Formula 1

Anche i Robottas, nel loro piccolo, si inc@XXano!

F1-Il pagellone delle macchine ribelli olandesi

Per 4 anni, ho immaginato questa scena…

Metà agosto, penombra dentro il vasto salone di uno chalet austriaco. I rumori della F1 sono lontani per la famigerata e ridicola pausa estiva. Un signore, vestito alla tirolese, offre un tipico amaro alle erbe al suo ospite, un boscaiolo finlandese, un pochino stempiato, che il primo conosce bene e che, come al solito, quando gli si para davanti è sempre molto timoroso (e ciò compiace il nostro “tirolese”…).

“Allora, caro mio boscaiolo, zi, tu sei stato bravo pilotino, e ora io finalmente pozzo premiare te con nuovo contratto che tu tanto vuole…”

“Ma lei è troppo giusto, lei è un santo, un apostolo, viva il megadirettore dell’ordine di gran rompi-Ferrari di signora sua Mercede che non intercede… herr Lupo!”, replica l’’interlocutore.

Ha atteso quel contratto, quel rinnovo, con le unghie e con i denti, e ora finalmente vede la luce.

“Allora tu zei contento ja?!”

Il nostro prende il coraggio a quattro mani e parla a raffica, velocissimo:

“Ma sì, certo… ma mi permetta, supremo… si ricorda che… non so come dirlo, avevo chiesto, se lei fosse in comodo, non vorrei mai e poi mai disturbare sua eccellenza… ma ecco, non sarebbe possibile avere un contratto di due anni?!”

Dopo quello che per il boscaiolo sembra un lunghissimo momento, Mister Lupo alza leggermente il sopracciglio destro. Il nostro sa che non è mai un buon segnale, comincia a pentirsi delle ultime frasi e cerca goffamente di porre rimedio…

“Mi scusi, non volevo disturbare sua solennità dei motori ing-Lup-Man…”

“Tranquillo… che fa!”. Mister Lupo allarga le braccia e sorridendo stempera la tensione per poi aggiungere: “Per contratto biennale però tu aspettare il prozzimo anno,  ci zono ancora cose da vedere… tu ora firmare questo (e gli mette davanti il contratto per la firma)… e ne parleremo ja?!”

Quel “ja” finale significa: quello che ti dovevo dire te l’ho detto ed è ora che tu mi saluti e te ne vai…

Il finlandese, sconsolato, firma e risponde con la frase standard prima di togliere il disturbo: “Come è umano lei…”

Per quel che mi riguarda… siamo tutti Bottas.  Almeno una volta nella vita.

Immagino già le critiche, legittime, dei “miei 25 lettori”… sì, ma nessuno ha detto a Bottas di fare il pilota, men che meno di fare lo scudiero di Hamilton… e poi vuoi mettere… fare lo scudiero ma quanto ha guadagnato?

Cerchiamo, ogni tanto, di non pensare solo al vil denaro (utilissimo sia chiaro eh), forse accecati dall’invidia per chi riesce a diventare ricco con il suo lavoro.

I piloti gareggiano non per denaro, molte volte ce li mettono pure loro i soldi. Il denaro arriva semplicemente perché sono, fatto salvo qualche figlio di papà, l’élite delle capacità umane nel portare al limite mezzi meccanici nati per la velocità. E la qualità si paga. Sempre.

Pensate davvero che Bottas sia contento di essere un perenne numero due in F1? Di vedere con il contagocce le vittorie nonostante un’astronave per poi sentirsi dire che, appunto, lui ha l’astronave sotto il sedere e vince per quella e non per le sue capacità?

E poi, ogni anno, stare lì a lottare con i denti per strappare un contratto.

Se non fosse che il puparo austriaco legittimamente pensa al meglio per la scuderia di cui è a capo, ti verrebbe da dire che è pure un pò sadico…

Però, alla fine, anche i Fantozzi si incazzano. E allora magari decidono di non andare nella scuderia di F1 minore sotto l’orbita ingombrante del nostro puparo, ma in una scuderia minore addirittura con una PU diversa. Lontano anni luce da quella luce che acceca troppo.

Come dire: basta, basta, basta!

Il fatto è che la libertà non ha prezzo. La libertà ci qualifica come esseri umani, viventi e pensanti. Soprattutto dopo una vita da gregario.

Non siete d’accordo?

Argomentate.

Max Verstappen. Voto: 12. E’ giovane, velocissimo, non commette più errori. E batte le Mercedes regolarmente. Cosa chiedere di più dalla vita?

Vettel. Voto: 4. Fine settimana decisamente negativo.

Hamilton. Voto: 10 (per l’impegno). E’ uno splendido “animale” da gara in F1. E sta tenendo viva lui, da solo, la lotta per il mondiale.

Mercedes AMG F1 TEAM. Voto: 4. Sono andati in tilt. E questo è interessante. Se messi sotto pressione (lo abbiamo sempre scritto) sbagliano anche loro. Ora in Red Bull lo sanno con certezza assoluta.

Red Bull. Voto: 10. “Gutta cavat lapidem”. Piano piano la goccia spacca (sarebbe scava ma mi piace di più spacca) la roccia. Vediamo se questo adagio si adatta alla tenzone fra le lattine volanti e la stella nera a tre punte…

Perez. Voto: il miglior acquisto per Mercedes. Tra l’altro a costo zero. Masterclass.

Bottas. Voto: 11. Sempre dalla parte di chi si ribella, a partire da Prometeo. Soprattutto se si ribella contro la Mercedes AMG F1 e gli fa lo scherzetto visto negli ultimi giri in Olanda.

Kimi che annuncia il ritiro. Voto: l’ultimo campione del mondo Ferrari, 14 anni fa. No, non sto piangendo, è che mi è entrato un pezzo di fibra carbonio nell’occhio…

P.S.: Ogni omissione o assenza di questo pagellone è puramente voluta.

P.S.2.: E ora sotto con Monza, l’obbrobrio della gara sprint (o come diavolo si chiama) e la sgradevolissima sensazione di una Ferrari forse rossa… di vergogna. Speriamo di sbagliare…


F1-Autore: Mariano Froldi – @MarianoFroldi

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Pubblicato da
Mariano Froldi