Positiva. Sostantivo femminile che racchiude alla perfezione la prima giornata di F1 della storica scuderia Ferrari. Lungo il percorso che si srotola sul lato asiatico della città di Istanbul, nel distretto metropolitano di Tuzla, le due Rosse hanno mostrato mordente. L’approccio da top team fa sognare. D’accordo. Tuttavia, prestare il fianco a facili entusiasmi non sembra la strada corretta considerando l’assenza di Red Bull e ill massiccio studio dati messo in opera da Mercedes.
Gli ingegneri del Cavallino rampante hanno deciso di stravolgere il programma del venerdì con Carlos (leggi qui nei dettagli l’analisi on board Ferrari). L’idea è nata analizzando il fine settimana scorso, quando Charles ha sofferto la penalità per il cambio di propulsore. Con lo spagnolo, pertanto, la massima concentrazione ha dedicato il proprio tempo alle prove high fuel per cercare di settare al meglio la monoposto e amministrare al meglio gli pneumatici.
Durante le Fp2 sulla monoposto di Sainz abbiamo notato la differente configurazione aerodinamica. L’ala a cucchiaio, infatti, è stata montata solamente sulla numero 16. Mossa che allo stato delle cose ha prodotto ottimi risultati, malgrado tale assetto ha necessitato un nuovo check balance dell’auto. Tuttavia una decisione definitiva non è stata presa al riguardo e con ogni probabilità lo si farà solamente durante la terza sessione di prove libre.
Lavorare su assetti diversi ha offerto al team di Maranello una grande possibilità di compare nello studio al simulatore con un chiaro obiettivo: ottimizzare la messa a punto del veicolo per estrarre il grado massimo di competitività. Inoltre, considerando un ipotetico scenario bagnato, immagazzinare evidenze numeriche risulta sempre importante.
Prendendo in esame la telemetria relativa alla Speed, la differenza di traccia sugli allunghi nel secondo e terzo settore sala alla vista, così come è manifesta nel T1.
Il giovane talento monegasco ha dimostrato ancora una volta le sue abilità al volante. Avere un posteriore con una downforce minore non è certo una novità per lui, basti pensare alla passata stagione dove per compensare il deficit di cavalli l’ala utilizzata era spesso più scarica. Lo stile di pilotaggio brillante di Charles permette di gestire al meglio il retrotreno anche se la spinta verticale generata è minore.
Quanto detto si conferma osservando curva 3, dove Leclerc è in grado di portare una velocità che supera quella del compagno di ben 8Km/h. L’altra differenza importante emerge a basse velocità nella parte conclusiva del circuito, dove le traiettorie utilizzate da Carlos risultano più redditizie a livello cronometrico.
Telemetrie: Luca Bettiol – @BettiolLuca
Foto: Scuderia Ferrari