Formula 1

Il propulsore 065/6 cambia gli obiettivi Ferrari

Aspirare al terzo posto nel campionato costruttori di F1 è attualmente il risultato massimo raggiungibile dalla storica scuderia Ferrari. Gli obiettivi futuri sono ben altri, d’accordo, ma nel frattempo battere un rivale storico come McLaren e cercare quanto più possibile di avvicinarsi a Red Bull e Mercedes resta comunque un traguardo da non lasciarsi scappare. Questo malgrado il massimo degli sforzi profusi sia volto alla nuova era regolamentare 2022.

Con un salto temporale sino all’inizio del campionato 2021 ricorderemo senza dubbio le dichiarazioni rilasciate dall’eforato italiano. Mattia Binotto in primis, seguito poi dal resto della dirigenza del Cavallino, aveva sottolineato la necessità di guardare oltre malgrado il campionato fosse ancora da disputare per intero.

Le polemiche al riguardo non mancarono. Se da una parte si era apprezzata la volontà di tornare a vincere dedicando impegno totale al prossimo mondiale, tale ragionamento fu etichettato come arrendendovele. Un “mettere le mani avanti” recitato prima di disputare un campionato che non piacque affatto a tifosi. 

John Elkann e Mattia Binotto, rispettivamente presidente e team principal della Scuderia Ferrari, all’interno del garage nella prima parte della stagione 2021

Nei mesi successivi furono diverse le rettifiche dell’ingegnere occhialuto. Da quel fiacco “Il terzo posto non è la nostra priorità” espresso in primavera, con il passare delle gare siamo giunti ad un più deciso “Vogliamo il terzo posto nella classifica costruttori” di questo recente autunno. 

Da dove nasce questo lento e progressivo cambio di rotta? Beh… innanzi tutto l’occasione è ghiotta e come tale va necessariamente afferrata. In barba a chi ha pensato o tuttora crede che, grazie ad una mera strategia volta all’imminente, la squadra di Maranello preferisca terminare la stagione giù dal podio dei costruttori per guadagnare qualche ora extra in galleria del vento. 

Ma c’è un aspetto ulteriore che va attenzionato. Riguarda il salto prestazionale che ci si aspettava ed effettivamente le SF21 hanno realizzato grazie all’utilizzo dell’ultima specifica di power unit forgiata dalla Ferrari. Al restyling che ha compreso i moto generatori MGU-K e MGU-H dobbiamo aggiungere le nuove batterie, capaci di massimizzare le fasi di accumulo, gestione e rilascio della potenza elettrica.

uno scatto dell’ultima specifica della power unit italiana, dotata della nuova tecnologia ibrida che verrà implementata sulla versione 2022

La nuova tecnologia utilizzata sulla parte ibrida ha pertanto prodotto un aumento di efficienza notevole. Sebbene i diretti interessati non abbiano speso troppe parole al riguardo, la soddisfazione per il risultato in pista, supportato dalla raccolta dati portata a termine durante gli ultimi due round del mondiale 2021, compiace appieno gli uomini in Rosso.McLaren continua ad essere un avversario davvero tosto e nonostante il progresso motoristico italiano la PU tedesca Mercedes montata sulle MCL35M resta la migliore.

Tuttavia, giungere all’ultimo terzo del campionato e poter disporre di un bonus prestazionale motoristico ha cambiato la visone d’insieme per la Ferrari, convinta che il traguardo ora possa essere raggiunto con più facilità. Di qui l’apertura mediatica verso il raggiungimento dello scopo profusa durante gli ultimi giorni. Il bersaglio sotto la dicitura costruttori con su il numero 3 si è improvvisamente avvicinato e a quanto pare la mira dei ferraristi per centrarlo è aumentata in maniera esponenziale.


F1-Autore: Alessandro Arcari@Berrageiz

Foto: Scuderia FerrariNicolas Carpentires

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Pubblicato da
Zander Arcari