Dramma: il fine settimana di F1 ne è stato pieno. Dopo aver ottenuto la pole position nelle qualifiche del venerdì, Lewis Hamilton è stato relegato in fondo alla griglia nella Sprint Qualifying del sabato a causa della squalifica dovuta alla violazione del regolamento tecnico (clicca per ulteriori dettagli). Senza dubbio un duro colpo per le speranze di campionato del britannico, con il suo principale rivale al titolo che iniziava in P1. Nonostante ciò, Hamilton è riuscito a risalire sino alla quinta posizione nella mini gara, scivolando poi alla decima la domenica scontando la penalità comminata per la sostituzione del motore endotermico.
Con Verstappen che partiva in seconda posizione nel Gran Premio del Brasile, le probabilità di vittoria dell’inglese erano comunque basse. Eppure Hamilton è stato in grado di dare la caccia e superare Max, riuscendo in parte a colmare il divario nel campionato piloti. A questo punto la domanda sorge spontanea: come ha fatto Lewis a trionfare dopo una penalità totale di 25 posti in griglia? Vediamo…
La foto seguente dà un’immagine del Gran Premio del Brasile e tutti i momenti chiave che hanno contribuito al viaggio di Hamilton verso il gradino più alto. La maggior parte dell’attenzione è stata posta sulla forza del nuovo propulsore Mercedes nel suo ruolo di aiutare Hamilton a sorpassare Verstappen per il comando. E mentre le scene del sorpasso sono drammatiche ed evocative, sottovalutano l’importanza della strategia, delle safety car e della gestione delle gomme che hanno portato Hamilton ad essere abbastanza vicino da eseguire la mossa.
Il primo elemento chiave del successo di Hamilton sono state le prime safety car durante i giri 6-9 e 12-14. Con Hamilton che partiva in P10 e Verstappen che partiva in P2, Verstappen aveva bisogno di aprire il maggior vantaggio possibile contro il britannico. Prendere il comando alla curva 1 al giro è stato cruciale per Verstappen in quanto gli ha permesso di trovarsi in aria pulita e costruire il gap richiesto. Questo è un punto particolarmente importante dal momento che Hamilton è stato in grado di ottenere il terzo posto dal suo compagno di squadra al giro 5, con Sergio Perez rimasta l’ultima ancora di salvezza per la Redbull.
Anche se c’era solo una macchina tra Hamilton e Verstappen, il divario tra i due era ancora abbastanza decente. Questo fino all’ingresso della prima safety car che ha eroso completamente questo gap. Stava poi a Perez fare il soldato e tenere a bada Hamilton il più a lungo possibile. Perez è stato in grado di farlo fino al 18° giro, dando a Verstappen un buffer di quasi 4 secondi. In una prima fase tale divario è rimasto relativamente stabile in quanto entrambi i piloti sono stati in grado di girare su tempi davvero molto simili. È qui che la Mercedes ha schierato l’arma della strategia.
La seconda immagine mette in evidenza quanto Hamilton è stato in grado di guadagnare su Verstappen tramite l’undercut. Fermandosi al giro 26 e passando a un nuovo treno di gomme dure, Hamilton ha più che dimezzato il suo deficit rispetto a Verstappen.
Mentre il successo viene solitamente misurato dal fatto che il pilota che esegue l’undercut riesca a prendersi la posizione o meno sull’avversario, possiamo comunque ritenere tale mossa di successo perché permette a Hamilton di avvicinarsi a Verstappen fino ad avere l’opportunità di far uso del DRS. Ciò consente a Hamilton di esercitare una pressione significativa su Verstappen e indurre l’olandese a usare eccessivamente le gomme.
Nell’immagine a seguire sono mostrati i tempi sul giro e il “trend pace” tra i due piloti nei loro diversi stint. Mentre Verstappen ha avuto il sopravvento nel primo stint, l’undercut Mercedes li ha resi vulnerabili nel secondo stint. Il ritmo di Hamilton sulla gomma dura era molto forte e data la forte velocità in rettilineo della Mercedes, Verstappen ha dovuto lavorare duramente con le gomme nelle curve del secondo settore per costruire un margine di sicurezza.
Ma come mostra la Figura 3, sono trascorsi molti giri prima che le coperture iniziassero a perdeere di prestazione. Per tutto il tempo la Mercedes è riuscita a mantenere una pressioe costante senza bruciare le proprie gomme. Ricordando la forza dell’undercut, la Red Bull non poteva permettersi di fare un altro passo falso strategico e quindi ha dovuto fare uno stop anticipato.
