Formula 1

Kiitos Valtteri: perchè sei stato il miglior compagno di Lewis

F1. A causa della confusione generale creata dall’ultimo giro del Gran Premio di Abu Dhabi, molte cose sono passate in secondo piano: l’addio di Kimi Raikkonen arrivato troppo presto per via di un problema ai freni, il saluto di Antonio Giovinazzi che passerà in Formula E, e infine la “dipartita” di Valtteri Bottas dalla squadra otto volte campione del mondo.

Il finlandese è approdato in Mercedes nel 2017 dopo l’inaspettato ritiro di Nico Rosberg. Ad accoglierlo fu un Lewis Hamilton già tre volte campione del mondo, più determinato che mai dopo la sconfitta subita in stagione. Valtteri si è dimostrato fin da subito un pilota competitivo, determinato e un ottimo scudiero; un ruolo non facile da accettare e gestire. 

Durante il suo primo mondiale con le frecce d’argento conquista subito il primo podio con la squadra tedesca alla prima gara, proseguendo con la pole position in Bahrain e la prima vittoria ottenuta in Russia.

Poco dopo lo start del campionato si intuì facilmente quale sia stato lo scopo del reclutamento in Mercedes. Una prima dimostrazione arriva ammirando il gioco di squadra messo in atto in Ungheria, dove “il numero 77” cede la propria posizione a Lewis Hamilton che si metterà poi a caccia delle due Ferrari

Il buon rapporto tra i due compagni di squadra si nota dalla conclusione di questa gara, dove Hamilton restituisce la posizione a Bottas prima di tagliare il traguardo. Il finlandese conclude la sua prima stagione in Mercedes con un meritato terzo posto in campionato.

Valtteri Bottas e Lewis Hamilton (Mercedes AMG F1 Team) durante la stagione 2018

Il 2018 invece si rivela un’annata sfortunata. Valtteri sembra perseguitato da una mala sorte che di fatto lo porta a concludere la stagione senza nemmeno una vittoria. Sfiora l’impresa in Cina e a Baku, dove una foratura a pochi giri dalla fine lo costringe al ritiro. Mentre in Russia è invece costretto a cedere la posizione al compagno di squadra dato il momento delicato nella lotta al titolo di Lewis contro il ferrarista Sebastian Vettel.

Bottas è stato il migliore compagno di squadra di Hamilton per il suo eccezionale essere “uomo di squadra”. Sebbene in più di un’occasione sia stato sacrificato per il bene del britannico e della squadra, ha sempre ingoiato il rospo senza colpo ferire. Ha saputo anteporre il bene comune dimostrandosi abile anche in difesa – nessuno dimentica il Gran Premio d’Italia 2018 dove il finlandese ha letteralmente agito da “tappo” su Raikkonen così che Hamilton potesse avvicinarsi a Kimi e superarlo per prendersi la vittoria.

Il soprannome che gli venne attribuito dopo questa gara fu quello di “maggiordomo” (in inglese, “the finnish butler”). Questo perché ha letteralmente guidato per servire su un piatto d’argento la vittoria a Lewis. Una grande prova di fede nei confronti di Mercedes emerge dalla stessa classifica piloti del 2018: Bottas chiude in quinta posizione mentre il Re Nero e la squadra festeggiano il loro quinto titolo iridato dopo aver sconfitto una Ferrari agguerrita ma deludente nella seconda fase della stagione.

Il terzo anno in Mercedes, nel 2019, sarà il punto di svolta per Valtteri. Conquista sei podi di cui due vittorie, ottenendo la redenzione per l’anno precedente. Benché diventi “l’avversario” di Lewis Hamilton nella lotta al titolo nella prima metà della stagione, la a mancanza di costanza combinata ad alcuni episodi sfortunati a metà stagione metteranno ben presto fine alla sua corsa al titolo piloti, consentendo al suo compagno di squadra di sigillare la vittoria del sesto campionato del mondo.

Valtteri Bottas (Mercedes AMG F1 Team) e George Russell (Williams F1 Team) durante la stagione 2021

Nel 2020 i riflettori sono tutti puntati su Lewis Hamilton, ad un passo dal riscrivere la storia dello sport superando alcuni record di Michael Schumacher. La stagione di Bottas non si dimostra all’altezza della precedente, complici una foratura alla prima delle due tappe a Silverstone, un ritiro in Germania e le terribili condizioni del circuito in Turchia.

Il 2021 si apre all’insegna delle speculazioni, con la stragrande maggioranza degli appassionati che aspetta l’annuncio del passaggio in Mercedes del giovane talento inglese George Russell. Un’attesa resa impaziente soprattutto dopo la performance del numero 63 in occasione del Gran Premio di Sakhir 2020 quando sostituì Lewis Hamilton dopo che quest’ultimo risultò positivo al Covid.

La lotta serrata per il mondiale piloti catturerà l’attenzione di tutto il mondo e influirà in modo significativo sulla collaborazione di Valtteri Bottas e Sergio Perez, compagno di Verstappen, per consentire ai propri compagni di guadagnare vantaggio nel mondiale piloti. 

Nonostante le speculazioni quasi ridondanti e i continui attacchi da parte dei media sulla performance non proprio brillante, Bottas dimostrerà ancora la propria bravura e fedeltà alla casa di Stoccarda facendo la sua parte e giocando di strategia nell’aiutare Lewis Hamilton a conquistare l’ottavo titolo mondiale. Malgrado l’impresa non si è conclusa con successo Valtteri ci ha creduto tanto quanto Lewis.

Il ruolo di Valtteri all’interno della Mercedes è sempre stato elogiato sia da Toto Wolff che dallo stesso pluricampione inglese che addirittura arriverà a definirlo “il miglior compagno di squadra che abbia mai avuto”. Bottas non ha mai apertamente parlato del suo ruolo, dei suoi compiti e della sua posizione all’interno della squadra. Probabilmente perchè non è mai servito specificare nulla.

Tutti già potevano intuire tante cose. Ma nonostante il titolo non proprio “piacevole” di secondo pilota, il pilota di Nastola ha adempiuto più che egregiamente ai suoi obblighi morali (e non solo), ottenendo i primi veri successi della sua carriera e, a detta sua, trovando in Lewis Hamilton una figura di riferimento da cui ha imparato moltissimo e che, con il passare del tempo, si è trasformato in un amico anche fuori dal circuito.

Per quanto non sia certo facile arrivare ad un compromesso morale con se stessi e con chi sta sopra di te, Valtteri Bottas ha corso per se, e quando non ha potuto più farlo ha “donato” l’anima alla squadra. Se Lewis è riuscito nelle sue imprese un po’ di merito ce l’ha anche chi lo ha circondato. E in questo gruppo di persone è incluso chi occupava il garage alla sua sinistra. Allora, Kiitos Valtteri.


F1-Autore: Team LH Italy

F1 foto: Mercedes AMG F1 Team

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Team LH Italy