Formula 1

Il futuro di Vettel in Aston Martin dipende dalla AMR22

F1 – Ieri è stato il grande giorno di Max Verstappen. La Red Bull ha difatti annunciato un rinnovo contrattuale monstre che legherà le parti fino alla fine del 2028. Un accordo lunghissimo che avrà degli effetti sulla Formula Uno che abbiamo provato a descrivere in questo approfondimento: leggi qui.

L’argomento mercato piloti, una volta risolta la situazione relativa a Nikita Mazepin la cui posizione è sempre più traballante, dovrebbe entrare in una fase di stasi. Un letargo solo apparente perché vi sono diversi contratti che spirano alla fine del 2022. Quindi le diplomazie sono già all’opera per definire gli scacchieri 2023. Operazione che solitamente si realizza tra la fine dell’estate e l’inizio dell’autunno.

Tra i conducenti del Circus della F1 che arrivano a scadenza a dicembre c’è Sebastian Vettel. Il quattro volte iridato, dopo l’esperienza in Ferrari, ha giocato le sue fiches sull’Aston Martin. Quando l’ha fatto il team di Lawrence Stroll veniva da un 2020 superbo. Per tal ragione un po’ tutti si aspettavano che anche il 2021 sarebbe stato ricco di soddisfazioni.

Sebastian Vettel a bordo della Aston Martin AMR22

Così non è andata. La AMR21 si è rivelata una vettura modesta che ha proiettato il tedesco nelle zone poco nobili della classifica. Un anno difficile che comunque ha offerto dei momenti positivi ed ha gettato le basi per il futuro. Un apprendistato necessario per ripartire di slancio e per provare a scalare la graduatoria. Perché uno come Vettel ha bisogno di stimoli concreti. E questi possono arrivare solo grazie ad una monoposto e ad un team in grado di lottare per il podio.

Lo sa Mike Krack, il team principal che dal primo marzo ha ufficialmente preso le redini dell’Aston Martin andando a sostituire Otmar Szafnauer, che si rende perfettamente conto che un quattro volte iridato non può guidare giusto per dovere di firma o per fare stancamente la presenza. Il gruppo di Silverstone ha il dovere di offrire una vettura competitiva all’ex Red Bull per invogliarlo a prolungare la sua permanenza nella categoria.

Sebastian Vettel, Aston Martin AMR22, lascia la corsia box durante il primo giorno di test spagnoli

In Aston pensano che le competenze acquisite da Vettel durante la sua carriera saranno importantissime negli anni a venire. Il professionista, secondo Krack, non si concentrerà solo sulla macchina di quest’anno, ma avrà il compito di estrarre il potenziale per tracciare il giusto percorso di sviluppo di una vettura tutta da scoprire. Un know-how che può fare la differenza in un contesto tecnico tutto da scoprire. Da qui la necessità per la scuderia anglo-canadese di dare qualcosa di concreto in cambio: la capacità di competere a buoni livelli.

Krack non parla a caso delle doti di Seb avendo potuto lavorare con lui nel 2006 e nel 2007 quando era un ingegnere presso la BMW Sauber ed il pilota tedesco stava muovendo i prima passi della carriera in F1. Il dirigente lo descrive come un uomo che riesce a motivare la squadra che lo circonda con modi gentili e rispettosi. Una persona dall’etica del lavoro spiccata ed efficace. Ma anche un professionista munito di grande intelligenza. Caratteristiche che gli consentono di mettere a disposizione la sua esperienza ed a canalizzarla nel modo giusto.

Per ora il discorso rinnovo non è all’ordine del giorno. Ma potrebbe diventarlo ben presto, specie se la AMR22 si confermerà una vettura dal buon potenziale. Il team è ambizioso, ricco e sta investendo in strutture come vi abbiamo raccontato qualche giorno fa (leggi qui). Elementi che lasciano ben sperare per il futuro del pilota tedesco che continua a coltivare il sogno di smuovere il numero di titoli iridati ottenuti.


F1-Autore: Diego Catalano @diegocat1977

Foto: F1, Aston Martin

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Diego Catalano