L’ultimo Gp di F1 ha messo in evidenza una Mercedes rinvigorita e una Red Bull stranamente sottotono. Il team di Stoccarda si era preparato adeguatamente alle sfide offerte dal circuito turco ed è stata in grado di offrire delle buone performance sin dalla prima sessione del venerdì (ne parliamo anche qui). La squadra austriaca invece si è ritrovata a lottare sin da subito con l’assetto della vettura e queste difficoltà poi si sono rivelate uno svantaggio poi una volta ritrovatisi ad affrontare qualifiche e gara.
Gli alti esponenti del team di Milton Keynes però non credono che quanto visto ad Istanbul sia soltanto figlio di una migliore gestione di set-up. La W12 era velocissima sul rettilineo, con Helmut Marko che è tornato a parlare di un vistoso salto prestazionale da parte della power unit realizzata a Brixworth. Nulla di illegale sia chiaro, ha affermato l’ex pilota austriaco, però comunque qualcosa non quadra. Dopo Silverstone i progressi son stati via via sempre più evidenti.
Lo svantaggio, durante il Gp, lo si è notato soprattutto a vettura scarica. Il manager di Graz fa notare come Lewis Hamilton mentre ha incontrato delle difficoltà nell’avere la meglio dell’AlphaTauri di Yuki Tsunoda nelle prime fasi di gara, è poi riuscito a superare Pierre Gasly come se nulla fosse alcuni giri più tardi.
Red Bull è decisa a vederci chiaro. Qual è il segreto di questo aumento di prestazione? Si tratta di un incremento fornito solamente dal propulsore, oppure sono riusciti a migliorare tutto il pacchetto dell’auto? Marko non utilizza mezzi termini: bisogna individuare il loro segreto per essere in grado di contrastarli.
Il vantaggio mostrato tra Russia e Turchia è stato tale da aver impaurito gli uomini Red Bull. Qualora tali performance fossero replicate su altre piste il campionato potrebbe esser pericolosamente compromesso.
Restano 6 appuntamenti al termine della stagione e di questi solamente le caratteristiche del tracciato messicano e brasiliano potrebbero mettere in risalto le doti della RB16B. Le restanti gare, a cominciare dal prossimo appuntamento ad Austin (22 – 24 ottobre) potrebbero tornare ad essere un feudo Mercedes.
Foto: Formula Uno – Red Bull – Mercedes