Formula 1

Gp Bahrain 2022-Fp3/Analisi on board Ferrari F1-75: set-up non perfetto. Massimo potenziale inespresso

F1. Oggi si fa sul serio. La terza sessione di prove libere ci darà indicazioni senz’altro più probanti riguardo la competitività delle vetture. In attesa delle qualifiche dove, finalmente, tutte le carte verranno messe sul tavolo. Il momento di rompere gli indugi si avvicina e la storica scuderia italiana freme.

Malgrado le ottime sensazioni raccolte nella giornata di ieri si attendono le conferme. Durante la notte scorsa, un grande lavoro al simulatore ha di fatto cercato di sistemare le cose. Lo studio dei dati raccolti, secondo le ultime informazioni in nostro possesso, pare abbia funzionato per correre un leggero sottosterzo.

Scuderia Ferrari

Attualmente sono in atto i soliti controlli pre-sessione: power unit, trasmissione e cambio. Tutto sembra funzionare alla perfezione. Sarà importante capire i cambi di assetto realizzati sulle due Ferrari, con l’obbiettivo di massimizzare la performance e dare il tutto per tutto. Motori accesi sulle vetture italiane per il riscontro sulla parte ibrida. I piloti non sono ancora nell’abitacolo.

Gli alfieri di Maranello stanno per salire sulle monoposto. Tutto è pronto per svolgere la terza sessione di prove libere. Vedremo il programma che verrà svolto. Possibile si effettuerà una simulazione high fuel più massiccia rispetto a ieri. Ricordiamo i nuovi limiti della pista: è la riga bianca, semplicemente, il “solco” che non va oltrepassato per non avere cancellato il lap-time.

Sainz e Leclerc scendono in pista. Le due vetture italiane montano un treno di Soft nuove di trinca. Al momento la mappature ICE pare essere sugli standard utilizzati nella giornata di ieri. Mode Race e si parte per il primo tentativo push. Un po’ di sottosterzo per Charles alla 4. Stessa cosa in curva 13, fattore che non gli permette di prendere la corda in maniera perfetta. Più pulito Carlos nel primo tentativo. Ciò nonostante, il crono è nettamente a favore del monegasco, interprete sublime di questa pista.

Al momento vige ancora il silenzio radio. Nessun commento. Dopo una tornata di cool down ecco il secondo tentativo per le rosse. Parecchio traffico per il “primo cittadino di Monaco” che preferisce alzare il piede. Lo spagnolo invece non prende nemmeno il via nel secondo tentativo e preferisce tornare ai box. Entrambi i piloti cambieranno assetto sull’anteriore pare. La numero 55 addirittura effettua un modifica massiccio con un +7 di carico sull’anteriore, segno che la deportanza all’avantreno era insufficiente in queste condizioni.

Charles, nel mentre, ha preferito testare ancora la vettura per capire l’entità del cambio da realizzare. Vengono aggiornati i piloti sul vento. Carlos chiede un passaggio ai box per raffreddare ulteriormente le gomme, non convinto della giusta finestra di funzionamento. In questo momento la mappatura motore dell’endotermico si attesta su Engine 4.

Charles Leclerc perde il controllo della sua F1-75 in curva 11

Leclerc è andato nuovamente in testacoda nella parte centrale del tracciato alla 11. Per fortuna nessun danno pare. Si dirige ora al garage per dare modo ai meccanici di fare un controllo. Il monegasco esce dall’abitacolo, Sainz invece resta in pista. avvisato che fuori da curva 11 restano dei detriti in pista prodotti dallo span del compagno. Lo spagnolo li evita e si rilancia per constatare i benefici del cambio aerodinamico all’anteriore.

Mi pare di aver capito, andando a vedere un po’ le mappature utilizzate per il giro push, che in Ferrari si continua a preservare il reale potenziale del propulsore. Mancano ancora 3 step per arrivare alla massima potenza ICE, oltre alle configurazioni sull’ibrido che tuttavia restano blande.

