Ad Abu Dhabi si è concluso il settantaduesimo mondiale di F1 della storia. A vincere è stato principalmente lo show, con due piloti a contendersi il titolo a pari punti per la prima volta dal 1974 e una coppa assegnata a dieci curve dal traguardo in una lotta tra chi aveva gomme fresche e chi ormai era sulle tele. Il giovane che batte il maestro. Ma vediamo nel dettaglio i tanti numeri che hanno caratterizzato la chiusura mediorientale di questa stagione.
F1-Abu Dhabi: statistiche qualifiche
Max Verstappen ha conquistato la sua tredicesima pole position in carriera raggiungendo l’ex pilota Red Bull Mark Webber, ma anche Jacques Villeneuve, Jack Brabham, Graham Hill oltre a Juan Pablo Montoya e Jacky Ickx.
Per Honda questa è stata la novantesima partenza al palo della storia, la decima nel corso della stagione. Il motorista giapponese non andava in doppia cifra dal 1990 con la McLaren di Ayrton Senna e Gerhard Berger. Inoltre, l’olandese è proprio il successore del brasiliano nel riuscire a conquistare almeno 10 pole in un anno col motore nipponico. “The Magic” ci riuscì dal 1988 al 1990.
Valtteri Bottas ha chiuso la sua parentesi in Mercedes conquistando il 100% delle partecipazioni nel Q3 in questi cinque anni. Prima di lui, nello stesso lasso di tempo, ci riuscirono solo Alain Prost dal 1984 al 1989 e Ayrton Senna dal 1988 al 1993 entrambi al volante della McLaren.
Con Fernando Alonso battuto da Esteban Ocon, questa è invece la prima volta in cui lo spagnolo non ha la meglio sul compagno di squadra, al sabato, dal 2007. Se quest’anno ha concluso con un 11-11, ai tempi lo spagnolo fu battuto per 10-7 da Lewis Hamilton.
A battere il proprio compagno di squadra c’è stato anche Nicholas Latifi, che ha chiuso davanti a George Russell per la seconda volta in carriera, oltre che per l’ultima volta nello scontro diretto tra i due in Williams.
F1-Abu Dhabi: statistiche gara
Con la sua ventesima vittoria in F1, Max Verstappen ha raggiunto il numero di successi di Mika Hakkinen, ma ha portato Red Bull ad ottenere il trionfo numero 75 della sua storia.
Conquistando la vetta della classifica all’ultimo giro, il #33 è il primo pilota a vincere prendendo il comando nel giro finale dal GP d’Austria 2016 vinto da Lewis Hamilton. È quindi la seconda volta che accade in otto anni di era turbo-ibrida. Se si considera invece che l’ultimo è anche l’unico giro al comando, di tutta la gara, allora il precedente più vicino risale al GP del Canada 2011 con Jenson Button.
In più, con la pole e il giro veloce, Max ha ottenuto il terzo hat trick in carriera. Gli altri due sono giunti sempre nel corso di questa stagione, in Francia e Austria.
Il risultato di ieri ha quindi portato Max Verstappen a conquistare il suo primo titolo in carriera, diventando il 34° pilota a riuscirci in F1, il primo proveniente dai Paesi Bassi. Per Red Bull questo è il quinto titolo piloti, dopo i quattro conquistati da Sebastian Vettel. La casa austriaca resta ora da sola in sesta posizione nella classifica di tutti i tempi a una lunghezza da Lotus e con un titolo in più rispetto a Brabham.
Verstappen è il quarto pilota a diventare campione avendo meno di 25 anni, così come accadde a Fernando Alonso, Lewis Hamilton e Sebastian Vettel. Con ognuno di questi condivide anche una statistica abbastanza significativa.
- Alonso: ha battuto un sette volte campione del mondo (Schumacher nel 2005, Hamilton ora), portando la propria nazione a conquistare il primo titolo in F1 (Spagna ai tempi, Paesi Bassi adesso).
- Hamilton: ha vinto il mondiale con il sorpasso decisivo effettuato all’ultimo giro (su Glock ai tempi, su Hamilton stesso ieri).
- Vettel: ha perso la prima gara in Bahrain, finita nelle mani dell’avversario (Alonso nel 2010, Hamilton nel 2021), e ha conquistato il titolo ai danni dello stesso ad Abu Dhabi, guidando per una Red Bull.
Aggiornamento delle statistiche anche in casa Honda che ora può vantare il proprio sesto titolo piloti nella storia, a trent’anni di distanza dall’ultimo conquistato da Ayrton Senna nel 1991. Oltre all’olandese e al brasiliano, si annoverano anche i successi di Alain Prost e Nelson Piquet.
