Formula 1

Gp Russia 2021-Analisi prestazionale: Mercedes vola sulle Hard, il graining limita Sainz

A Sochi e è scaturito un Gp di F1 che sul finire, quando a mischiare le carte è stato il meteo, ha regalato grandi emozioni. In questa cornice suggestiva è stato Lewis Hamilton ad entrare nella leggenda con la centesima vittoria. Su una pista non troppo favorevole e considerando la posizione di partenza, ad uscire da vero vincitore è stato Max Verstappen che acciuffa la seconda posizione in extremis. Ottimo lo start di Carlos Sainz e dopo una gara rocambolesca riesce ad agguantare la terza piazza. L’altra Ferrari chiude fuori dalla zona punti. Una scelta sbagliata sul finale ha rovinato tutta la rimonta dall’ultima fila. Caliamoci quindi nell’analisi di un interessante Gran Premio di Russia

Dopo una partenza pulita, nei primi giri Russell ha aiutato molto i due al comando Sainz e Norris. La Williams, con il suo passo più lento, ha fatto da tappo tenendo dietro Stroll, Ricciardo e Lewis Hamilton. Carlos ha marcato il ritmo sino a quando, a circa 10 giri dal via, la sua SF21 ha cominciato ad accusare del graining all’anteriore. Problema sofferto dallo stesso Norris dal trenino formatosi alle spalle di Russell.

Tale fenomeno lo si attendeva dopo la pioggia copiosa di ieri che ha reso la pista ‘green’. Col passare dei giri il graining tende “a pulirsi” da solo. Tuttavia c’è un intervallo di qualche tornata dove può dare parecchio fastidio, specialmente in un circuito tortuoso come quello di Sochi. Ogni pilota, quindi, ha cercato di tenere vive le proprie mescole puntando a rimanere sulla strategia iniziale di uno stop. 

Circa quattro i decimi medi di differenza in termini di passo tra Sainz e Norris. Detto questo, dobbiamo considerare che lo spagnolo ha effettuato la sua sosta molto presto. Il primo a fermarsi e ad aprire la danza dei pit stop è stato Stroll, che trovandosi in una situazione di stallo in pista dietro a Russell ha deciso di provare qualcosa di diverso. Con questa mossa ha però rischiato di spostarsi maggiormente sulla doppia sosta.

In casa Mercedes hanno fatto una scelta diametralmente opposta, ovvero hanno detto a Lewis di cercare di curare gli pneumatici e andare più lungo. Un compito reputato difficile dall’inglese che ha fatto notare come dietro a sé, Perez e Alonso su gomma Hard, avrebbero avuto una gomma più fresca per qualche giro in più. 

Dopo il sorpasso di Norris su Sainz, in Ferrari hanno reagito fermando il pilota per montare la Pirelli a bada bianca. Questo a scombinato le strategie iniziali che prevedevano di rimanere sul Plan A (unica sosta) con l’aggiunta di 3 giri. Basandosi su quanto accaduto con Stroll, primo tra tutti a fermarsi, l’undercut era un’arma promettente su questo tracciato. Al muretto McLaren si sono accorti subito che fermandosi al giro successivo sarebbero tornati alle spalle di Sainz.

L’unica possibilità che avevano era quella di rimanere fuori tenendo un buon passo costante e magari sperare in una Safety Car oppure in una Virtual. Da questo punto di vista gli strateghi Ferrari hanno reagito molto bene alla situazione, riuscendo anche a mettere in difficoltà il box britannico. Norris ha imposto un ritmo molto incalzante e paurosamente costante, che ha facilitato il perseguimento dell’unica sosta. 

Nel mentre, Verstappen e Leclerc sulla gomma Hard hanno recuperato molto, arrivando a ridosso della top-five. Questa mescola si è rivelata ancora una volta ottima. Interessante notare come delle calzature molto usurate tornino a performare molto bene dopo alcuni giri nei quali sembrano raggiungere una saturazione. Ad esempio Leclerc e Norris hanno avuto un ritorno di performance dopo alcuni giri facendo segnare addirittura i loro migliori crono personali. 

