F1 – Avete presente i vecchi democristiani? Se non li avete presenti, probabilmente siete troppo giovani e io comincio ad essere troppo vecchio. Comunque: erano maestri nel non dire nulla dicendo tutto e viceversa. E per non scontentare le tante anime che c’erano nel corpaccione di quel partito centrista, si dava il proverbiale colpo al cerchio e all’incudine.
Di solito il vecchio zio della F1 Bernie Ecclestone non è il tipo che possa essere accusato di “cerchiobottismo”. Tuttavia, di recente, sul direttore di gara più vituperato di tutti i tempi (a torto o a ragione, ai posteri l’ardua sentenza, come dichiarava un immortale Team Principal, Alessandro Manzoni) ha rilasciato dichiarazioni che mi sono parse un poco democristiane.
Leggiamole assieme (fonte Auto Bild): “A Yas Marina Michael ha fatto la cosa giusta; nel corso della stagione, però, troppe volte si è trovato ad essere sopraffatto dal ruolo che ricopre. Forse non avrebbe mai dovuto accettare questo incarico”.
Non è che abbia tutti i torti, anzi! A dispetto dell’età, raramente Mr. E dice qualcosa di non meditato o che davvero lui non pensi. Dove Bernie non ha dubbi è sui toni usati dalla Mercedes poco dopo la gara di Abu Dhabi e nella settimana successiva. Intervistato da Sky Sports Uk ha infatti precisato: “Parlare di furto non ha alcun senso. Sono dinamiche che possono verificarsi nel corso di una gara, a Yas Marina Lewis Hamilton ad esempio nel corso del primo giro ha completamente tagliato una curva senza ricevere nessuna penalità quando in occasione di quel sorpasso Max Verstappen non aveva fatto assolutamente nulla di sbagliato”.
Ad onor del vero, bisogna ricordare che Toto Wolff, di recente, ha dichiarato che non aveva senso volere a tutti i costi la testa di Masi, “ma che bisogna migliorare il processo decisionale”. Aggiungiamo; ci vuole maggiore trasparenza. Alla fine, gira che ti gira, si torna sempre sul luogo del misfatto. Vale a dire l’interpretazione non uniforme di un regolamento sportivo (e tecnico) complicato che si presta anche a tali dinamiche. Lo capiranno in FIA prima del campionato 2022? Perché sennò, e sono facile profeta, le polemiche sono solo rimandate.
F1-Autore: Mariano Froldi – @marianofunoat
Foto: F1, Mercedes AMG F1
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Regalare una gara a chi è stato sempre secondo fino a 5 giri dalla fine con 11 secondi di ritardo dal primo, violando le regole scritte sulla ripartenza della safety car, stravolgendo una gara perfetta del primo anche come strategia (ne Hamilton né la Mercedes potevano prevedere che la direzione di gara avrebbe violato il regolamento) non è sportivo e giustificabile.