Formula 1

Red Bull pronta a stupire: RB18 in pista prima dei test di Barcellona

Si vivono ore frenetiche nelle factory dei team di F1. Le presentazioni sono imminenti (notizia odierna dice che la Mercedes sarà svelata il 18 febbraio, nda) e a grandi passi si avvicina anche il momento in cui le vetture “next gen”, per usare un’espressione molto cara agli appassionati del settore videoludico, scenderanno in pista. L’appuntamento è fissato per il 23 febbraio quando si svolgerà la prima giornata di test cumulativi. Sessione quanto mai fondamentale considerando che siamo dinnanzi ad un contesto tecnico inedito che ha pochissima continuità con quello che ha operato sino a metà dicembre.

Nuove regole, vecchie sfide. L’obiettivo per i team è sempre quello di migliorare le proprie prestazioni. Farlo, per i vicecampioni del mondo di Red Bull, significherebbe aggiungere la coppa costruttori a quella piloti. Operazione complessa in presenza di una concorrenza agguerrita e considerando il balance of performance tecnico che concede meno ore di galleria del vento a chi l’anno precedente ha primeggiato.

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Ma le competizioni ardue non possono spaventare un team così ambizioso dall’essersi messo in testa di produrre da sé le power unit in un reparto motori costruito in pochi mesi in quel di Milton Keynes. Gli ardimentosi fanno così: da un problema (l’addio di Honda) creano un’opportunità. Che nel lungo periodo potrebbe rivelarsi la carta vincente.

Della nuova Red Bull sappiamo pochissimo ad eccezione del nome: RB18. La monoposto non è ancora stata del tutto assemblata. Chirs Horner ha svelato che l’operazione è in via di completamento ma che tutti gli step di sviluppo previsti sono stati realizzati ed hanno contestualmente soddisfatto le attese. Il modello che Max Verstappen e Sergio Perez useranno nel prossimo campionato sarà operativo la settimana prossima.

Max Verstappen e Sergio Perez, Red Bull Racing Team

Il programma che hanno in mente a Milton Keynes prevede uno shakedown che anticipi la prima sessione di prove catalane. Red Bull F1 intende infatti sfruttare il filming day di 100 km per dare una prima strigliata alla vettura. Ma non dobbiamo pensare che la cosa avvenga a breve. Solitamente questa tornata limitata di prove si tiene al Montmelò, nelle imminenze dell’inizio dei test. O, al più, a Silverstone che non dista troppo dalla sede del team. In ogni caso è inverosimile credere, in presenza di un cambio normativo così corposo, che la RB18 si mostri con largo anticipo al mondo e, dunque, alla concorrenza.

Sarà necessario sfruttare ogni singolo km per identificare e correggere eventuali problemi iniziali che potrebbero generare gravi ripercussioni nei successivi test che, seppur raddoppiati nel numero di giorni rispetto all’anno passato, sono sempre pochi a fronte delle novità che verranno introdotte. I piloti dovranno adattarsi alla monoposto nuova che contempla inediti stili di guida dovuti anche dalle ruote da 18 pollici (leggi il focus tecnico). La comprensione piena del materiale arriverà comunque nel corso della stagione: è impensabile che qualche migliaia di km possano dischiudere la totale comprensione della vettura da parte dei driver, dei meccanici e degli stessi ingegneri.

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Ad oggi non è possibile fare previsioni su una griglia di valori che possa essere considerata credibile. Questa condizione si avrà già a partire dalla prove invernali che, ricordiamolo, saranno a porte chiuse per la tre giorni spagnola. Fattore che aumenterà la curiosità che già ha superato il livello di guardia. Lo stesso Horner ha spiegato che in Red Bull si attendono risultati sorprendenti dai test, con la presenza di alcuni nomi insoliti a dettare il passo.

Le prove invernali, d’altro canto, sono anche una grande messinscena mediatica. Quante volte abbiamo potuto osservare vetture dal passo non troppo veloce giocare il ruolo della lepre quando il cronometro contava davvero? Sarà così anche quest’anno? Forse per qualcuno sarà più difficile nascondere il potenziale poiché sarà necessario testare le vetture in ogni condizione. Anche in quella che prevede gomme da prestazione e serbatoi scarichi. A meno che, arrivati all’ultima curva, qualcuno alzerà il piede. Ma ci sarà chi avrà notato le performance in tutte le altre pieghe…

F1-Autore: Diego Catalano@diegocat1977

Foto: Pirelli, F1, Red Bul Racing

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Pubblicato da
Diego Catalano