Formula 1

Wolff rivela: in Mercedes soffrono tutti della “sindrome dell’impostore”

La F1 è uno sport che assegna due titoli mondiali al termine di ogni anno: uno ai piloti e l’altro ai costruttori. Da sette stagioni a questa parte, ovvero dall’inizio dell’era turbo-ibrida (2014) Mercedes ha fatto incetta di 14 trofei trionfando sempre in entrambe le competizioni. Nonostante la crescita sorprendente di Red Bull che sta creando non pochi grattacapi ai campioni del mondo in carica, il team di Stoccarda, a sette gare dal termine, comanda la classifica costruttori con 33 lunghezze di vantaggio. Ottenere l’ottava iride consecutiva costituirebbe un record assoluto in F1.

Ci si chiede spesso come possa essere stato possibile realizzare tutto questo. Mantenere la concentrazione fissa sugli obiettivi, la fame, la voglia di vincere per un tempo così lungo non è semplice. Eppure il team di Brackley c’è riuscita. Come? Secondo il team principal sarebbe stato a causa di una strana “psicosi collettiva” che avrebbe colpito tutti i membri della squadra. Una convinzione conosciuta come “sindrome dell’impostore’’ che lo stesso Toto Wolff ha ammesso di “soffrire”.

Condizione mentale che ha spinto tutto il gruppo che lavora a 360° nel mondo Mercedes verso risultati davvero strepitosi, frutto di organizzazione, duro lavoro e quella sensazione di dover sempre dimostrare di più. Spingersi oltre anche quando le cose sembrano andare per il meglio. In tutto questo l’austriaco si domanda quale sia stato il suo reale contributo, convinto che in qualche modo la forza del gruppo lo abbia trascinato.

Lewis Hamilton, Valtteri Bottas e Toto Wolff festeggiano il 7° titolo costruttori consecutivo conquistato dalla Mercedes AMG F1 Team

I debriefing del lunedì mattina dopo una vittoria non sono mai rilassati. Chi ha la fortuna di assistere a questi incontri di certo non nota un’atmosfera gioiosa e rilassata come ci si potrebbe attendere. Ogni nodo viene portato al pettine e ogni sbaglio analizzato per innalzare il livello della competizione, cercare di non ripetere gli stessi errori e migliorare il rendimento.

Questo lavoro è ciò che ha permesso alla squadra di restare sempre con i piedi per terra e di raggiungere i risultati che tutti invidiano. Arricchire la bacheca con altri due trofei alla fine del 2021 sarà più complicato rispetto agli anni passati, ma se Mercedes dovesse riuscirci anche stavolta i meriti, probabilmente, saranno ancora superiori.


F1-Autore: Marco Sassara – @marcofunoat

Foto: F1 – Mercedes

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Marco Sassara