La sosta precedente della Red Bull ha avuto successo in quanto ha impedito alla Mercedes di fare un altro tentativo di undercut, ma è stato un fallimento in quanto non ha aiutato ad allungare sull’avversario. Inoltre, sopravvivere all’assalto di Hamilton per 31 giri è stato un compito arduo, soprattutto considerando che la Mercedes tendeva a comportarsi meglio con le gomme più dure e aveva un ovvio vantaggio in termini di velocità in rettilineo.
Senza un sufficiente gap, alcun vantaggio di gomma, nessun vantaggio sul rettilineo e con così tanti giri ancora alla conclusione, la vittoria di Hamilton era quasi inevitabile. E nonostante l’episodio al giro 48 quando entrambi i piloti sono andati larghi in curva-4, Hamilton è stato in grado di prendere comodamente il comando alla 59esima tornata, come mostrato nella prima figura. Da questo momento, Verstappen è entrato in gestione e vi è rimasto fino alla bandiera a scacchi he lo ha visto terminare in P2.
Che dire della battaglia tra le seconde guide di Mercedes e Red Bull? La figura 4 mostra come Perez fosse molto più forte di Bottas nel primo stint. Mentre il ritmo per i restanti due stint è stato più o meno indistinguibile tra i due piloti.
Anche se vale la pena ricordare che Perez si trovava alle spalle di Bottas e questo ci suggerisce che la Red Bull di Checo potesse essere più competitiva. Quindi come ha fatto Bottas a finire la gara davanti ad un Perez potenzialmente più veloce? La chiave sono state le safety car.
Perez si ferma al giro 28 mentre Bottas si ferma al giro 30. La figura 5 seguente mostra come Perez abbia avuto il miglior ritmo in questo frangente. Tale vantaggio però viene annullato a causa della virtual safety car che consente a Bottas di rientrare ai box mentre le altre vetture sono costrette a percorrere la pista ad un ritmo più lento.
Ciò riduce efficacemente il tempo perso in pit lane e Bottas riesce a prendersi così la terza posizione. I margini di guadagno sono mostrati in figura.
È stato un altro fine settimana forte per la Ferrari che ha ampliato il proprio vantaggio di punti su Mclaren nella battaglia per il terzo posto nel campionato costruttori. La figura 6 a seguire mette in evidenza l’impatto che l’incidente avvenuto al primo giro tra Norris e Sainz ha avuto sulla gara di Lando. Anche se sfortunato in questo senso, il giovane britannico è stato salvato dalla safety car perché senza di essa non sarebbe mai potuto rientrare in corsa e puntare alla decima posizione. Dopo il ritiro di Daniel Ricciardo dalla gara, il punto di Norris era tutto ciò che poteva essere recuperato.
L’immagine permette di sotolineare anche come il passo della Ferrari fosse una spanna sopra al resto del gruppo, con il gap dall’AlphaTauri di Pierre Gasly che è aumentato durante le varie fasi di gara. Il ritmo della Ferrari nell’ultimo stint è stato paragonabile a quello dei primi.
Gasly è stato protagonista di un’altra gara molto consistente, ha tenuto a bada entrambe le Alpine che stavano tentando una strategia a una sosta. Il francese è stato in grado di impostare un impressionante secondo stint che lo ha preparato per una parte finale aggressiva che gli ha permesso di superare entrambi i piloti. Menzione d’onore va a Sebastian Vettel per aver quasi tolto la decima posizione a Norris nelle fasi finali della gara.
Punti di osservazione per il prossimo Gran Premio
La prossima tappa è il Qatar. Sarà un circuito completamente nuovo per la F1 e sicuramente sarà una svolta. Per Hamilton, avere la possibilità di contare su un propulsore nuovo si farà sentire. A tre gare dalla fine Verstappen ha un vantaggio di 14 punti. Due vittorie per Hamilton e due secondi posti per Verstappen garantirebbero li metterebbero nella condizione di giungere allo scontro finale in una condizione di pari merito. Tutto è ancora possibile.
Come andrà a finire la battaglia tra Ferrari e McLaren? La Ferrari continuerà ha mostrare la sua forma o la Mclaren si riprenderà? Anche la lotta tra Alpine e AlphaTauri rimane serrata. Le permutazioni si stanno esaurendo mentre ci avviciniamo al gran finale di stagione. Arrivederci alla prossima.
Autore e grafici: Ekagra Gupta – @_ProjectF1