La F1 ha un regolamento sportivo lungo e preciso. Redatto con attenzione nei minimi dettagli. Tuttavia la pratica non sempre riesce a soddisfare appieno i paragrafi delle norme e spesso si possono creare fraintendimenti e confusioni. Soprattutto tenendo in conto che la conoscenza dei piloti su tali dinamiche non sempre è perfetta. Stesso ragionamento va fatto per gli ingegneri. Nel caso di Ferrari però, argomento dello scritto odierno, dobbiamo rimarcare di immediato prontezza e preparazione di Riccardo Adami, senza dubbio uno dei migliori della massima categoria del motorsport.
Veniamo ai fatti. Sainz scatta dalla casella numero 5 della griglia con gli pneumatici Soft. Alle sue spalle troviamo le due vetture del team sfidante per la terza piazza del mondiale costruttori: McLaren. Sebbene Ricciardo e Norris dipongano delle mescole Medium, compound che in teoria possiede un livello di grip inferiore, al via del diciassettesimo Gran Premio della stagione 2021 di F1 lo spunto delle monoposto color papaya è decisamente migliore rispetto a quello della numero 55. Si innesca pertanto una battaglia molto accesa nel primo settore che si protrae sino al termine della lunga retta collocata nel T2.
Sebbene il duello sembri riguardare principalmente Carlos e Daniel, con l’australiano che riesce a sopravanzare la numero 33 in rettilineo, il giovane talento britannico della McLaren si unisce alla bagarre e tenta il colpaccio con una super staccata all’interno della 12. Prima di affrontare la curva, per una breve frazione di tempo il ferrarista si trova a sandwich tra le due MCL35M e lo spazio a disposizione non è molto. Il pilota Ferrari non alza il piede e supera i limiti della pista sulla destra. Mossa che gli permette di sventare l’attacco di Lando e soprattutto di riprendersi la posizione persa su Daniel.
Tale dinamica non è passata di certo inosservata e dopo aver preso attentamente in considerazione la manovra, la Direzione Gara si è messa in contatto con la Ferrari. Il messaggio è stato molto chiaro: se il pilota madrileño non avesse ceduto la posizione a Ricciardo sarebbe scattata una sanzione. Non poco contrariato, Sainz “accetta” la decisione dei commissari con rabbia e si lascia sfilare dall’australiano.
Non dobbiamo dimenticare che il regolamento sportivo, articolo 27.3, sottolinea come i piloti debbano profonder ogni ragionevole sforzo per rimanere all’interno della pista e che, nel caso siano costretti dalle dinamiche a superare i limiti del tracciato, non possono assolutamente trarre alcun vantaggio dalla situazione. Beneficio del quale ha chiaramente goduto Carlos che, con ogni probabilità, non sarebbe mai stato in grado di recuperare la pozione su Daniel alzando il piede dall’acceleratore.
Vedersi togliere una posizione dopo aver lottato con le unghie e con i denti durante mezza tornata non è mai semplice e la concitazione del momento fa si che un piota non veda di buon occhio la cosa. Tuttavia, prendendo in esame fatti e norme, sebbene a conti fatti l’articolo 27.3 del regolamento faccia perdere una posizione a Carlos Sainz, la decisione presa dalla federazione è più che corretta.
D’altronde, se oltre i limiti del circuito anziché l’asfalto ci fosse stata la ghiaia, un cordolo oppure direttamente una barriera, lo spagnolo avrebbe dovuto necessariamente alzare il piede perdendo la posizione su Ricciardo. È molto bello vedere una lotta così serrata nelle prime fasi di gara, ma le regole, è ovvio, vanno comunque sempre rispettate…
Immagini: F1