Verstappen è anche entrato nell’olimpo dei piloti che hanno vinto un titolo comandando più della metà dei giri di tutto il campionato. Insieme a lui ci sono anche Ascari, Clark, Stewart, Senna, Mansell, Hakkinen, Schumacher, Vettel e Hamilton.
Inoltre, l’olandese è anche il secondo figlio di ex pilota F1 a conquistare il titolo, a differenza del padre. Prima di lui ci riuscì solo Jacques Villeneuve nel 1997.
Secondo posto per Lewis Hamilton che ha quindi perso il titolo per la seconda volta nell’era turbo-ibrida; seconda volta ad Abu Dhabi. Per il sette volte iridato questa è invece la terza volta in cui chiude il campionato al secondo posto dopo, appunto, il 2016 e il 2007. Raggiunge a quota tre i suoi ex rivali Fernando Alonso e Sebastian Vettel.
Si interrompe così a 4 la cavalcata di titoli consecutivi, che lascia quindi intaccato il record di 5 di Michael Schumacher, oltre al primato condiviso con il tedesco di sette titoli mondiali.
Mercedes si è potuta in parte consolare con l’ottavo titolo costruttori consecutivo che va a consolidare sempre di più il lavoro della macchina schiacciasassi tedesca. Con questo risultato va a pareggiare il numero di mondiali vinti dalla McLaren, con cui condivide il terzo posto assoluto dietro a Ferrari e Williams. Vincendo il costruttori è inoltre la prima volta dal 2008 che mondiale piloti e costruttori vengono assegnati a due team diversi. Ai tempi il piloti andò all’inglese e il costruttori alla Rossa.
La terza posizione di Abu Dhabi è andata a Carlos Sainz che porta così a quattro il bottino personale di podi stagionali e a cinque quello della Ferrari. Lo spagnolo ha inoltre battuto Leclerc in classifica, proprio come fece il monegasco, con il già presente Vettel, nel 2019.
L’iberico è inoltre il secondo pilota della Ferrari a tagliare il traguardo in tutte le gare di una stagione di F1. Prima di lui ci riuscì solo Michael Schumacher nel 2002. Se però si considerano solo le gare a cui la squadra ha preso parte, allora bisogna includere anche Mike Hawthorn nel 1953 e Phil Hill nel 1961.
Quarta posizione per Yuki Tsunoda che ha ottenuto il suo miglior risultato in carriera giungendo già ai piedi del podio alla sua prima stagione in F1. Insieme al quinto posto di Pierre Gasly, quella di Abu Dhabi è stata la miglior gara in assoluto per il team faentino, che mai prima di ora aveva chiuso un evento con due vetture tra i primi cinque.
Valtteri Bottas ha chiuso la sua avventura in Mercedes con il sesto posto. Per lui in 101 gare ben 10 vittorie, 20 pole, 18 giri veloci, 58 podi, oltre 1300 punti conquistati, più di 700 giri al comando. Ha anche contribuito in modo importante, soprattutto quest’anno, alla conquista dei cinque titoli costruttori della squadra tedesca.
Con l’ottavo posto, Fernando Alonso ha invece mantenuto la posizione in classifica su Esteban Ocon, tornando in top 10 a fine campionato per la prima volta dal 2016.
Si è chiuso con un mesto tredicesimo posto il 100° GP in F1 di Lance Stroll. Il pilota dell’Aston Martin è il secondo canadese a tagliare questo traguardo dopo Jacques Villenueve.
Chiusura amara di carriera, invece, per Kimi Raikkonen costretto al ritiro dopo solo 25 giri. Così come avvenuto nella sua ultima gara in Ferrari, sempre ad Abu Dhabi, anche con Alfa Romeo il finlandese non ha potuto vedere la bandiera a scacchi.
La carriera di Iceman si chiude con il titolo mondiale del 2007, 21 vittorie, 18 pole, 46 giri veloci (il terzo migliore di sempre), 103 podi (quinto nella classifica di tutti i tempi), 1305 giri in testa e due hat trick. Con i suoi 349 GP disputati su 1057 di F1, ha disputato la bellezza del 33% delle gare totali della categoria. Tra i pochi che hanno varcato la soglia delle 300 corse, solo Schumacher (35%) e Barrichello (37,7%) hanno una media più alta. È inoltre il secondo pilota per numero di GP disputati in Ferrari (151) dopo il plurititolato tedescco fermo a 180.
Da annotare anche che Nikita Mazepin non ha preso il via al Gran Premio causa positività al Covid-19. È il quarto pilota a saltare una gara per questa motivazione dopo Sergio Pérez (Gran Bretagna e 70° Anniversario 2020), Lewis Hamilton (Sakhir 2020) e Kimi Raikkonen (Paesi Bassi e Italia 2021).
Autore: Marco Colletta – @MarcoColletta
Foto: Alfa Romeo Racing – Ferrari – Honda – Mercedes – Red Bull – Williams