Il campionato 2021 di F1 è entrato nel suo terzo conclusivo. Sono 7 le gare al termine e nonostante quest’anno non si parli molto del raffronto interno tra i due piloti della Ferrari, dato che la posta in gioco non è altissima, non si può comunque tralasciare un aspetto che alla fine dell’anno andrà valutato: chi avrà avuto un rendimento migliore?
Al momento i numeri alla mano sono a favore dello spagnolo Carlos Sainz. Al suo primo anno vestendo i colori della scuderia di Maranello, e sappiamo quanto il processo di adattamento si sia rivelato complicato per chi ha cambiato team durante l’inverno, la classifica iridata vede lo spagnolo in sesta posizione davanti al compagno di squadra per 8,5 punti.
Ma non solo. Se guardiamo le volte che i due alfieri del Cavallino sono saliti sul podio notiamo anche in questo caso un vantaggio di 3-1 a favore del nativo di Madrid. Carlos ha conquistato un secondo posto a Monaco, e due terzi posti in Ungheria e Russia. Charles, invece, è salito sul secondo gradino del podio in Gran Bretagna dopo esser stato in testa al Gran Premio di F1 sino a pochi giri dalla conclusione.
Prendendo in esame queste statistiche potremmo definire la stagione di Leclerc un po’ sottotono. Tuttavia ci sono anche delle frecce da spezzare a favore del monegasco che giustificano in parte il deficit maturato nei confronti del nuovo compagno di box. Per gli appassionati dei numeri, infatti, va menzionato il raffronto in qualifica che vede Charles in vantaggio per 10-5 (considerate che in Russia il pilota della SF21 N.16 ha rinunciato a prendere parte alla Q2 consapevole di dover scattare dal fondo causa sostituzione del motore). Inoltre il pilota della numero 16 è riuscito ad ottenere anche 2 pole position: Monte Carlo e Azerbaijan.
Ciò che pesa parecchio nell’economia dei punti raccolti dal monegasco durante l’anno sono indubbiamente i due ritiri, mentre Sainz ha finora concluso tutte le gare di F1 disputate in Ferrari. Charles non è riuscito a prendere parte al Gran Premio di Monaco a causa dei danni riportati sulla vettura nell’urto avvenuto al termine delle qualifiche nella zona delle piscine. L’altro DNF è stato riportato in Ungheria, quando alla partenza viene tamponato dal canadese Lance Stroll (Aston Martin).
In ultima istanza possiamo aggiungere anche l’esito finale del Gran Premio di Russia. Gara dove Leclerc stava compiendo una buona rimonta dopo esser scattato dall’ultima casella a causa dell’utilizzo della 4° power unit stagionale, nuovissima specifica che ha visto l’introduzione di una nuova tecnologia ibrida (leggi qui i dettagli tecnici). A pochi giri dalla fine occupava l’ottava posizione a stretto contatto con il pilota della Red Bull Max Verstappen. Purtroppo però, l’immobilità del box Ferrari non ha corretto la decisione del giovane talento lasciandolo naufragare nell’acquazzone russo.
Sebbene la scelta sia stata criticata non possiamo colpevolizzare l’atteggiamento di Charles, voglioso di rischiare qualcosa in più durante una stagione dove la Ferrari resta in lotta solamente per il terzo posto costruttori. Tra i due alfieri del Cavallino è proprio Leclerc il pilota ad essersi preso qualche azzardo in più, mentre Sainz ha sempre mantenuto un atteggiamento più conservativo nel tentativo di ridurre gli errori al minimo. Filosofia che sino ad ora ha premiato lo spagnolo.
Tuttavia, benché la visione d’insieme dei ferraristi debba necessariamente collimare verso la massimizzazione dei weekend per racimolare il massimo dei punti a disposizione, una chiara dicotomia sportiva in relazione agli obbiettivi in F1 emerge. La si nota con il freddo calcolo intrinseco del rischio espresso da Carlos che va in netta contrapposizione all’atteggiamento di Charles, sempre pronto a sfidare la sorte e sacrificare un buon risultato per tentare il grande colpo: vincere una gara con la SF21.
Foto: Scuderia Ferrari