Le strategie relative al “dosaggio” delle PU nell’attuale campionato di F1 stanno incidendo parecchio sulle performance delle monoposto. La guerra al vertice tra Red Bull e Mecedes si gioca anche su questo particolare punto. La scuderia tedesca ha realizzato una mossa intelligente in Brasile, sostituendo il motore endotermico sulla vettura di Hamilton dopo aver rilevato, in Messico, una serie di problemi non meglio specificati alla pompa dell’acqua.
Tale operazione ha di fatto regalato un plus di potenza importante alla numero 44, in grado di recitare il ruolo di guastafeste e sfoderare una prestazione strepitosa proprio in un tracciato, quello paulista, additato da tutti come territorio amico del team di Milton Keyes.
Tra le varie teorie accusatorie agitate con fermento dalla squadra austriaca ricorderemo senz’altro quella relativa alla sospensione posteriore delle Frecce Nere, capace, secondo i tecnici capeggiati da Adrian Newey, di far stallare il diffusore (leggi qui l’approfondimento) generando delle velocità di punta strabilianti grazie al particolare movimento del sistema.
Senza dimenticare il trucco relativo all’ala posteriore venuto a galla, a quanto pare, grazie ad una “gola profonda” dell’entourage Mercedes che avrebbe spifferato informazioni riservate ai rivali della Red Bull. Tale specifica sarebbe in grado di ridurre la resistenza all’avanzamento e, conseguentemente, favorire ancora una volta il raggiungimento di valori velocistici elevati grazie alla deformazione del mainplaine a densità variabile, argomento attenzionato proprio nella giornata di ieri e fruibile a questo link (clicca qui).
Durante l’ultimo round del campionato del mondo di F1, a week end terminato e risultati ottenuti, i tecnici di Brackley hanno messo in piazza una info parecchio interessante attinente al lato motoristico. Smentendo, ancora una volta, le continue illazioni dei gli sfidanti al trono.
Malgrado sulla monoposto del sette volte campione del mondo fosse stato appena sostituto l’endotermico, in Qatar si è scelto di correre con una vecchia specifica di motore a combustione. La strategia, più che azzeccata risultati alla mano, ha consentito di risparmiare l’utilizzo dell’ICE numero 5 in stagione in vista delle prossime due gare.
La scelta è stata fatta analizzando le caratteristiche dei layout, giudicando Losail come circuito dove la potenza del propulsore si faceva sentire in maniera minore se paragonato a Jeddah (Arabia Saudita) e Yas Marina (Abu Dhabi). Notizia anticipata dal manager austriaco e comproprietario Mercedes Toto Wolff, poi ribadita nei dettagli da Andrew Shovlin, Mercedes Trackside Engineering Director.
Il Qatar aveva il minor numero di rettilinei e un sacco di curve. In percentuale, quindi, il vantaggio motoristico a livello di potenza risultava senz’altro inferiore. Cercare di sfruttare il parco motori e garantire il massimo rendimento è cruciale. Ragionamento che ha spinto a preservare la potenza massima per le due ultime sfide.
Questo scenario apre a diverse considerazioni. Tenendo presente l’assenza del “Motorone” in grado di fornire un plus di cavalli rispetto alle specifiche bolse, da dove nasce il passo Mercedes sfoderato al Losail International Circuit? Spesso le risposte a domande complicate sono molto più semplici di quanto non si possa pensare.
Irregolarità presunte non provate a parte, il vantaggio prestazionale sfoderato dal talento di Stevenage, mezzo secondo in qualifica e dominio totale in gara, deriva principalmente dal i perfetto adottato sulla vettura ex grigia. Una combinazione perfetta tra spinta verticale generata ed efficienza nei tratti ad alta velocità di percorrenza.
La W12 guidata dalle sapienti mani del Re Nero ha di fatto eguagliato l’altissimo rendimento delle RB16B. Avere stabilità in entrata di una curva significa poterla attaccare portando parecchia velocità all’apice. Elemento presente nel fine settimana arabo che ha poi concesso di generare un cospicuo vantaggio nei rettilinei.
A tale aspetto va sommato il perfetto handling ottenuto attraverso le impostazioni meccaniche, in grado di produrre un’esperienza di guida perfetta per amministrare al meglio le mescole durante l’arco del Gran Premio e, in tal modo, ottenere la massima prestazione.
Senza dubbio il mondiale si giocherà sui dettagli. Entrambe le scuderie di F1 in lotta per i titoli iridati hanno le carte in regola per battere il rispettivo avversario. Malgrado il ritardo nel mondiale piloti Hamilton non sembra affatto vinto. Al contrario il britannico pare molto carico e consapevole delle proprie capacità. A questo contesto va di sicuro aggiunto il ritrovato stato di forma psico-fisico di un team, quello tedesco, che in talune circostante durante l’anno è parso davvero smarrito.
Malgrado lo svantaggio in classifica piloti utilizzando l’arma sguainata in Qatar relativa alla messa a punto sommata al “Motorone”, c’è la sensazione che una Mercedes al massimo delle proprie possibilità possa essere superiore alla Red Bull. e avere in mano l’arma vincente.
Sul fronte Red Bull, ovviamente, i desideri di gloria si sprecano e con il rendimento del messicano Perez il gap nei costruttori si è ridotto sino a 5 lunghezze. La scuderia di Milton Keynes dovrà comunque essere brava a giocare le proprie carte e gestire un vantaggio non enorme ma sufficiente a dettare le regole del gioco.
Sul fronte motoristico sembra assai improbabile uno scenario dove la numero 33 sarà in grado di disputare i prossimi due appuntamenti del calendario senza operare un cambio di power unit. A differenza di Mercedes, i tecnici algo-austriaci hanno cercato di puntare sull’affidabilità delle loro unità di potenza, tenendo presente che la perdita di rendimento stimata non raggiunge i livelli importanti delle PU tedesche.
Tuttavia, considerando che l’ultimo avvicendamento motoristico sulla vettura dell’olandese è avvenuto a Sochi, dando per buono che abbiano utilizzato la medesima specifica, non procedere con un eventuale sostituzione dell’ICE significherebbe battere il record di affidabilità attualmente eguagliato con 6 gare all’attivo.
La resa dei conti è davvero vicina e al netto di polemiche, scenari tecnici e prestazioni future, allo stato attuale non ci resta che attendere trepidanti un finale di stagione avvincente che da tempo, oramai, non eravamo più abituati ad avere…
F1-Autore: Alessandro Arcari – @berrageiz
Foto: Nicolas Carpentier – Mercedes AMG F1 Team – Red Bull Racing Honda