F1-Gp Italia. Nuovo appuntamento con “Regoliamoci” che come di consuetudine va ad analizzare le decisioni prese dai commissari sportivi e stavolta non sono poche! Sicuramente l’investigazione che ha visto coinvolti Hamilton e Verstappen è quella di maggior rilievo, ma anche quella di Bottas, che ha dovuto prendere il via della gara dal fondo dello schieramento, non è di certo secondaria.
Ma, come detto, sono tante: vediamole tutte…
Iniziamo proprio dall’episodio principale, quello che ha messo fuori gara sia Max Verstappen che Lewis Hamilton dopo una collisione nella prima chicane. Il tutto rientra nei casi previsti dal codice sportivo internazionale
Siamo nel giro 27. Il pilota Mercedes AMG F1 sta uscendo dalla pit lane mentre l’avversario sta procedendo sul rettilineo. Giunti in prossimità dei 50 metri prima della curva, Hamilton si trovava nettamente davanti a Verstappen, il quale ha ritardato di molto la frenata ed ha sterzato verso l’avversario nel tentativo di impedirne il sorpasso. A questo punto, l’inglese ha proseguito nella sua linea di gara, la quale ha portato l’olandese a passare sopra i cordoli all’esterno della curva.
I commissari, però, hanno valutato che il pilota Red Bull non era affiancato all’inglese nel momento in cui è passato sui cordoli, quindi la sua manovra è avvenuta in ritardo e pertanto fuori dalla corretta “finestra di competizione” Considerato tutto ciò, i commissari hanno deciso di infliggere 3 posizioni di penalità in griglia alla prossima gara + 2 punti patente a Max Verstappen.
Passiamo a Bottas: sulla sua monoposto è stata montata la power unit numero 4, il che è una violazione dell’articolo 23.3 b) del regolamento sportivo
Ormai sappiamo bene che le componenti della power unit sono limitate a 3 per l’intera stagione. La sanzione imposta è esattamente quella prevista dal regolamento per questa violazione
Facciamo un passo indietro, a Ocon e Vettel. Entrambi sono stati vittima di un “unsafe release” durante la qualifica, il che è una violazione dell’articolo 28.13 a) del regolamento sporitvo
Durante il Q2, molte vetture sono state rilasciate dal box nello stesso momento. Tuttavia, quando il tedesco ha lasciato il proprio garage, in pit lane stava sopraggiungendo Hamilton il quale ha dovuto frenare bruscamente per evitare l’incidente. Stessa cosa è successa con il collega francese, che stava per colpire a sua volta Vettel. I commissari hanno quindi deciso di sanzionare con 5.000€ di ammenda entrambi i team, in linea con gli episodi simili del passato
Nella giornata di sabato, la prima decisione ha visto coinvolto Mazepin. La sua Haas ha percorso la pit lane a velocità troppo elevata, il che è una violazione dell’articolo 22.10 del regolamento sportivo
Come espressamente previsto, il team è stato sanzionato con 700€ di ammenda, dal momento che la vettura viaggiava a 86.8 km/h.
Veniamo alla qualifica sprint. Perez è stato investigato per aver lasciato la pista e aver tratto vantaggio che sarebbe una violazione dell’articolo 27.3 del regolamento sportivo
Durante un tentativo di sorpasso ai danni di Stroll, il messicano ha tagliato la chicane tra curva 1 e 2 ed è rientrato in pista davanti al canadese. Il team, ha quindi chiesto al proprio pilota di restituire la posizione; cosa che Perez ha fatto subito dopo. Valutato che il tutto è avvenuto in tempo ragionevole, i commissari hanno deciso che non era necessario sanzionare.
Il pilota Red Bull, però, ha commesso la stessa infrazione durante la gara: in curva 5 ai danni di Leclerc. Nel tentativo di sorpasso ai danni del ferrarista, Perez ha tagliato la chicane ed è rientrato davanti al monegasco. In questo caso, però, non ha restituito la posizione, così i commissari gli hanno inflitto 5 secondi di penalità
Sempre durante la sprint qualifying, Gasly è andato a sbattere contro le barriere ed ha dovuto ritrarsi. Il suo team, quindi, ha sfruttato l’occasione per sostituire sulla sua vettura power unit, sistema di scarico, cambio e set up. Se non fosse per quest’ultima voce, anche a lui sarebbe toccata la stessa sorte di Bottas, ma abbiamo già visto in passato che la modifica di assetto costringe alla partenza dalla pit lane, come espressamente previsto dall’articolo 34.6 del regolamento sportivo
Parecchi sono stati poi gli altri episodi analizzati durante la gara. Il primo ha visto coinvolto Giovinazzi, sanzionato con 5 secondi di penalità + 1 punto patente per essere rientrato in pista in maniera insicura. Siamo all’articolo 27.3 del regolamento sportivo
Il pilota italiano, dopo aver tagliato la chicane in curva 5 per un errore in frenata, è tornato in pista in modo troppo pericoloso, andando al contatto anche con la Ferrari di Sainz. La decisione è corretta.
Successivamente, sotto la lente di ingrandimento, sono finiti Ocon e Mazepin, per aver causato un incidente in curva 4. Siamo in una situazione normata dal codice sportivo internazionale
Nel primo caso, il pilota francese mentre veniva attaccato da Vettel in ingresso di curva 4, ha allargato troppo la traiettoria andando al contatto con il pilota tedesco che ha così visto sfumare l’occasione di sorpasso. Nel secondo, poco più avanti, Mazepin ha colpito Schumacher mentre tentava di difendersi dall’attacco del compagno che è quindi finito in testacoda. In entrambi i casi, la decisione di sanzionare con 5 secondi + 1 punto patente è corretta.
Da ultimo, vediamo l’episodio che ha visto coinvolto Stroll. Il pilota canadese è stato investigato per non aver rispettato le bandiere gialle nelle curve 8, 9 e 10, anche questa violazione del codice sportivo internazionale.
Quando il pilota Aston Martin si è ritrovato a passare nelle curve in questione, i pannelli dei commissari erano spenti, tuttavia dall’ingresso di curva 8 all’uscita di curva 10 le bandiere gialle venivano sventolate. Solamente in un punto (poco visibile però) veniva sventolata doppia gialla, mentre nelle altre postazioni la singola bandiera era ben visibile. Stroll ha rallentato come se ci fosse il regime di singola bandiera gialla, quindi i commissari hanno deciso di assegnare uno “warning”
Immagini: F1; Red Bull