Formula 1

Russell e le modifiche al suo casco: questione di rispetto o semplice timore?

F1 – Se per quanto riguarda la giornata di oggi tutti i riflettori sono puntati sul cavallino rampante a causa della presentazione della neonata F1-75 (leggi l’approfondimento), indiscussa protagonista di domani sarà senz’altro la vettura presentata dalla scuderia di Brackley. Escludendo l’evento attraverso cui l’Alfa Romeo Racing Orlen svelerà per ultima la C42 il 27 febbraio e quello in cui Alpine, lunedì prossimo, mostrerà la nuova creatura, sia Ferrari che Mercedes sono stati i team più “ritardatari” in termini di presentazione delle proprie monoposto (nonché probabilmente tra i più attesi).

Non che abbia perso di vista la vincente Red Bull sia ben chiaro, ma credo di interpretare il pensiero comune se affermo che in realtà lo scorso 9 febbraio siamo rimasti tutti quanti un po’ delusi dal debutto della RB18; beninteso, una vettura senz’altro promettente, ma forse date le alte aspettative chissà cosa pretendevamo.

Ad ogni modo, in preparazione a quanto avverrà domani sappiamo bene che come di consueto entrambi i piloti prenderanno parte all’evento svelando la vettura al grande pubblico: quindi ci aspettiamo finalmente il ritorno in pompa magna di Lewis Hamilton, accompagnato dal suo nuovo compagno di squadra George Russell.

Proprio su quest’ultimo di recente sono circolate alcune sue dichiarazioni in merito alla livrea che presenterà il suo casco in vista della stagione 2022: infatti sebbene al momento non sappiamo cosa aspettarci dalla futura W13 anche in termini di adornamento, possiamo però già avere informazioni proprio sul casco del giovane talento inglese.

Per una scelta che personalmente trovo in parte rispettosa ed in parte provocatoria, il numero 63 della F1 ha deciso di voler diminuire nettamente l’utilizzo del colore rosso sull’intera superficie: difatti ha optato per un uniforme nero opaco, scelta che è il pilota stesso a definire audace, con altre decorazioni sui toni dell’azzurro e del rosso.

Il motivo di tale decisione? L’utilizzo massivo del rosso avrebbe portato i tifosi a collegare quell’immagine con il ricordo del sette volte campione del mondo Michael Schumacher: precisiamo infatti che “il kaiser” all’epoca del suo ritorno in F1 nel 2010 corse per ben tre stagioni consecutive insieme al team Mercedes, ed allora la sua immagine iconica era quella di una sobria vettura grigia accompagnata da una figura con guanti, stivaletti e casco rossi.

George Russell, Mercedes AMG F1

Così facendo Russell ha voluto in qualche modo allontanare da sé questa sorta di paragone, con l’intento principale di portare rispetto ad un’immagine eterna che è stata l’indiscussa storia della F1. Ma oltre questo è il giovane inglese stesso a voler specificare che tramite questa scelta voleva anche muoversi verso una direzione diversa, chiarendo che nonostante i suoi intenti, comunque il rosso ci sarà ugualmente (come ad esempio una fascia che comprenderà parte della circonferenza superiore, scelta obbligata a causa dello sponsor Crowdstrike).

Comunque sia, rosso o non rosso, rispetto o non rispetto, personalmente apprezzo la scelta del giovane George: in parte è davvero ammirevole che rivolga attenzione ad alcuni dettagli nei riguardi di una leggenda, ed in parte comprendo perfettamente anche il terrore di un eventuale confronto con un pilota simile, seppur fosse soltanto per mere questioni di immagine.

F1-Autore: Silvia Napoletano@silviafunoat

Foto: Mercedes AMG, F1

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Silvia Napoletano