F1. Mentre i tristi lai dei tifosi ferraristi sparsi per il globo terraqueo e pure per la via Lattea si levavano (compreso quello del sottoscritto, non so perché soprannominato gufo reale) per una stagione, in pista, da Cenerentola mai diventata Principessa (certo sempre meglio dell’annus horribilis 2020 dove a confronto della SF1000 la F14T era una meraviglia ingegneristica), rifulgeva una nuova luce e speranza, dalle parti di Maranello.
Gli stilisti e la moda avrebbero tenuto alto il buon nome del Cavallino, oltre alle vetture stradali (che quelle, tanto si vendono comunque come il pane e la nutella). Non disperate fedeli coorti e falangi di appassionati pronti a dare la vita (metaforicamente eh!) per la vostra Rossa preferita! Alla modica cifra di qualche migliaio di euro potrete anche voi contribuire al rilancio della Ferrari.
Suvvia non fate i tirchi liguri-carlofortini e date anche voi il vostro prezioso contributo all’avvento del radioso Cavallino dell’avvenire in F1! E se proprio andasse male, tiferemo per la Rossa di Le Mans e per le GT…
Duemilaventuno. Voto: finalmente ce lo siamo tolti dalle … (aggiungete voi ciò che più vi aggrada e non siate troppo scurrili, mi raccomando)
Don Menicali. Voto: Razzie Awards per il peggior attore non protagonista. Le ultime proposte del nostro illuminato: Griglia di partenza decisa dal figlio del polpo Paul (quello dei mondiali 2010). O, in alternativa, urne con palline in stile figuraccia mondiale Uefa 2021 per ottavi di finale Champions. Piloti costretti a gareggiare su tre ruote o con la mitica Vespa T5 pole position.
Gare di wrestling prima delle gare in circuito dove i piloti se le danno per finta. A supervisionare questi incontri nientepopodimenoché Hulk Hoogan. Oppure innaffiare random la pista di spumante Moet–Chandon o Ferrari (Che Mr. E spostati, tzé). O ancora, gomma con foratura montata a caso. Cosa non si fa per lo spettacolo!
Horner e Wolff. Voto: Razzie Awards per la peggiore sceneggiatura messa in scena durante il mondiale appena finito.
Ferrari e la moda. Voto: mostruoso. Mostruoso non nel senso di eccezionale, incredibile per qualità che esulano dalla norma, ma proprio nel senso comune di brutto, bruttissimo, praticamente orribile. Che poi, ci sarà gente che comprerà pure quel pezzo di pelle, tessuto ecocompatibile, riciclabile, riciclato, verde, green, bioetanolo e metteteci tutto quel che vi pare, assemblati da un creativo sotto acidi o in preda a costipazione cronica, e magari siamo noi poveri comuni mortali, poveracci, a non poterci permettere capi da 2-3mila euro a botta. Ecco, la nostra deve essere invidia di classe… urge chiamare il compagno Folagra per preparare la rivoluzione proletaria!
Il nuovo presidente FIA… coso, come si chiama… Voto: megadirettore galattico.
Io me lo immagino già nei prossimi anni. Metà dei gran premi in Medio Oriente, con triple edizioni in uno stesso circuito tipo Jedda 1, 2, 3. I piloti costretti a bere succhi di frutta gassati al posto dello spumante, vietatissimi arcobaleni e simili e via discorrendo! Ci toccherà rimpiangere il mega conte clamoroso Cobram?!
Poster di Toto nel momento in cui perde il mondiale e sbrocca. Voto: ordinata gigantografia!
Toto in discoteca alticcio che si lancia sui suoi stile rockstar poche ore dopo aver tuonato parole termonucleari contro la FIA. Voto: Così fan tutti
Masi. Voto: “Come è umano… lei”. E’ il parafulmine perfetto della Fia, e quindi sono arciconvinto che lo riconfermeranno. Me lo immagino davanti al megadirettore galattico mentre gli chiede, con una supplica sdraiata, di poter fare da parafulmine per la megaditta, suo recondito ed erotico sogno. Accontentato.
Hamilton è la scelta se ritirarsi o no. Voto: amletico. Io me lo vedo già, in posa da Amleto-versione-Kennet Branagh mentre guarda il teschio del povero Yorick-Masi, ragionare sul senso della vita e della morte, dialogare dei massimi sistemi e restare lì, indeciso, se correre o non correre… o se sfilare con i capi Ferrari (che adora, anzi alcuni li ha proprio disegnati lui, ma per motivi ovvi ha dovuto restare dietro le quinte).
Egon Spengler. Voto: acchiappa-fantasmi. Il Team principal della Ferrari non sappiamo se riuscirà ad aprire un ciclo vincente nel 2022, ma di una cosa siamo certi, e nessuno potrà rubargliela. Essere perfetto per un ruolo in uno dei tanti sequel della saga anni ’80 dei Ghostbusters… se vi pare poco! Ci resta solo da capire!
Mercedes che perde. Voto: anche i ricchi piangono. Nota telenovela messicana, dei primi anni Ottanta, interpretata da Mariana Wolff che viene sedotta e abbandonata da Luis Alberto Masi, prima della riconciliazione finale dopo tante incomprensioni.
Bottas. Voto: la speranza è l’ultima a morire. Valtteri non è che l’abbia presa tanto bene la defenestrazione in Mercedes, anche se in parte l’ha vissuta come un 4 luglio. Cioè, va bene che era il secondo designato (anche per limiti oggettivi) ma, soprattutto, negli anni scorsi la sua dedizione alla causa è stata encomiabile. Quest’anno un po’ meno, una volta che ha saputo di non essere più di casa a Brackley ha fatto il minimo sindacale e tanti saluti a Toto.
Ma ora… ora c’è “una nuova speranza”. Metti caso che Lewis si decida una volta per tutte a fare lo stilista per la moda Ferrari (leggasi quanto già scritto), non lo vuoi un usato sicuro da affiancare al giovane virgulto Russell? Bottas ce l’ha dentro il DNA del gregario e si sente perfetto per farlo anche a Russel. Sauber? Sauber chi!?
Max Verstappen. Voto: leggerissima goduria. Si, OCCHEI, noi ferraristi non abbiamo nulla da festeggiare, non vinciamo gare da due anni, c’avevamo il motore truccato con la marmitta Polini e il carburatore maggiorato, pure il pistone maggiorato Polini, non vinciamo una mazza dal 2008, bla bla bla bla… ma volete mettere vedere finire il dominio Mercedes, almeno nel mondiale piloti? Noi ci si contenta di poco, per ora. Poi si vedrà…
Michael Schumacher. Voto: sempre nei nostri cuori.
Jean Todt. Voto: cosa farò da grande?
Quando ero ragazzo, nella mia isoletta, in estate venivano (credo vengano ancora) le giostre con la mitica “Base luna”. Una specie di polpo pieno di luci e lucette che aveva ad ogni estremità una specie di mini-astronave in vetroresina (due soli posti, un volante) e rumori stranissimi che dovevano simulare il volo spaziale, con tanto di mitra per centrare gli avversari.
Il proprietario delle giostre, nella sua “cabina di comando”, aveva una voce da speaker meravigliosa, impostata magnificamente, e ripeteva con cadenza monocorde: “E via via via, si gira. Per l’acquisto dei gettoni rivolgersi alla cassa. Altro giro, altra corsa”.
Neanche un mese, e saremo di nuovo in pieno delirio da F1.
Altro giro, altra corsa!
E questo è tutto, gente! A presto!
foto: Scuderia Ferrari – Formula Uno