In F1 il gioco è di squadra. A differenza della Russia dove Leclerc non ha partecipato alla Q2, Carlos è stato “usato” pensando alla gara. Il monegasco ha ringraziato in radio l’ottimo lavoro svolto dal compagno che di fatto gli permettere di scattare domani dalla terza posizione in griglia calzando gli pneumatici Medium. La configurazione aerodinamica scelta sulla numero 16 sacrifica la downforce al posteriore. Stile di guida è grande talento permettono a Charles di ruotare al meglio la monoposto italiana malgrado qualche punto di spinta verticale in meno, scenario che nel computo totale regala un crono competitivo. L’esperienza maturata nel 2020 sotto questo aspetto è davvero utile.
Un piccolo scroscio di pioggia ha caratterizzato la prima fase della qualifica. Le Rosse hanno messo il muso in pista con un timing corretto per cercare di sfruttare al massimo lo scenario asciutto. La pioggia, come previsto dal muretto box, è arrivata durante il primo run. Le difficoltà nel potare in finestra le mescole si palesano, tanto che Carlos arriva lungo nel T2 e Charles non riesce a chiudere un buon tempo nei primi tentativi.
La tensione sale alle stelle e Xavi Marcos, ingegnere spagnolo di Leclerc, sottolinea a più riprese l’importanza di marcare un crono competitivo. Il ferrarista, quai scocciato, risponde a tono e mette in chiaro come la situazione sia assolutamente sotto controllo. Lo dimostra la tornata successiva quando piazza la sua SF21 tra i primi 10 smorzando l’ansia del muretto. Nel mentre Carlos fa quello che può e dopo vari passaggi si mette in sicurezza.
Nell’ultimo e decisivo run le Rosse passano il taglio con i compound Soft. Sotto precisa richiesta di Leclerc il box presta molto attenzione alla track position. Il programma per i ferraristi è differente. Con Charles si effettua un giro a velocità sostenuta in Soc 2 per poi andare full power sull’ultima tornata. Mentre con Carlos si procede con un canonico prep. lap con ibrido standard passando a Soc 1 il giro successivo.
Entrambe le strategie risultano valide e permettono la qualificazione alle seconda fase classificatoria. Va senz’altro sottolineata e ribadita la freddezza del pilota che guida la numero 16, capace di trascinare la squadra durante le condizioni meteo cangianti. Minore, la pressione su Sainz era comunque presente e anche in questo caso è stata trattata con perizia.
Charles scende in pista per la Q2 con gli pneumatici Medium. Idea che collima con gli altri piloti tranne con lo stravagante Tsunoda, il quale gradisce la mescola più morbida, la Soft. Sebbene il traffico non renda affatto facile il run il primo tentativo va in archivio con un feeling discreto. Quando il gioco si fa duro però, in Ferrari si rendono conto che passare il taglio con le Pirelli a banda gialla non sarà di certo una passeggiata.
Tranne l’ultimo, dove dobbiamo registrare uno spin in curva 14 che non ha riportato nessun tipo di conseguenza, i tentativi del primo run sono puliti e senza sbavature. Eppure la tabella dei tempi preoccupa. Prima di imboccare la via della pit lane L’ex Xavi rende edotto l’ex Alfa Romeo sul da farsi. Nel prossimo run sarà il secondo giro quello importante, mentre nel primo Leclerc dovrà limitarsi a preparare al meglio la vettura.
L’idea è di quelle vincenti. Sostenere il proprio compagno di squadra è il compito di Carlos durante la Q2. Ben pensata e altrettanto ben messa in atto, la scia nel T3 favorisce assai Leclerc e lo aiuta a raggiungere l’obiettivo prefissato. Charles ringrazia Sainz per la disponibilità e il team per l’ottimo gioco di squadra.
La configurazione aerodinamica da asciutto più scarica per la gara ha di sicuro reso tutto più complicato, il tutto aggravato dalle basse temperature che inevitabilmente hanno compromesso il livello di grip della pista. A conti fatti però, senno di poi sotto braccio, la strategia pensata e portata a termine dal muretto italiana va elogiata.
Tornando a montare i compound Soft la SF21 numero 16 acquista un grado di bilancio soddisfacente e il grip necessario per fronteggiare al meglio l’ultima parte della qualifica appare. Il primo run è di assaggio, dove il ferrarista monta gomme usate per testare la pista e trovare i punti dove dare il massimo.
L’approccio alla chicane 9-10 è davvero aggressivo, punto dove il monegasco ha capito che può fare la differenza malgrado il pericolo di perdere la vettura sia un’opzione possibile. Raccolti i riferimenti Charles torna ai box e su l’unica Ferrari ancora in gara viene montato un treno di Pirelli a banda rossa nuovo di trinca.
Nell’ultimo run della Q3, quello buono, il programma deciso è il seguente: una tornata di preparazione su mappatura Soc6–Ers 8 e poi via con con la potenza ibrida massima nell’unico vero tentativo push della Q3.
La prestazione di Leclerc è davvero super. Il monegasco riesce a massimizzare il rendimento della sua SF21 e si piazza a poco più di 60 millesimi dalla Red Bull RB16 di Max Vertappen. Il talento nel gestire un posteriore non perfetto gli consente di centrare la seconda fila che nella giornata di domani, considerando la penalità di Hamilton, il ferrarista cercherà di tramutare in podio.
F1-Autore: Alessandro Arcari – @berrageiz
foto: F1 Tv
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L'assetto scarico mi preoccupa per la gara. Speriamo non piova