F1 – 15 novembre. Gran Premio di San Paolo, Brasile. Semplicemente incredibile quanto abbiamo visto sul circuito intitolato a Carlos Pace. Lewis Hamilton sembrava poter aver vita facile dopo aver conquistato la pole al venerdì, ma la squalifica per irregolarità tecnica della monoposto ha complicato i suoi piani. Tuttavia l’inglese non si è affatto scoraggiato e al contrario ha messo in atto una rimonta nella Sprint Qualifying bissata poi la domenica con una grande vittoria ai danni del second classificato Max Verstappen. Bottas completa il podio con il terzo posto.
Ma vediamo i voti per questa gara
Sette titoli mondiali non si vincono per caso e Lewis lo ha dimostrato ancora una volta. Durante la Qualifica Sprint del sabato, in 24 giri recupera ben 15 posizioni dopo che il montaggio errato del DRS da parte del suo team lo aveva costretto alla partenza dall’ultima posizione. Nonostante ciò, in gara prende il via dalla 10° casella: al venerdì, infatti, la sua squadra aveva deciso di sostituirgli il motore endotermico. Fin dallo scatto si capisce come l’inglese punti alla vittoria. Il sorpasso su Gasly all’esterno in un punto quasi impossibile ribadisce il concetto. Quando giunge negli scarichi di Perez, al secondo tentativo lo infila e si getta rabbioso alla caccia di Verstappen.
La strategia che Mercedes mette in atto, però, non lo aiuta granché: alla prima sosta l’undercut non riesce; alla seconda Red Bull “si copre” e gli toglie la possibilità di provarlo. Tuttavia non demorde e dopo alcuni giri incollato all’avversario, sferra il primo attacco in ingresso di curva 4. Verstappen allarga anche troppo (leggi qui per saperne di più) e con una manovra discutibile mantiene la testa della gara.
Trascorre qualche giro ed ecco che il Re Nero ci riprova nello stesso punto. Stavolta non lascia chance all’olandese che desiste e il britannico guadagna la testa della corsa. Per come si era messo lo weekend, con una doppia penalità sul groppone, guadagnare 5 punti sull’attuale leader del mondiale piloti è un grandissimo risultato
Per quanto riguarda Bottas, a differenza del Messico, fa il suo lavoro da secondo: durante la qualifica sprint, sfrutta la gomma rossa per mettersi davanti a Verstappen (che partiva in prima posizione) e togliergli un punto. Nella gara “tradizionale”, al via si fa subito superare dai Red Bull, ma poi anche aiutato dalla virtual safety car riesce a guadagnarsi la terza posizione, decisamente importante per il mondiale costruttori.
Alla vigilia doveva essere una pista che li vedeva favoriti, però, per come si erano messe le cose dopo la qualifica del venerdì, è impossibile parlare di weekend negativo per loro. Verstappen paga la scelta della gomma gialla nella Sprint Qualifying, ma la sfrutta invece alla perfezione la domenica quando fulmina in un attimo Bottas, pur scattando alle sue spalle. Il ritmo, poi, è ottimo sia con gomma media che con la hard, ma quando si ritrova alle spalle un furioso Hamilton con motore nuovo, non può granché…
Per quanto riguarda Perez, invece, si può fare lo stesso discorso fatto per Bottas. L’unico suo momento deludente si produce durante la Sprint Qualifying, dove si fa superare da Sainz e non riesce a riprendersi la posizione sul podio nonostante una macchina nettamente superiore. In gara, poi, il messicano parte alla grande e prima di curva 4 è già secondo alle spalle del compagno di squadra. Quando viene attaccato da Hamilton si difende egregiamente, respingendo addirittura il primo tentativo dell’inglese che necessariamente deve accodarsi. La Virtual Safety car poi gli gioca contro e gli costa la posizione su Bottas.
La storica scuderia Ferrari resta l’unico team che non viene doppiato in gara e allo stato delle cose, tenendo presente la grande competitività sciorinata da Red Bull e Mercedes, il risultato va senza dubbio visto in maniera molto positiva. Il bottino complessivo portato a casa (considerato il target dell’attuale campionato) è ottimo: 19 lunghezze contro il solo punticino conquistato dal britannico Lando Norris.
Il ritmo mostrato dalle due SF21 è buono: non a livello dei primi, d’accordo, ma decisamente il migliore tra gli inseguitori. Prendendo in esame il rendimento dei due piloti, possiamo dire che entrambi hanno avuto alti e bassi. Leclerc così così nella Sprint Qualifying, ma al top la domenica. Mentre abbiamo visto un super Sainz al sabato, capace di prendersi addirittura il podio davanti a Perez con un’ottima difesa dagli attacchi del messicano, poi però tutt’altro che eccezionale in gara quando parte male e chiude alle spalle del compagno.
Gli altri, brevissimamente…
Alpha Tauri: 7 al team; 7 a Gasly; 4 a Tsunoda
Alpine: 7 al team; 7 a Ocon; 7 a Alonso
McLaren: 5 al team; 6 a Norris; 5 a Ricciardo
Aston Martin: 5 al team; 6 a Vettel; 5 a Stroll
Alfa Romeo: 5 al team; 5.5 a Raikkonen; 5 a Giovinazzi
Williams: 5 al team; 5 a Russell; 6 a Latifi
Haas: 4 al team; 6 a Mazepin; 6 a Schumacher
Autore: Alessandro Rana – @AleRanaF1
Immagini: F1
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Grazie per i voti :)