Formula 1

Ferrari non teme la mancanza delle prove high fuel

Un week-end di F1 particolare. D’altronde uno scenario del genere sul quale preferiamo non disquisire nessuno poteva prevederlo. Problematiche relative all’attacco terroristico a parte, in casa Ferrari si sono verificate un paio di situazioni che hanno pregiudicato il programma di lavoro. I due contatti contro le barriere, infatti, hanno costretto i piloti della rossa ad abbandonare anzitempo la seconda sessione di prove libere. Che risvolti avrà tale scenario nell’arco del fine settimana?

Non è certo facile trovare una riposta al quesito. Tuttavia, considerando che durante il primo round del mondiale 2021 la storica scuderia ha volutamente “snobbato” le prove high fuel, attuando un programma di lavoro particolare, possiamo asserire che gli uomini di Maranello hanno le carte in regola per gestire la situazione.

La correlazione tra simulatore e pista è finalmente buona. Il vantaggio che ne deriva risulta cruciale in questi casi e la F1-75, malgrado non abbia praticato una simulazione con diversi chili di carburante a bordo, non dovrebbe avere problemi a trovare il giusto set-up per amministrare le coperture.

Le due Ferrari F1-75 durante le prove libere di Jeddah

L’asfalto arabo non è abrasivo e rispetto a Sakhir ci si attende un comportamento differente delle mescole. L’attenzione, più che altro, si focalizzerà nell“accudire” i compound nei tratti ad alta velocità di percorrenza dove il carico laterale e longitudinale manda gli pneumatici in overheating. Fenomeno che le nuove costruzioni Pirelli limitano molto rispetto al recente passato. 

Secondo le informazioni raccolte da FUnoAnalisiTecnica nelle ultime ore, i tecnici del Cavallino Rampante hanno realizzato un ottimo lavoro grazie alla raccolta dati, utile per intraprendere la strada corretta verso la messa a punto ideale che possa esprimere tutto il potenziale della monoposto.

Le condizioni a Jeddah e le caratteristiche del tracciato sono parecchio differenti rispetto al Bahrain. Senza contare che la pista incastonata nel Golfo Persico ha ospitato i pre-season test dando modo ai team di racimolare diversi feedback.

Carlos Sainz(Scuderia Ferrari)

A margine dell’ultima considerazione, malgrado il comportamento della vettura sia palesemente differente in Arabia Saudita, le sensazioni colte il venerdì stampano un sorriso sulle facce ferrariste. Le nuove strutture all’interno della GES supportano a distanza le dinamiche in circuito. Su questo punto Ferrari ha le idee molto chiare. D’altronde lo si è potuto osservare anche a livello strategico la scorsa domenica, quando la scuderia modenese ha saputo operare con decisione durante il Gran Premio.

Tra poche ore, alle 15 ora italiana, le monoposto torneranno a far parlare di se. Le Fp3 ci daranno ulteriori evidenze sul comportamento della F1-75 che, al momento, pare attestarsi come la vettura da battere. La consapevolezza insita negli ingegneri italiana permane…


F1-Autore: Alessandro Arcari – @berrageiz

Foto: Scuderia Ferrari

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Pubblicato da
Zander Arcari