Nel campionato del mondo di F1 dell’alternanza, dopo il GP di Turchia è il turno di Max Verstappen di riprendersi la testa. L’olandese guida la graduatoria piloti con un margine di sei punti su Lewis Hamilton che ha dovuto correre in difesa dopo la penalità di dieci posizioni arrivata a seguito della sostituzione della parte endotermica della sua power unit. E’ una F1 che entusiasma i tifosi che finalmente assistono ad un duello equilibrato che, con ogni probabilità, si protrarrà ancora a lungo.
Ci sono tutti i presupposti, quindi, per godersi quello spettacolo da lungo tempo invocato. Tutti soddisfatti? Tutti felici? Macché! C’è sempre qualcuno che deve uscire dal coro. Qualcuno che prova sollazzo ad agitare la melma in fondo alle acque stagnanti. Qualcuno che ha fatto dell’avvelenamento dei pozzi una professione. Un magister della polemica, un cattedratico della critica. Spesso senza fondamenta. Chi è questo impavido personaggio? Sì, avete indovinato. Si tratta proprio di Helmut Marko, la lingua più tagliente del Circus iridato. L’uomo capace di sollevare un polverone dalla sabbia di una clessidra.
Cos’altro ha fatto il nostro prode? Il casus belli, stavolta, ancora una volta, è la Mercedes. Nel mirino dell’ex pilota austriaco è finita l’extra velocità che la W12 ha mostrato sugli allunghi dell’Istanbul Park. “Mamma li turchi” avrà esclamato il dottore che, nel classico stile, è andato giù sena filtri cerebrali dopo che la vista gli si è annebbiata dalla stizza. D’altro canto non possiamo mica pretendere giudizio e posatezza da chi, in piena crisi pandemica, auspicava Codiv party per “svezzare” i propri piloti. Farneticazioni che è meglio non commentare in questa sede.
Dicevamo: l’arzillo settantottenne si cruccia per l’alta velocità di percorrenza mostrata dalla Frecce Nere e sostiene che le auto tedesche vanno talmente forte (il delta registrato all’Istambul Park ha quasi raggiunto 15 km/h) che è come se avessero il DRS aperto. Questo gap velocistico non va giù al consigliere bibitaro che da Silverstone non si da pace e taccia come “inspiegabile” tale superiorità motoristica.
Il pigmalione della Red Bull è rimasto sorpreso, sfociando nell’insofferenza verbale, perché ha potuto constatare, telemetrie alla mano, che il redivivo Valtteri Bottas, quello che il social manager del team anglo-austriaco prendeva per i fondelli dopo la blanda difesa di Sochi e che l’altro ieri ha randellato impunemente Max Verstappen, è stato di circa 15 chilometri più veloce in rettilineo della RB16B n°33. Cosa riuscita anche a Lewis Hamilton che ha potuto contare su questi doti fulminee per operare una rimonta parzialmente vanificata da una strategia, l’ennesima, del tutto rivedibile.
Eppure è proprio da Milton Keynes che erano arrivate, in precedenza, parole più misurate sulla materia del contendere. Nelle scorse settimane si era diffusa una voce incontrollata che, come purtroppo spesso accade, era diventata un dogma nel quale crede ciecamente. Un fideismo sportivo senza solide basi. I soliti (dis)informati sostenevano che il team di Dieter Mateschitz aveva inoltrato una protesta formale nei riguardi della Mercedes accusata di raffreddare indebitamente l’aria che entrava nella plenum camera delle proprie power unit (leggi qui l’approfondimento tecnico).
Nulla che abbia riscontri nel vero. E’ lo stesso Horner ad aver circostanziato i fatti spiegando come le cose sono andate realmente. Lo Spice Boy spiega come la scuderia austriaca abbia solamente chiesto informazioni come hanno fatto altri motoristi, per avere dei chiarimenti in merito alla velocità di punta impressionante di Mercedes con il DRS chiuso.
Insomma, una normale richiesta di verifica alla quale gli organi competenti hanno risposto nel merito spazzando il campo da dubbi e da illazioni: il V6 prodotto a Brixworth è pienamente conforme ai dettami regolamentari. Evidenza recepita dal manager britannico che ha poi puntato l’accento sul lavoro che devono fare in fabbrica per ricucire lo strappo tecnico che pare essersi creato.
In Red Bull, così come in Mercedes, l’obiettivo titolo costruttori sembra essere un dettaglio secondario. Lo si percepisce dal tono delle dichiarazioni e dall’uso delle seconde guide. Ecco perché, in fondo, i “bibitari” dovrebbero sorridere piuttosto che urlare dietro a cancelli chiusi come usano fare i cani male addestrati. Verstappen ha passato più che indenne un trittico di gare in cui la Red Bull non è sembrata la schiacciasassi implacabile della prima metà di campionato.
Si trova con un vantaggio di sei lunghezze in un contesto di equilibrio pressoché perfetto. E lo fa con il principale team rivale che, evidenze difficilmente confutabili, non becca una strategia nemmeno per caso. Insomma, ci sarebbero gli elementi per godersi il duello e per concentrarsi esclusivamente sui fatti di pista lanciando, come normale che sia, uno sguardo nel campo avversario. Ma senza eccedere in provocazioni che sottendono ad accuse più o meno velate.
Anche perché, a guardare gli on board di Gasly, in Russia, o a sentire le dichiarazioni di Tsunoda dopo la gara dell’altro ieri, ci sarebbe da tenere un profilo basso dalle parti di Milton Keynes. Che dire, forse i pupilli del dottor Marko volevano compensare la gentile concessione che Esteban Ocon riservò ad una Mercedes accorrente in quel di Monaco. 1-1 palla al centro. Si riparta, ora, con dignità verbale. Questo avvincente mondiale non merita di essere rovinato da un corollario lessicale di bassissima lega.
Foto: Mercedes AMG F1 Team – Red Bull Racing
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Tranquillo Diego, la tua beneamata ha ricevuto l'aiutino dalla fia anche quest'anno che dichiara legale il plenum...cavalli extra che permetteranno di vincere...viene in mente quando ci fu il limite di consumo olio per tutti tranne che per mercedes, o quando mercedes utilizzò cerchi parzialmente irregolari, o il das regolare solo per un anno per la sola mercedes, o l'inasprimento quest'anno dei controlli sugli alettoni posteriori tralasciando quelli anteriori o il divieto dei sistemi per velocizzare i pitstop...visto che già lo fanno, perchè non lo scrivono chiaro sul regolamento che deve vincere sempre mercedes?
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