Una Ferrari lenta, è questa l’opinione che tutti hanno avuto guardando la gara di F1 sul circuito di Losail in Qatar. Le SF21 di Sainz e Leclerc si sono viste raramente mostrare un ritmo paragonabile a quello dei diretti avversari in McLaren, e nemmeno lontanamente paragonabile a quello che è riuscito a tenere Alonso su Alpine, giunto addirittura terzo al traguardo.
Una prestazione sottotono figlia però di una scelta fatta a tavolino. Lo ha affermato Sainz e lo ha confermato anche Binotto ai microfoni di ‘Sky Sport F1‘. La squadra era decisa a puntare sull’unica sosta e pur di riuscirci ha deciso di sacrificare il ritmo così da non prendersi inutili rischi.
“A mio avviso non si è trattato di un weekend al di sotto delle aspettative” l’esordio sicuro del team principal di Maranello. “E’ chiaro che non ambivamo ad ottenere un settimo e un ottavo posto, però sapevamo che questa pista poteva essere difficile per noi a causa dell’usura delle gomme. Avevamo sofferto molto al Paul Ricard, la macchina è sempre la stessa, però abbiamo imparato a gestire meglio le coperture ed è questo quello che abbiamo fatto.“
“Abbiamo richiesto ai piloti sin dal primo giro di non spingere perché orientati sul singolo pit stop” prosegue l’italiano nella spiegazione. “Loro si sono trattenuti, non hanno mai spinto. Né con le medie, né con le dure, se non a 10 giri dalla fine, quando avevamo la certezza di arrivare al traguardo. La strategia ha funzionato. Altri che hanno probabilmente spinto quando non serviva hanno poi bucato”.
I meriti di tale risultato “vanno tutti alla squadra che ad oggi ha imparato a gestir meglio le gomme. Chiaramente la vettura usura troppo le mescole ed è per questo che non abbiamo potuto spingere di più. Però il team ha amministrato il tutto correttamente e questo è l’aspetto positivo di questa giornata. Anche il doppio pit stop è andato molto bene. A dirla tutta è stato causato da un errore di comunicazione che dovremo analizzare.”
“Peccato per Carlos che altrimenti, dopo la sosta sarebbe potuto essere davanti a Stroll” ha proseguito il manager con un certo rammarico. “Avrebbe potuto forse attaccare Ocon nel finale ed ottenere un risultato migliore. Tolto il problema radio, i ragazzi hanno gestito molto bene la doppia sosta. Il tutto dopo tre gare consecutive, con la stanchezza addosso, con un cambio di telaio affrontato tra ieri sera e stamattina, quindi molto bene davvero sotto tutti i punti di vista. Non va tralasciato l’aspetto dell’affidabilità. Quello che conta alla fine è arrivare in fondo. I piloti stessi hanno fatto una bella gara. Quel che manca è una macchina veloce abbastanza da poter competere per delle posizioni migliori.“
In merito alla possibilità di invertire le posizioni per tentare un attacco a Stroll con Leclerc, Binotto ha chiosato: “In quella fase stavamo gestendo le gomme. Sainz sarebbe potuto andare più veloce, ma non volevamo rischiare una foratura come avvenuto su altre monoposto.”
Con Charles che partiva dalla 13° posizione il team avrebbe potuto considerare una sostituzione di motore per avere un’unità più fresca nelle ultime gare. In merito a questa considerazione il team principal ha commentato: “Abbiamo ritenuto non necessario montare una nuova power unit con Leclerc. Abbiamo introdotto l’ultima specifica con lo sviluppo riguardante la parte ibrida soltanto poche gare fa. Il nostro motore è affidabile e non perde prestazione all’aumentare dei chilometri percorsi. Quindi non c’era ragione di cambiarlo. Se lo avessimo fatto probabilmente Charles non avrebbe raggiunto l’ottava posizione.“
In chiusura un appunto sul layout che ospiterà il prossimo appuntamento stagionale dal 3 al 5 dicembre in Arabia Saudita: “Il circuito di Jeddah sarà molto veloce. Abbiamo fatto le nostre simulazioni, si girerà anche con basso carico aerodinamico, quindi con velocità di punta molto elevate. Sarà una pista diversa e molto difficile da interpretare.”
F1-Autore: Marco Sassara – @marcofunoat
Foto: Formula Uno – Scuderia Ferrari