Siamo arrivarti all’ora della verità. La sessione classificatoria valevole per il Gran Premio dell’Arabia Saudita sta per iniziare. I meccanici della rossa stanno ultimando gli ultimi dettagli. Motori accesi sulle vetture, con i consueti check al motore, cambio, sistema ibrido ed impianto frenante. A livello di downforce le monoposto italiane si presentano leggermente più cariche al posteriore. La volontà è quella di amministrare al meglio le coperture visto che, i punti, si ottengono in gara.
Uno dei temi interessanti in approccio alla pista riguarda il motore Ferrari. Le mappature spinte ci sveleranno la bontà del V6 italiano in un circuito dove, accelerazione e allungo, risultano un fattore davvero determinante. Altresì curioso, sarà verificare la bontà del set-up studiato per garantire agli alfieri del Cavallino Rampante un bilanciamento adeguato, necessario per godere della massima “confidence” e sfruttare tutte le potenzialità della F1-75.
Ancora una volta, come in Bahrain, a livello personale Charles è parso nettamente più in palla rispetto al compagno. L’adattamento del monegasco a queste nuove auto ad effetto suolo è davvero ottimale e gli consente di tranne vantaggio a livello cronometrico soprattutto nella fase di frenata.
Ci siamo: le due rosse in pista, entrambe montano un treno di Soft nuove di pacca. Molta attenzione nel warm-up per garantire la giusta finestra di funzionamento. La track position per questo primo run sembra buona. Il vento soffia in senso contrario sulla retta principale con intensità bassa. In-lap e prep-lap, si setta la modalità Race e si parte ora con il primo tentativo lanciato.
Latifi a muro e scatta la bandiera rossa. I due ferraristi hanno necessariamente dovuto alzare il piede e il riscontro cronometro, al momento, non arriva. Giunto ai box, Leclerc chiede ed ottiene un rapido pit stop fisiologico. Dai primi segnali si è vista una Ferrari ben bilanciata. Rispetto alle Fp3, si nota una certa facilità a prendere l’apice delle curve sopratutto nel secondo settore. Da segnalare solo una piccola correzione di Charles nel T1, fattore che tuttavia non ha inciso troppo sull’intertempo. Più preciso Carlos che per un pelo non ha concluso la tornata.
Si torna in pista. Le due F1-75 montano le scrub soft. Secondo i calcoli del muretto box, considerando le mescole usate, il target lap richiesto per passare il taglio è 30.0s. In questo caso si salta il pre-lap passando direttamente alla mode Race. Dopo il run, gli ingegneri di pista si complimentano con entrambi i piloti per il risultato anche se, su Leclerc, viene chiesto di migliorare le velocità massime in curva 9, 10 e 22. Carlos si apre in radio e si dice davvero soddisfatto per il “balance” della sua vettura.
Comunicazioni radio molto serene in casa Ferrari. A quanto c’è la consapevolezza di avere le capacità per ottenere un ottimo risultato. In Q2 si alzeranno ulteriormente le rivoluzioni dei propulsori, elemento che renderà ancora più chiaro il potenziale delle rosse in versione Jeddah. Da segnalare l’ottima trazione delle F1-75, vero punto di forza in uscita dalle curve.
Si torna in pista. Le rosse montano nuovamente le scrub soft, con l’obiettivo di salvare un treno nuovo per la gara. Prova di forza visto la competitività espressa dalle monoposto modenesi. Charles chiede se effettuare un prep-lap. Marcos sostiene che per questo primo run caso non serve, mentre Carlos sceglie di effettuarlo. Buono il tentativo del monegasco, soddisfatto della sua tornata.
Sainz parte ora. Malgrado la nose cam, si nota una vettura molto pulita in inserimento curva, abile nel prendere il punto di corda. Nel frattempo Leclerc torna ai box. Marcos svela la strategia relativa per il secondo run, dove questa volta dovrà effettuare un giro di preparazione. Sulla numero 16 si procederà, probabilmente, con un leggero aggiustamento al carico anteriore.
Anche Carlos conclude il giro. Perde qualcosa in curva 4, dove Adami da un ragguaglio per migliorare la prestazione nel successivo run. Lo spagnolo chiede se sono già “safe”, reperendosi al lap time per passare il taglio. Dopo un aggiustamento sulla downforce all’avantreno, montando le Soft a banda rosse nuove, anche Charles torna in pista. Lo segue il compagno di squadra. Quando tutto era pronto per l’ultimo tentativo della Q2, altra bandiera rossa causata dallo scontro contro il muretto di Mick Schumacher.
Leclerc chiede di controllare le mescole attraverso i sensori, visto che è passato sui detriti prodotti dal forte scontro del tedesco contro le barriere. Arriva l’ok. Sembra che il figlio del sette volte campione del mondo stia bene nonostante il botto violento. I commissari di pista hanno raccolto la Haas V22 numero 47 e stanno ora ripristinando le condizioni ottimali del circuito per dar modo di proseguire con la qualifica.
I piloti tornano ora dentro le monoposto. Malgrado non ci siano ancora notizie sulla ripresa, pare che ci stiamo avvicinando al restart. La direzione gara comunica che tra 5 minuti si riparte. Le due auto italiane alla fine in pit lane con le gomme usate. Charles chiede di analizzare l’in-lap per decidere se fare un pre-lap o no.
Marcos ricorda che la pista sarà scivolosa in curva 11 e 12. Lo stesso fa Adami con Sainz. Il vento resta debole e soffia in senso contrario alla retta principale. Arriva la decisone sul warm-up: si effettua un giro di preparazione. Le due Ferrari si lanciano ora. Buono il tentativo per entrambi. Comportamento neutro delle vetture che favorisce l’handling. Si torna ai box con la consapevolezza di poter lottare per la pole.
Viene chiesto a Carlos se convenga modificare il carico all’anteriore. Lo spagnolo è contento per l’assetto sulle scrub, mentre sceglie un punto in più di carico quando monterà le nuove nel secondo tentativo della Q3. Medesimo ragionamento per Leclerc.
Eccoci al punto cruciale della qualifica. L’attenzione è alle stelle per raggiungere il massimo risultato. Per Sainz, il primo run di assaggio si effettua con gli pneumatici Pirelli a banda rossa usati, per poi dare il tutto per tutto nella successiva tornata. Charles monta le mescole nuove e come il compagno non effettuerà il prep-lap. Correzione violenta in curva 2 per il monegasco che di fatto incide negativamente sul cronometro.
Leclerc sceglie di non toccare l’equilibrio della monoposto, mentre Sainz chiede una modifica sul carico: “point 1 up”, per godere di una maggiore downforce all’avantreno. Con le Soft nuove si effettuerà la tornata di preparazione per gestire al meglio il warm-up. Marcos suggerisce Charles di non esagerare con l’acceleratore in curva 1 e 2, per non commettere un errore come in precedenza. Si parte con il giro push decisivo!
Malgrado l’ottima prestazione delle rosse è Checo Perez a conquistare la pole. Venticinque millesimi costano al monegasco il primo posto, mentre l’iberico, in terza piazza, si becca due decimi dal messicano. Solo quarto Verstappen. Mentre Carlos è consapevole di aver dato il massimo, Charles si rammarica per un giro non perfetto. Al netto degli eventi, il risultato ottenuto è comunque ottimo.
Congetturando sulla gara di domani, la configurazione più carica scelta su entrambe le F1-75 rispetto alla Red bull dovrebbe garantire un’amministrazione delle coperture ottimale.
Foto: Scuderia Ferrari