In F1 ci sono tanti segreti, ma quale sia lo stato dei rapporti tra Horner e Wolff di certo non è tra questi. Inutile girarci attorno… i team principal alla guida delle due squadre in lotta per il titolo mondiale si rispettano ma non si piacciono. La ragione è davvero molto semplice: entrambi sanno maneggiare con estrema cura le armi dialettiche per colpire l’avversario quando serve.
Sebbene in varie circostanze abbiamo elogiato le doti da abile oratore del manager e comproprietario della Mercedes, il team principal della Red Bull ha dimostrato a più riprese di non essere certo da meno. Le affermazioni rilasciate dallo Spice Boy nel corso dello show televisivo a puntate Drive to Survive, prodotto cal colosso statunitense Netflix, hanno in qualche modo lasciato il segno.
Nell’episodio in quesitone il britannico, corredato da un sorriso beffardo, ha sottolineato la forte pressione alla quale Wolff sarebbe sottoposto. Tale teoria poggia le fondamenta sul duello non più all’intento al proprio team, ma bensì contro un pilota di un’altra squadra.
Dichiarazioni che hanno trovato pronta risposta tramite una lunghissima intervista rilasciata da Toto al ‘Daily Mail’. L’austriaco ha raccontato uno dei periodi più bui della propria vita relativo alla giovinezza, dove la pressione alla quale è stato sottoposto ha superato soglie davvero alte. Niente a confronto con lo stress psicologico attuale gestito con una certa facilità a suo dire, definendo “storielle” le parole utilizzate dal pari grado in Red Bull.
Favolette utili ad aumentare l’interesse per lo sport, create da persone che si comportano come dei piccoli attori di Hollywood quando parlano con un microfono in mano. Atteggiamento che secondo Wolff viene senza dubbio enfatizzato dalla serie Tv in questione che ha permesso alla F1 di attirare a sé parecchi fan durante le ultime stagioni. Niente di nuovo insomma. Anche Bernie Ecclestone, parecchi anni fa, cercava di sfruttare piccoli dissidi trasformandoli in Soap opera per trarre un chiaro vantaggio dalle circostanze.
Il meccanismo, ricorda Wolff, veniva messo in atto soprattutto nei periodi di magra quando lo spettacolo in pista non era così esaltante. Una risposta diretta, schietta e tagliente quella del numero uno Mercedes, in attesa del prossimo botta e risposta…
Foto: Formula Uno – Mercedes