Formula 1

Hamilton: era meglio partire peggio, gara compromessa

È domenica 7 novembre e sta per iniziare il Gp di F1 sull’Autodromo Hermanos Rodriguez. La Mercedes si appresta a partire dalla prima fila dopo aver esibito un’inaspettata performance in qualifica. Bottas scatta dalla pole, mentre Hamilton detiene la seconda posizione. Alle loro spalle il duo Red Bull con Verstappen sulla terza casella dello schieramento. Il piano delle Frecce Nere è quello di mantenere almeno con Lewis la posizione sulle vetture avversarie, ma allo spegnimento dei semafori le cose non vanno secondo previsione.

Bottas mantiene una posizione abbastanza centrale, quasi più in copertura sul compagno di squadra che non sulla vettura N.33. Verstappen può così tentare l’affondo all’esterno, stacca tardi e sorpassa entrambe le monoposto di Stoccarda in curva-1 involandosi verso la vittoria gestendo perfettamente tutti e 71 i giri della gara. Hamilton chiude secondo, mentre Bottas, colpito alla prima curva da Ricciardo, terminerà in 15° posizione. 

Gp Messico 2021: la foto della partenza

Ma restiamo concentrati sulla partenza, ovvero su quello che, visto l’esito finale, potremmo definire il momento chiave della gara. E dire che in Mercedes avevano studiato il piano nei minimi particolari. Il capo degli ingegneri di pista, nella consueta analisi post-gara, ha riferito che il team sapeva dei rischi che avrebbe potuto correre se qualcosa non fosse andato secondo i piani proprio in quei primi metri del Gp.

Il lungo rettilineo che porta alla prima staccata è davvero molto lungo in Messico e questo lo rende forse uno dei circuiti peggiori in cui ottenere la prima fila. Purtroppo però, per quanto uno si impegni ad analizzare tutti i possibili scenari, poi, una volta spente le luci, accade sempre qualche imprevisto…

Lewis ha un ottimo scatto, migliore di quello di Bottas. Le partenze sono entrambe egregie, ma Hamilton ha qualcosa di più. Un peccato in un certo senso secondo Shovlin, perché metterà Lewis nella condizione di non poter sfruttare la scia di Valtteri costringendolo a metterglisi di fianco. Guardando la situazione dall’alto, a posteriori, è facile dire cosa i piloti avrebbero potuto fare diversamente per impedire a Verstappen di attaccare sul lato sinistro, ma ora è impossibile cambiare la storia della gara.

Gp Messico 2021: Lewis Hamilton (Mercedes) costretto a proteggersi nel finale dagli attacchi di Sergio Perez (Red Bull)

Aver perso la testa del Gp in questo modo ha creato dell’ovvio rammarico in Mercedes, soprattutto per la bontà delle partenze avute. Tuttavia, c’è da dire che sia Lewis che Valtteri poi non sono stati perfetti nella fase d’impostazione della prima curva. Verstappen, riconosce il tecnico britannico della casa di Stoccarda, ha fatto sicuramente un lavoro migliore. I due alfieri Mercedes non sono riusciti a ritardare la frenata quel tanto che bastava per restare davanti.

Una volta che Hamilton è stato superato da Verstappen, in Mercedes hanno capito subito che non ci sarebbe stato nulla da fare. Sono bastati 5-10 giri per rendersi conto cosa sarebbe accaduto da lì alla fine della gara. Max aveva un ritmo superiore. Si è così deciso di spostare l’attenzione su Perez e di impostare un passo e una strategia tali da permettere a Lewis più di difendersi dagli attacchi di Checo piuttosto che puntare alla prima posizione. Superare Verstappen sarebbe stato impossibile. La W12 non aveva potenziale a sufficienza per puntare alla vittoria.


F1-Autore: Marco Sassara – @marcofunoat

F1-Foto: Formula Uno – Mercedes AMG F1 Team – Red Bull Racing Honda

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Marco Sassara