Nel gruppo di mezzo Ricciardo ha fatto da tappo a Lewis e l’inglese non è riuscito ad esprimersi nella prima fase di gara. In questo frangente Lewis è stato molto astuto. Sapeva di dover puntare alla sosta unica e per farlo doveva liberarsi dell’australiano che gli stava rovinando le gomme precludendo l’unico stop. Ecco perché si è aperto in radio chiedendo di pensare ad un undercut. Al giro seguente i meccanici di Stoccarda hanno fatto una finta uscendo sulla piazzola in pit-lane e la McLaren ha reagito fermando Ricciardo. Al muretto inglese forse avrebbero dovuto cercare di non farsi guidare nella strategia dai tecnici di Brackley. Fermando Daniel hanno fatto proprio ciò che volevano in Mercedes AMG F1 Team.

il britannico Lewis Hamilton (Mercedes AMG F1 Team) effettua la prima sosta ai box durante il Gran Premio di Russia edizione 2021

Malgrado Hamilton avesse un buon ritmo, alcuni bloccaggi di troppo lo hanno costretto alla sosta. Il campione britannico in pit lane ha incontrato per la prima volta in gara il rivale al titolo di F1 Verstappen. L’olandese ha fatto una rimonta enorme, trovandosi quasi alle spalle di Lewis al momento della sosta. L’impresa è sembrata facile, tuttavia Max ha avuto parecchi problemi con l’anteriore lamentandosi spesso dell’enorme carenza di rotazione. Una RB16B veloce, ma non facile da guidare. 

Alcuni istanti più tardi a fermarsi è stato il leader della gara: Lando Norris. Il giovane talento ormai aveva fatto un lavoro talmente buono da non doversi neanche più preoccupare di Sainz . L’iberico si era imbottigliato dietro a più vetture e il gap di potenza sulla McLaren gli ha reso la vita difficile. Ci ha messo non poco tempo a superare Bottas e Gasly.

Storia simile per Leclerc sulla medesima strategia di Verstappen, con il monegasco sono andati molto più lunghi fermandosi al 35° giro. Qualche incidente prima del suo pit stop avrebbe potuto aiutarlo a guadagnare posizioni. Uno stop lento lo ha fatto rientrare in pista attardato facendogli perdere più posizioni. Stessa strategia per Alonso. Anche lui ha montato la Medium molto tardi, ma a differenza di Charles, lo spagnolo è rientrato alle spalle della top-five. 

Dopo la sosta Hamilton aveva la seria possibilità di vincere la gara. Montate le Hard, mescole che storicamente calzano come un guanto sulle vetture tedesche, la W12 ha cominciato a volare recuperando molti secondi sulla McLaren di Norris. Dando uno sguardo al grafico del secondo stint, notiamo come Norris perdesse mediamente 3 decimi al giro nei confronti di Lewis Hamilton.

Nel frattempo, nella lotta a distanza tra Leclerc e Verstappen, l’olandese ha fatto sapere che difficilmente avrebbe potuto difendersi visto che le sue gomme erano finite, mentre dalla dodicesima posizione Charles ha tenuto un buon passo con la Media chiudendo il gap su Max

Quando le cose sembravano allinearsi si manifesta una pioggia leggera solo all’entrata del secondo settore per poi aumentare di intensità a sprazzi sino a trasformarsi in un vero e proprio acquazzone. Hamilton viene subito stato richiamato ai box ma vedendo Norris che tira dritto sceglie di seguirlo. Al giro successivo lo invitano nuovamente a prendere la corsia box e seppure con molti dubbi ascolta gli strateghi rientrando in pit.

Norris, al contrario, sceglie ancora di restare fuori. Mossa che di fatto compromette totalmente la sua gara. Il giovane inglese aveva la speranza di azzeccare la strategia? Dando un’occhiata al crono pare proprio di no, visto che girava su un tempi molto alti. Stando alle sue parole nel dopo gara, il team gli aveva assicurato che la pioggia non sarebbe aumentata, cosa che invece puntualmente è avvenuta.

il monegasco Charles Leclerc (Scuderia Ferrari) perde la vettura e arriva lungo nel settore centrale evitando la collisione con le barriere per un soffio durante gli ultimi giro del Gran Premi di Russia edizione 2021

La McLaren numero 4, pertanto, poco a poco è stato scavalcata da tutti. Leclerc, con il benestare del muretto box, ha fatto la stessa scelta. Quando l’acqua sull’asfalto ha cominciato ad accumularsi l’immobilità del box Ferrari lo ha lasciato in una lotta senza senso e il monegasco è diventato passeggero di una vettura che andava per conto suo.

Tra i pochi ad aver azzeccato il momento esatto per il pit stop troviamo Max Verstappen e Carlos Sainz. I due, fermandosi un giro prima avrebbero rovinato le mescole nell’ultimo settore che era ancora piuttosto asciutto. Mentre il timing perfetto ha di fatto regalato il podio ad entrambi. In Ferrari hanno quindi differenziato la strategia per coprire tutte le opportunità. Lo stesso hanno fatto in McLaren con Ricciardo ha chiuso in quarta posizione.


F1-Autore: Niccoló Arnerich @niccoloarnerich

Foto: F1 – TV

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Niccolò Arnerich