Altro appuntamento altra novità. La F1 non smette mai di evolversi e di cambiare le regole del gioco. Questa volta almeno la mossa sembra alquanto intelligente. A partire dal Gp degli Stati Uniti è stato deciso che tutti i tempi realizzati in presenza di un tratto di pista sottoposto a regime di doppia bandiera gialla saranno cancellati. La nuova norma vedrà il suo maggior impiego ovviamente nel corso delle prove libere e delle qualifiche.
Tale cambiamento si è reso necessario dopo le polemiche generate dall’episodio di cui si è reso protagonista Fernando Alonso (Alpine) nel corso delle Q1 dello scorso Gp di Turchia. Il campione asturiano nella circostanza si è ritrovato ad affrontare un settore in cui era stato esposto il doppio segnale di pericolo durante il suo primo giro veloce della sessione. Per lui, nonostante avesse rallentato nel tratto in questione, è stato praticamente impossibile evitare di realizzare il suo miglior parziale. Gli steward hanno poi opportunatamente deciso di non penalizzare il pilota per il sensibile abbassamento dei tempi riscontrato nei passaggi successivi.
Da tale episodio però la Federazione ha tratto delle conclusioni abbastanza ovvie. Se la situazione non fosse cambiata, i piloti avrebbero continuato comunque a prendersi dei rischi. Il semplice comando di “rallentare” è stato ritenuto non sufficiente ad impedire la realizzazione della miglior prestazione sul giro. In passato sarebbe bastato essere anche solamente un millesimo più lenti nel tratto dove erano state esposte le doppie bandiere gialle per evitare una penalità.
Una situazione a cui andava riposto rimedio. Soprattutto nel rispetto della cosa che sta più a cuore alla FIA: la sicurezza. Guardando in quest’ottica, l’ultimo provvedimento è assolutamente ciò che occorreva per disincentivare definitivamente i piloti a spingere e trovare dei limiti per risultare comunque veloci anche in queste circostanze. D’ora in avanti il loro riferimento cronometrico verrà cancellato a prescindere dal loro comportamento e questo garantirà loro la serenità di rallentare completamente e di riprepararsi adeguatamente per affrontare il giro successivo.
Foto: Formula Uno – FIA