Questo primo stint per il team modenese ha messo in luce il cambio di condizioni della pista rispetto alle Fp2. L’assetto pensato per il run non ha portato i propri frutti. Due vetture ancora un pelo nervose, sopratutto nel settore centrale. Resta un fastidioso sottosterzo. Le speranze citate in precedenza di aver centrato il set-up al simulatore al momento non sembrano essersi rivelate.

Sainz ora impegnato nel suo secondo run. Pneumatici Soft nuovi. Il bilanciamento della sua monoposto pare migliore. Nel mentre, anche Charles prende la via della pit-lane con le Pirelli a banda rossa. La tornata dell’iberico resta con le stesse configurazioni motoristiche. Pare, pertanto, che l’aggiustamento sull’assetto abbia davvero funzionato. Dopo un passaggio in pit lane, la numero 55 torna a girare.

Tentativo pulito per Leclerc. Questa volta il monegasco è in grado di gestire bene la vettura. Punto di corda centrato in curva 1-4-10-11. Il sottosterzo è diminuito sensibilmente. Nel frattempo Carlos non abbassa il cronometro, anche se nei vari mini-settori, malgrado il degrado, ci sono stati dei miglioramenti. Lo conferma direttamente Adami in radio sottolineando la bontà dei cambi effettuati.

Sebbene Charles abbia messo giù un buona tornata, richiede un ulteriore cambio all’avantreno. Addirittura parliamo di un +10 sull’ala anteriore. Resta da capire il programma che svolgerà a breve il monegasco, mentre Carlos è rientrato nel garage. Marcos fa sapere che la numero 16 ha perso rendimento rispetto a Verstappen in curva 13 e 14. Si parte ora per l’ennesimo tentativo push.

Malgrado la tecnica del short shifter, nel veloce cambio di direzione 2-3 la Ferrari di Leclerc dimostra un pelo di indecisione. Dopo aver concluso il giro Charles chiede la modalità Stand by. Gli viene detto di attendere una decisione del muretto box. Nel mentre Sainz torna in pista per le prove high fuel. Dopo aver comunicato con il remote garage, il team di Maranello chiede alla numero 16 di tornare ai box. Si procederà, probabilmente, con il rabbocco di carburante per testare la vettura con più peso a bordo.

Nel primo giro della mini-simulazione passo gara il madrileño perde la corda in curva 13. Ma tutto sommato il bilanciamento sembra buono. Rispetto al giro push si nota come sia costretto ad alzare leggermente il piede nell’allungo dopo la 12. Dopo due tornate Carlos rallenta la sua marcia, per creare un gap sugli avversari davanti a lui visto il traffico.

Carlos Sainz al volante della sua F1-75 durante la terza sessione di prove libere in Bahrain

La terza sessione di prove libere giunge al termine. Si realizzano le consuete prove di partenza sulla linea di partenza, testando frizione e il sistema dello start. Charles ha effettuato solo un paio di giri da quando è tornato in pista, di certo non significativi malgrado la benzina a bordo.

In conclusione dello scritto, cercando di analizzare l’andamento delle rosse, possiamo descrivere una sessione non perfetta. Diversi i cambi di set-up per massimizzare la performance, dovuti ad un set-up di base impreciso. Al netto della considerazione, i feedback dei piloti paiono positivi. La sensazione legata al rendimento resta buona, anche se risulta evidente come le due F1-75 non siano riuscite ad estrapolare la prestazione migliore.

La capacità dei tecnici italiani nel trovare la quadra a poche ora dalla qualifica impera. L’obiettivo è quello di mettere insieme tutti i settori e presentarsi in Q3 al massimo delle possibilità. Carlos ha faticato leggermente di più rispetto a Charles e per via di qualche errorino di troppo non è risultato all’altezza del compagno. Attendiamo con ansia l’ultima sessione che definirà la griglia di partenza, per scoprire il reale potenziale del motore Ferrari, punto forte del progetto 2022.


F1-Autore: Alessandro Arcari – @berrageiz

Foto: Scuderia Ferrari

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Pubblicato da
Zander Arcari