Formula 1

Gp Bahrain 2022/Analisi prestazionale Fp2: Ferrari e Red Bull alla pari. Mercedes fatica…

F1. Una Red Bull e le due Ferrari nelle prime tre posizioni. Si conclude così la prima giornata del week-end di apertura stagionale. In un clima decisamente differente rispetto alle ultime giornate di test. Dopo una giornata di pioggia, le temperature si sono abbassate e l’aria ha raggiunto i 17°. Mentre l’asfalto si è aggirato sui 22°C di media. Assieme al freddo, inoltre, anche molto vento. Fattore da non sottovalutare. Una folata, infatti, può mettere in seria difficoltà queste monoposto così sensibili a livello aerodinamico. Con tali condizioni meteo si pensava al fenomeno del graining. Cos non è stato. Anzi, al contrario, le Pirelli 2022 sembrano resistano maggiormente al degrado.  

Parlando di Max Verstappen, ecco una vettura molto stabile in tutte le fasi della curva. Come tutti i top team sembrano giocare molto con le potenze, in modo svelare il vero potenziale. Detto ciò, esaminando gli on-board (clicca qui per l’analisi a bordo della Red Bull), abbiamo visto una RB18 molto precisa in inserimento, caratteristica che sembra difficile da ottenere su queste vetture e che quindi mostra il valore della monoposto. 

Detto ciò sembra proprio che l’olandese sia riuscito già ad adattare al meglio il suo stile di guida a queste nuove vetture. Mentre Perez ha lamentato una certa instabilità all’anteriore durante la fase di inserimento. Situazione confermata in entrambe le sessioni, alla quale si è aggiunta una scarsa trazione sulla gomma media. Commenti più positivi per quanto riguarda le curve più veloci ad ampio raggio, segno che qui l’auto austriaca ha qualcosa in più.

In casa Ferrari ha sorpreso la facilità con la quale i piloti della rossa, nei primi istanti delle seconde prove libere, hanno fatto segnare un buon tempo senza troppi indugi. Messaggio che la vettura italiana ha dimostrato un buon bilanciamento, esprimendo una certa facilità nell’adattarsi alle condizioni della pista. Ottimo anche l’adattamento su diversi tipi di mescola. La F1-75 sembra esprimersi molto bene sulla gomma Media, la C2 per questo appuntamento. Dati alla mano, l’ultima nata in casa Maranello pare in linea con le prestazioni della Red Bull.

Leclerc è in linea con il tempo di Max. Un leggero sottosterzo in entrata, presente anche sulla monoposto numero 16 questa mattina, ha compromesso la prestazione di Sainz, che tuttavia conclude in terza posizione. Decisamente interessante vedere quanto la vettura sia migliorata nelle fasi di trazione, in uscita da curva nove ad esempio. Resta da capire quanto in Ferrari abbiano giocato con le mappature della Power Unit, quello che sembra essere un punto forte della stagione 2022.

Charles Leclerc al volante della sua F1-75 durante la seconda sessione di prove libere in Bahrain

Per quanto concerne Mercedes, osservando da vicino la vettura, l’andamento delle frecce d’argento non sembra certo dei migliori. Un posteriore che in trazione fatica a scaricare a terra tutta la potenza del propulsore. Per non parlare dell’effetto porpoising. Il fastidioso fenomeno si trasforma in un reale disturbo durante la fase di frenata. In staccata si arriva in piena e si va dal valore di pressione nulla a quello massimo in una minima frazione di tempo. Ciò, ovviamente, porta i piloti ad avere meno fiducia nel momento in cui bisogna andare sul pedale del freno.

