un Toto che sostiene come nei loro pensieri il regolamento 2021 non avrebbe inciso così tanto sembra più che sincero, infatti. Anche alla luce delle problematiche di cui sopra che hanno messo in seria difficoltà i piloti delle Frecce Nere durante le primissime gare.
Chiaramente, come il resto delle scuderie, anche i tecnici di Brackley erano al corrente che il taglio di una porzione del fondo scalinato avrebbe creato un “sangria” di punti di carico aerodinamico. Quello che però non avevano messo in conto, evidentemente, è la “reazione” della propria monoposto a tali cambi in relazione alla competitività della Red Bull. In F1 sottostimare qualsiasi elemento non sembra essere una buona idea. Il mea culpa dell’austriaco, in tal senso, è pertanto reale.
“Il fattore enorme che ci ha colpito maggiormente rispetto alla Red Bull riguarda il regolamento aerodinamico modificato dal 2020 al 2021. Abbiamo decisamente sottovalutato il cambiamento normativo. È un nostro chiaro errore. Pensavamo di poter recuperare il deficit visto il vantaggio prestazionale della scorsa stagione”.
“Purtroppo ci siamo resi conto molto presto, durante i test pre-stagionali, di avere un serio problema. E risolvere una forte mancanza di carico aerodinamico è molto difficile. Abbiamo lottato parecchio e per fortuna, lentamente, ci stiamo riprendendo. Di sicuro questo è il fattore più importante”.
Sottostimare i cambi normativi o l’impatto che potrebbero avere sui diretti avversari non è mai buono. Nemmeno quando di nome fai Mercedes. I tedeschi lo sanno e hanno lavorato duro per risalire la china. Il pacchetto presentato in Inghilterra (clicca qui per scoprire tutti i dettagli tecnici sull’update), oltre a risolvere i problemi di carico ha di fatto “sbloccato” la potenzialità aerodinamica della W12 che a sua volta ha permesso una gestione ottimale degli pneumatici Pirelli.
Se a questo aggiungiamo il lavoro svolto sulla power unit che ha permesso di deliberare la mappatura Strat 4 (clicca qui per tutti i dettagli), configurazione più potente da utilizzare nelle fasi calde della gara, possiamo facilmente spiegare il salto di performance realizzato dagli ex grigi.
Occhio però. Red Bull non ha alcuna intenzione di sventolare la bandiera bianca anzitempo. Al contrario, i tecnici di Milton Keynes stanno lavorando duro per risolvere l’atteggiamento sottosterzante che la RB16B ha mostrato durante gli ultimi due fine settimana. E come loro stessi hanno dichiarato a più riprese, proporranno diversi upgrade in quello che resta della stagione di F1 2021.
foto: Mercedes AMG F1 TEAM – Red Bull Racing Honda