È stato archiviato anche il quint’ultimo round della stagione di F1, andato in scena a Città del Messico dove al sabato la Mercedes ha sorpreso tutti con una doppietta incredibile, ma alla domenica la Red Bull ha ribaltato la situazione con la vittoria di Max Verstappen. Un nuovo successo per l’olandese che lo porta ad avere 19 punti di vantaggio con 107 ancora a disposizione. Questo 19 però è un numero ricorrente nel corso di tutto il weekend; andiamo a scoprire tutti gli altri.
Valtteri Bottas ha conquistato la terza pole position in stagione, la sua diciannovesima in carriera. Con il secondo posto di Lewis Hamilton, la Mercedes ha ottenuto l’81esimo 1-2 in qualifica, battendo quello che era il record della Ferrari di 80, fermatosi proprio a Città del Messico nel 2019.
Grazie al finlandese, inoltre, il costruttore tedesco è tornato in pole in Messico dopo cinque anni. La prima posizione al sabato mancava infatti dal 2016 quando a partire davanti a tutti fu Lewis Hamilton. In più, con questo risultato la Mercedes ha eguagliato le tre pole di Ferrari, Williams e McLaren all’Autodromo Hermanos Rodriguez.
Il numero 77 è anche il decimo pilota diverso a conquistare una pole position nelle ultime dieci gare in Messico. I precedenti, infatti, vedono:
Quarto posto invece per Sergio Pérez che ha segnato il nuovo miglior risultato per un messicano nelle qualifiche di casa. Prima del #11 di casa Red Bull, il record apparteneva a Pedro Rodriguez che nel GP del Messico 1970 ottenne il settimo posto.
Migliori risultati anche in casa Haas con Mick Schumacher che, grazie alle penalizzazioni inflitte ai vari piloti, è risalti al quattordicesimo posto in griglia. È stata la terza volta in cui il tedesco è partito da questa piazzola e, come in Russia, il risultato è dovuto ad arretramenti di altri avversari. Stessa situazione anche per Nikita Mazepin che ha eguagliato il 15° posto al via ottenuto nella gara di casa a fine settembre.
Ad approfittarne c’è stato anche Kimi Raikkonen che, con le penalità inflitte a Yuki Tsunoda e Lando Norris, ha guadagnato la decima piazza in griglia. Per il campione del 2007 questa è la prima partenza in top ten dal GP della Turchia dello scorso anno.
19 non è solo il numero di pole di Bottas, ma anche quello di vittorie di Max Verstappen. L’olandese è giunto al nono successo stagionale, ma ha anche ottenuto un nuovo record legato ad Honda. Il leader del campionato è da ora il pilota che ha ottenuto il maggior numero di trionfi in una stagione, guidando una vettura dotata del propulsore giapponese. Il precedente primato di 8 vittorie apparteneva ad Ayrton Senna che lo aveva registrato nel 1988 e replicato nel 1991 a bordo della McLaren.
Per Max non è però l’unico record. Anche se il GP disputato è denominato “di Città del Messico” e non “del Messico”, l’olandese è comunque il pilota con più successi nella capitale messicana, sorpassando Jim Clark, Nigel Mansell, Alain Prost e Lewis Hamilton.
Terzo posto per Sergio Pérez che ha fatto bottino pieno di nuovi record per il proprio paese. Oltre a quello già discusso in precedenza, il messicano è il primo a guidare un giro al comando della propria gara di casa, ma anche il primo a salire sul podio davanti al proprio pubblico.
Non è tutto, il numero 11 ha anche ottenuto un nuovo record personale, ovvero quello di tre podi ottenuti in tre gare consecutive. In undici stagioni in F1 il messicano non era mai riuscito in quest’impresa.
Se da un lato ci sono numeri positivi, c’è però chi deve affrontare la realtà di quelli negativi. È il caso della McLaren che ieri ha portato a casa solo un punto, cogliendo il terzo peggior risultato di questa stagione. Per il team di Woking, quello messicano sembra essere un appuntamento stregato dato che nelle ultime sei apparizioni ha collezionato solo 6 punti: il doppio di quanti ne ha ottenuti Gerhard Berger nel 1992 con il suo quarto posto.
Gara negativa anche per Valtteri Bottas che non è riuscito a sfruttare la sua pole, ritrovandosi in testacoda dopo la prima curva, proprio a causa di un contatto con la McLaren di Daniel Ricciardo. Per tentare di togliere il punto del giro veloce a Max Verstappen, il finlandese ha fatto sua la tornata più rapida salendo anche in questo caso a quota 19. Il #77 ha così eguagliato Mark Webber, Damon Hill, Ayrton Senna e Stirling Moss.
Da aggiungere agli sfortunati c’è anche Mick Schumacher che ha visto terminare la sua gara in curva 2, dopo un contatto con Esteban Ocon. Per il tedesco questo è il primo ritiro in carriera dovuto ad un incidente. L’altro che ha avuto nel corso della stagione era legato ad una perdita d’olio.
F1-Autore: Marco Colletta – @MarcoColletta
Foto: Scuderia Ferrari – Red Bull Racing – Mercedes F1 Team – F1