Anche per questa ragione abbiamo visto più bloccaggi in curva 1 per i tedeschi, deleteri perché si va a perdere il punto di corda e non ci si riesce a posizionare bene per l’uscita. I problemi, inoltre, non si fermano alle frenate dopo i rettilinei più lunghi. Anche nelle curve veloci in appoggio, di fatti, dove si ha molto spostamento di peso laterale, il pompaggio aerodinamico sembra entrare a gamba tesa. Il lato esterno del fondo si abbassa molto riducendo eccessivamente la distanza dall’asfalto. Arriva quindi lo stallo del fondo e si genera il saltellamento. Elemento evidenziato molto bene in uscita da curva 10. 

Benché i problemi siano presenti e ci sarà ancora molto lavoro da fare, l’idea è quella che la W13, come molte altre Mercedes degli anni scorsi, sia molto difficile da mettere a punto. Tuttavia non c’è stato tempo per reagire e per farlo i tempi non saranno cosi brevi. Ci vorranno aggiornamenti consistenti dalla fabbrica, essendo una situazione alla quale non si può far fronte con il solo setup.

il britannico George Russell (Mercedes AMG F1 Team) a bordo della sua W13 durante le Fp2 del Gran Premio del Bahrein edizione 2022

Stranamente si parla poco di gomme. Forse perché al momento non hanno dato particolari problemi nel raggiungere la corretta finestra di funzionamento, visto che il range di lavoro sembra essere piuttosto ampio. A livello prestazionale, la differenza in termini di prestazione tra la gomma Media e la Soft sembra molto marcata. Tanto che nel momento in cui la Haas ha montato la gomma più morbida, si è ritrovata a ridosso della migliore prestazione fatta segnare in quel momento da Charles Leclerc. Il distacco tra Media e Soft lo stimiamo attorno al secondo di media. tenendo presente questo dato, risulterà al quanto difficile passare il primo taglio con la mescola media. 

Quanto alle simulazioni high Fuel, ancora una volta troviamo Ferrari e Red Bull appaiate. Stesso passo sia per Charles che per Max a parità di compound. Un dato molto importante per capire il reale livello delle due monoposto è il tempo d’attacco. Entrambi i piloti si sono “marcati”, facendo segnare un 37.1 in apertura di run. Pochi i giri per Leclerc che ha concluso uno stint corto.

Per Mercedes queste prime simulazioni sono andate meglio del previsto. Tuttavia, benché il passo medio è parso buono non bisogna farsi ingannare. I giri percorsi non sono stati molti e il comportamento “sporco” della W13 sembra stressare eccessivamente le mescole. Andando ad analizzare il loro long run giro per giro, si nota il passaggio da 38.0s a 39.5s in soli otto giri. Al contrario, Max passa dimostra un delta di solo 6 decimi partendo, come detto, da un 37.1s per poi arrivare al 37.6 sempre in otto giri. Una differenza che domenica potrebbe diventare molto pesante. 

Più staccato Norris che con la sua McLaren deve ancora mettere a posto qualcosa. Le vetture britannico sembrano addirittura dietro alle due Alpine che come lo scorso anno diversificano il lavoro tra i due piloti: media per Alonso, pneumatico Soft per Ocon. Tale scenario esclude un confronto diretto tra le due mescole. I dati finali differiscono di circa due decimi con la Soft, a pieno di carburante, che risulta decisamente più lenta.

Ciò significa che molto probabilmente le squadre sceglieranno proprio la gomma gialla per la partenza del Gran Premio. Da un punto di vista strategico, tuttavia, resta difficile capire gli step necessari per completare la gara. Gli strateghi studieranno nei dettagli le proprie simulazioni, ma la corsa dovrà necessariamente essere approcciata in modo molto flessibile. Un contesto figlio di un’adattamento costante, giro dopo giro, pare più che probabile. Utile per scoprire il livello di degrado e di consumo delle mescole. 


F1-Autore: Niccoló Arnerich@niccoloarnerich Alessandro Arcari – @berrageiz

Foto: Scuderia Ferrari – Mercedes AMG F1 Team

Vedi commenti

Condividi
Pubblicato da
Niccolò Arnerich