Formula 1

Verstappen si aspetta un cambio nell’handling della RB18 in Bahrain

Nelle ultime settimane, nell’ambiente della F1, si è spesso ricorsi ad un giochino: capire – o provare a prevedere – come una vettura si sarebbe trasformata dalla presentazione al momento di mettere seriamente le ruote in pista. Ecco che a Barcellona sono state diverse le soprese con una Red Bull totalmente stravolta rispetto al manichino colorato mostrato ai primi di febbraio. Uno “scherzetto” fatto anche dalla Haas che aveva dato spazio ad una VF22 renderizzata rivelatasi piuttosto diversa da quella che martedì scorso si è lasciata osservare nello shake down di Misano.

Dopo che i primi tre giorni di prove invernali sono giunti a compimento si pensa che qualche squadra possa presentarsi in Bahrain, per la seconda tornata di test che si terrà dal 10 al 12 marzo, con delle versioni delle rispettive auto profondamente riviste. Qualcuno avrebbe già iniziato a puntare le telecamere sul box Mercedes visto che aleggia più di un sospetto sulla presenza di una W13 quasi in versione B. Una macchina “riprogrammata” in un calendario di aggiornamenti già definito. Voci che non troveranno mai conferme ufficiali e che riportiamo per dovere di cronaca.

Lewis Hamilton (Mercedes AMG F1) in azione a bordo della W13 durante i test spagnoli

La regina dei test spagnoli, non in termini di prestazioni o di giri effettuati, è stata la RB18. Una monoposto degna figlia di Adrian Newey: estrema, piena di trovate “devianti”, bella. Spaventosamente bella. Perché, nonostante siamo interessati alla tecnica, anche l’occhio vuole la sua parte. E la sorella minore della RB16B vice-iridata è davvero affascinante. Ammaliante.

Verrebbe da pensare che, tanto è apparsa estrema, non vi saranno novità di rilievo nei test della settimana ventura. Di questo non ne siamo certi conoscendo le smanie e l’irrequietudine di Newey. Certamente, è stato Max Verstappen a farlo capire in un’intervista rilasciata al sito ufficiale della Formula Uno, quel che si è visto in Spagna muterà profondamente quando il cronometro inizierà a contare per davvero.

Il campione del mondo si è detto soddisfatto del comportamento di una monoposto basata su principi radicalmente diversi da quelli su cui si reggeva il modello precedente. Un’auto che si è dimostrata equilibrata e relativamente semplice da capire ma che è pur sempre la base di un modello da sviluppare nei mesi a venire. Tant’è che il talento di Hasselt, già in Bahrain, per l’atto secondo delle prove invernali, si aspetta un comportamento completamente diverso. Un handling che potrebbe ulteriormente mutare in gara.

Come da copione in queste fasi, gli uomini di Milton Keynes si sono concentrati sull’accumulare giri e sulla raccolta di dati da correlare con quelli scaturenti dalle analisi fatte in fabbrica. Un momento che serve anche come palestra per i piloti che devono adattarsi a nuove realtà come quelle derivanti dalle gomme da 18 pollici e dal peso maggiorato del corpo vettura (leggi l’approfondimento).

Dettaglio del fondo della Red Bull RB18

L’aggravio di chilogrammi non ha scoraggiato Verstappen che invece si è detto davvero molto diverto nel domare un’auto che ha in ogni caso mantenuto un buon equilibrio dinamico, scongiurando una dei più grandi timori che serpeggiavano a fine 2021.

La Red Bull, al Montmelò, ha pertanto scavato le fondamenta con un progetto apparso subito molto spinto. Ma che ha altresì dato la sensazione di avere ampi margini di crescita. Tra nove giorni i vicecampioni in carica cercheranno delle risposte ulteriori alzando leggermente l’asticella delle prestazioni senza però darsi pena nella rincorsa al tempo sul giro. Operazione, questa, che lo stesso Verstappen ha detto di mettere al centro delle sue priorità soltanto della Q3 delle qualifiche del 19 marzo. Come normale che sia.


F1-Autore: Diego Catalano@diegocat1977

Foto: F1, Mercedes AMG F1, Oracle Red Bull Racing, Alessandro Arcari

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Pubblicato da
Diego Catalano