Gara o non gara? Il dubbio amletico della F1 in Paesi colpiti da tensioni politiche riaffiora dopo l’attacco a un impianto petrolifero di Aramco situato a pochi chilometri dal circuito di Jeddah. L’accadimento ha oscurato in parte i risultati delle due sessioni di prove libere sulla pista saudita, concluse entrambe con Charles Leclerc al comando (leggi qui l’analisi on board Ferrari delle Fp2)
Più che una gara, sembra una telenovela, continuando a fare riferimento. Un meeting straordinario tra FIA, organizzatori, piloti e team principal ha portato al rinvio delle FP2 di quindici minuti rispetto al programma iniziale per discutere sullo svolgimento dell’evento. Stefano Domenicali, l’unico a rilasciare dichiarazioni all’uscita dal meeting, ha esordito con un sonoro ‘ci sentiamo sicuri’, preludio alla comunicazione rilasciata dalla Saudi Motorsport Company.
Il Gran Premio dell’Arabia Saudita andrà avanti e le misure di sicurezza verranno implementate grazie alla stretta collaborazione tra FIA, F1 e autorità locali. Per la seconda volta in questa settimana, dopo l’allarme di lunedì, l’azione in pista viene confermata e portata avanti nonostante la preoccupazione.
Tornando all’azione in pista, Mercedes continua a guardare Ferrari e Red Bull da lontano. Lewis Hamilton e George Russell fanno ancora i conti con il porpoising, seppur in maniera meno significativa rispetto al Bahrain, mentre la Ferrari, malgrado qualche sbavatura e incontro ravvicinato con il muro, si conferma solida e rapida. Leclerc ha chiuso con un 0.140s di vantaggio su Max Verstappen nelle libere 2, mentre la Mercedes si conferma lenta anche sul dritto rispetto a Red Bull e Ferrari.
Bilancio positivo per il momento per quanto riguarda la McLaren: come anticipato da Lando Norris in conferenza stampa, le caratteristiche di Jeddah sarebbero maggiormente in linea con quelle della vettura. Il 7° tempo finale del pilota inglese in FP2 fa ben sperare, anche se è solamente venerdì.
Inizio in salita, invece, per Kevin Magnussen. La stella del GP del Bahrain ha lamentato problemi al motore anche nella seconda sessione di libere dopo non aver preso parte alla sessione del primo pomeriggio per una perdita idraulica che ha portato alla sostituzione del radiatore.
Foto: Scuderia Ferrari