F1 – A meno di 48 ore dall’inizio della seconda sessione di test invernali impazza il toto-favorito. Il nuovo regolamento tecnico della F1 sta determinando un’incertezza senza precedenti, uno scenario che le prove spagnole non hanno contribuito a definire. E che forse nemmeno le 24 ore del Bahrain risolveranno. Alcuni ritengono che Red Bull e Mercedes continueranno ad essere le “lepri” della categoria, altri sostengono che alcune compagini del midfield, come McLaren e Aston Martin, potrebbero d’improvviso scalare i vertici della classifica.
E poi c’è lei, la Ferrari. La squadra che da molti – vuoi per il lungo digiuno, vuoi per le risorse che mette in campo, vuoi per il blasone e vuoi, in ultima analisi, per il vantaggio che si trova ad avere per il numero superiore di ore di galleria del vento e di gettoni CFD – viene individuata come la vera mina vagante della F1 2022.
Lewis Hamilton e Toto Wolff non si sono sperticati in troppo giri di parole quando hanno fotografato la F1-75 nelle vesti della vettura da battere. Un ruolo da protagonista che Mattia Binotto ha immediatamente rifiutato, sconfessando parzialmente il registro comunicativo impostato durante la presentazione. Quando allusioni più o meno concrete al titolo erano state fatte.
I primi tre giorni di test catalani hanno raccontato di una Ferrari subito a suo agio e che ha svolto il suo programma di lavoro senza intoppi. Una monoposto-carrarmato che ha raggranellato il maggior numero di giri tra le dieci vetture presenti in pista. Qualcosa che l’ha messa ulteriormente sotto la lente d’ingrandimento della stampa e degli stessi rivali.
Ovviamente è improbabile che le macchine osservate al Montmelò siano le stesse che dopodomani sfileranno a Sakhir. Molti team hanno in cantiere aggiornamenti che si annunciano importanti in programmi di sviluppo che si prefiggono di far evolvere rapidamente delle vetture che due settimane fa erano nelle loro versioni base.
Il vantaggio che il regolamento offre alla Ferrari è innegabile. Una condizione che, assommata ai progressi fatti l’anno passato durante la stagione specie dopo l’introduzione, in Russia, della nuova parte ibrida del propulsore, colloca, secondo Karun Chandhok, la scuderia italiana al tavolo delle principali candidate alla vittoria del campionato del mondo di F1 2022.
Dopo un 2020 piuttosto deludente frutto dell’accordo riservato tra la compagine italiana e la FIA che andò a limitare pesantemente le prestazioni del V6, la stagione scorsa è andata in crescendo con un terzo posto in linea con gli obiettivi che Mattia Binotto si era dato.
Ciò che fa ritenere la Ferrari in un posizione di vantaggio è, naturalmente, la scala mobile per il CFD e il tempo in galleria del vento. Da qui derivano le osservazioni del mondo Mercedes che non possono essere del tutto campate in aria. Avere più tempo a disposizione porta a due evidenze tra esse correlate: la prima è che c’è stata maggior possibilità di definire la macchina adeguandola al nuovo contesto normativo.
La seconda è che si avranno più risorse nel caso in cui si debba operare qualche cambiamento se i dettagli aerodinamici non saranno soddisfacenti. Cosa che, al momento, non sembra toccare la F1-75 che deve risolvere il solo problema del pompaggio aerodinamico che, ci risulta (leggi qui), sia in fase di superamento.
Una Ferrari che quindi prova a risalire la china dopo annate in chiaroscuro. Un bene per l’intera F1 secondo Chandhok che ha sottolineato che, nonostante la battaglia della Mercedes e Red Bull, la più grande fan base al mondo è e resta quella rossa. Quindi una F1-75 in grado di competere ai massimi livelli sarebbe un buon viatico per una categoria che solo nel 2021, grazie ad una lotta esaltante tra Verstappen ed Hamilton, ha saputo tamponare un’emorragia di spettatori che durava da anni e che era stata acuita dal lungo dominio della casa di Stoccarda.
Vincere un campionato non è cosa semplice, specie per chi da anni rincorre a volte anche affannosamente. Molte cose devono andare al proprio posto per riuscirci, ma finalmente potrebbero essersi create le condizioni affinché la Ferrari possa dire la sua. E il nuovo regolamento della F1 potrebbe essere un prezioso supporto per chi è alla ricerca di un posto al sole.