F1 – Venerdì chiuso con ottimi riscontri per la Ferrari. Una F1-75 che ben si è comportata sia nel giro singolo con gomme soft che nei long run. Ci sono valide ragioni per le quali sorridere nell’equipe rossa che si approccia alla prima gara stagionale con la consapevolezza si poter lottare per il bottino grosso. Di questo ed altro ha parlato Mattia Binotto ai microfoni di Sky Sport. Ecco le sue parole.
“Una bella novità targata Ferrari. I test avevano detto che noi e la Red Bull erano veloci e che Mercedes non fosse poi così lontana. Questa prima giornata ha confermato le impressioni emerse durante l’inverno “.
Stimolato sulla Carlos Sainz e Charles Leclerc, il team principal ha così risposto: “Dopo la stagione scorsa vedo due piloti riposati, con tanta voglia di fare sé e per la Ferrari. Dobbiamo sempre puntare al meglio, anche alla vittoria. E’ giusto l’entusiasmo, ma non dobbiamo peccare di troppa voglia di fare rimanendo disillusi“.
Tema di cruciale importanza è quello relativo al propulsore che negli anni scorsi aveva palesato un deficit di potenza rispetto alla concorrenza: “La power unit – ha spiegato l’ingegnere – ha fatto un grosso passo avanti rispetto al 2021, ma aspettiamo la qualifica, dove tutti spingeranno, per avere un quadro più completo della situazione. E’ comunque un bel segnale essere là davanti. Sono sicuro che Red Bull e Mercedes non abbiamo spinto al massimo. Anche noi non l’abbiamo fatto. Al venerdì tutti ci conserviamo de è giusto farlo anche in ottica campionato“.
Interviene rapidamente Charles Leclerc che passa nei paraggi: “E’ stato certamente un venerdì positivo, abbiamo cambiato molto la macchina da FP1 e FP2 ed è andata bene lo stesso. Siamo un pochino dietro alla Red Bull ma domani speriamo di trovare quel qualcosina in più per metterci davanti“.
Il microfono ritorna a Binotto: “Aspettiamo le prime 4-5 gare per avere un bilancio definitivo. Ma che siamo competitivi è un dato di fatto. Sarà importante lo sviluppo per la parte successiva“.
Interviene anche Carlos Sainz che si avvicenda col suo compagno di squadra. Lo spagnolo, che ha chiuso in terza piazza nel secondo turno di libere, si è così espresso: “E’ bello vedere la squadra più avanti rispetto all’anno passato. I giri veloci arrivano più facilmente rispetto ad un anno fa. C’è potenziale, stiamo facendo buon lavoro. Devo trovare il mio set-up con la soft per attaccare domani. Ho lavoro da fare stanotte. Con le gomme anteriori mi è mancato quel mezzo secondo che posso trovare. Stanotte devo studiare la telemetria per cercarlo“.
Binotto è ritornato ancora sulla coppia di piloti. Un argomento che ritiene cruciale per la buona riuscita della stagione: “Carlos è uno che sa lavorare, sa migliorare guardando le telemetrie. Sono convinto di avere una bellissima line-up che ora è al top in F1. Uno fa da riferimento all’altro. Si aiutano a vicenda nella ricerca degli assetti. Si stimolano reciprocamente. Questo inverno abbiamo riguardato le situazione in cui si trovavano l’uno accanto all’altro, a quelle situazione in cui ci sono state delle incomprensioni tipo Brasile, Messico e Jeddah. Si sono confrontati con trasparenza, in maniera costruttiva e senza polemiche. Questo mostra maturità. Andare d’accordo fuori dal paddock è facile, diverso quando ci si trova ruota a ruota“.
“Ho ancora apprensione per la qualifica, per la gara e per la stagione. Ma ora sono sollevato a vedere le prestazioni“.
Sul budget cap in relazione agli sviluppi che necessariamente si devono mettere in cantiere per mantenere alto il livello di competitività nell’arco dell’intero mondiale Binotto ha espresso qualche piccola preoccupazione derivante anche dalla congiuntura storica: “E’ difficile controllare le spese e sviluppare facendo i conti con ciò che resta in tasca. L’aumento dei costi, dell’energia e delle materie prima incide in maniera sensibile. Spenderemo di più rispetto al previsto. Dobbiamo ritoccare o tagliare gli sviluppi“.
Riferimenti al corpus normativo 2022 non potevano mancare dopo la riprova, seppur parziale, della pista. “Credo che questo regolamento – ha spiegato il manager – stia raggiungendo gli obiettivi che si era prefissato: consentire a chi sta dietro di seguire le macchine davanti e livellare le prestazioni. Convergenza di performance e restare in scia significa aver colpito nel segno“.
“La Pirelli ha portato un prodotto migliore rispetto all’anno scorso. Queste gomme concedono maggiore surriscaldamento senza far perdere prestazioni. Sono anche più belle da vedere con i cerchi da 18 pollici“.
In chiusura la previsione sul GP di domenica: “Se firmo per il secondo posto? E’ un bel risultato, dobbiamo sempre cercare di lottare per il meglio. Dobbiamo provare a lottare per il primo posto“.
Parole che sono in linea con quelle espresse sin dalla presentazione di una macchina che continua a confermarsi immediatamente efficace e capace di trovare tempi e passo con estrema rapidità. La sensazione è che a Maranello abbiano risposto alla attese con una monoposto validissima che ha l’arduo compito di provare a riportare il titolo in Italia dopo lunghissimi anni di digiuno. La partenza è incoraggiante, così come i sorrisi e i volti distesi dei protagonisti.