Stagione 2021: Max vs Lewis. La lotta è di quelle vere, senza esclusione di colpi. Una battaglia del genere in F1 piace a tutti. Esalta e rende spettacolari le gare. Lo strapotere Mercedes vacilla davanti alla concretezza Red Bull e il giovane talento di Hasselt non ha alcuna riverenza dei confronti di sua maestà sette titoli. Ma il Re nero non ha alcuna intenzione di abdicare e come sempre tiene giù il piede. Così succede che al Gran Premio di Monza, giro 16, curva 1, va in scena il secondo atto di una guerra feroce, cruenta. La numero 33 attacca, la Freccia Nera chiude ogni spiraglio e lo scontro è inevitabile.
Nello sport la rivalità è tutto. Non può e non deve mai mancare. Tuttavia esiste un limite che se oltrepassato dev’essere necessariamente ristabilito. Una comunicazione bilaterale tra i contendenti al titolo mondiale di F1 va instaurata. L’ego è grande e inibisce il dialogo. D’accordo. Eppure qualcosa va fatta per equilibrare le parti. Ci penserà il presidente della GPDA, Alexander Wurtz, durante il fine settimana russo.
Il quarantasettenne due volte vincitore della 24 Ore di Le Mans ha già potuto scambiare quattro chiacchiere con i due. A Sochi, presumibilmente nella giornata di giovedì, Hamilton e Verstappen avranno un ulteriore conversazione con l’ex pilota di F1. L’austriaco ritiene che le problematiche relative ai pit stop che entrambi hanno sofferto abbiano alzato la tensione alle stelle. La frustrazione ha preso il controllo e la pressione ha fatto il resto.
Escludere ulteriori incontri ravvicinati in pista sarebbe alquanto sciocco. Max e Lewis si sfidano per laurearsi campioni di F1, uno dei titoli sportivi più prestigiosi al mondo. E quando la visiera si abbassa la finalità che assilla la mente è solamente una: battere il proprio avversario diretto. Ecco perché, l’unico vero provvedimento da prendere, riguarda il rispetto che i due devono necessariamente portare l’uno verso l’altro.
foto: FIA – Mercedes AMG F1 Team