Formula 1

Mercedes attardata in qualifica. Ma sul passo gara potrebbe andare anche peggio

F1 – Solo il più inguaribile degli ottimisti avrebbe potuto prevedere una Mercedes nelle zone alte della classifica dopo i test invernali. La W13 nella versione spagnola aveva dato segnali positivi che si sono trasformati in rumorosi campanelli d’allarme quando è stata presentato, tra lo stupore generale, il modello sottoposto a drastica – e per ora inefficace – cura dimagrante. Una macchina che sin dal primo assaggio della pista ha mostrato un preoccupante pompaggio aerodinamico che ne sta compromettendo lo svezzamento.

Ciò che lascia perplessi è stata l’incapacità di reagire di una compagine che invece ci ha abituato a repentini – e risolutivi – cambi di direzione. Nel confronto, ad esempio, abbiamo osservato una reazione orgogliosa dell’Alfa Romeo che, tra test 1 e 2 ha praticamente eliminato il porpoising portando al primo GP una vettura che è stata in grado di incollarsi agli scarichi della n°44 di Hamilton.

La sessione di qualifica non è quindi stata globalmente esaltante ma c’è la sensazione che almeno Lewis Hamilton, nonostante i mari agitati nei quali naviga la W13, sia riuscito a mantenere il sangue freddo cogliendo un quinto crono che sa di massimo ottenibile. La vettura di Brackley, quando è andata full power, ha acuito i problemi ormai noti nei quali George Russell si è letteralmente dissolto.

George Russell abbandona il box della Mercedes durante le qualifiche del Gp del Bahrain 2022

Il giovane britannico è solo nono e guarda da dietro vetture meno accreditate come l’Alfa Romeo dell’ex Valtteri Bottas, la sorprendente Haas di Kevin Magnussen e la più che solida Alpine A522 di un immarcescibile Fernando Alonso. C’è molto lavoro da fare nel team campione del mondo perché, a pieno carburante, la situazione potrebbe addirittura peggiorare. Evidentemente, come abbiamo più volte scritto su FormulaUnoAnalisiTecnica, le problematiche affrontate in inverno erano vere. A Brackley non si giocava a nascondino né si facevano puerili giochini verbali come alcuni osservatori sostenevano.

Toni non dimessi in Mercedes dove cercano di osservare il bicchiere mezzo pieno ben consapevoli che qui bisognava giocare in difesa. A parlare per primo è stato il grande boss Toto Wolff che da settimane predica calma e dice che il recupero sul medio periodo è possibile. Lo osservazioni del team principal austriaco non possono non partire dall’exploit di Maranello.

Sorpreso dal lavoro svolto dalla Ferrari per arrivare a questo punto? No, è bello vedere il recupero di una Ferrari che arrivava da anni molto difficili. Sembra che abbiano fatto davvero un buon lavoro. Per noi è difficile, sappiamo dove stiamo mancando. Stiamo lavorando per capire perché la macchina salta. Siamo a mezzo secondo dietro, i dati sono ormai chiari. Vediamo domani, ma ho un po’ di paura per la gara. L’importante è capire dove saremo saremo alla fine della stagione. Russell? Abbiamo sbagliato noi. Gli abbiamo detto di andare più veloce nell’outlap perché gli mancava un po’ di performance nel primo settore e per quello forse ha sbagliato la prima curva“.

Toto Wolff (Mercedes AMG F1 Team)

Lewis Hamilton è apparso sereno nelle interviste post qualifiche. Il vicecampione del mondo era consapevole dello stato di difficoltà e pertanto cerca di prendere il buono che emerge da un turno di qualifiche tutto sommato in linea con le attese: “Non dirò che sono sollevato – ha esordito il conducente anglo-caraibico – In linea generale sono molto contento di come siamo andati oggi visto dove siamo stati nelle ultime due settimane e considerando i problemi che abbiamo avuto con la macchina. È stato un po’ un incubo guidare, ma abbiamo semplicemente tenuto la testa bassa e abbiamo continuato a lavorare, quindi sono orgoglioso di tutti per essere rimasti positivi“.

Una Mercedes che nel giudizio di Hamilton non può arrivare a competere, almeno nell’immediato, con Red Bull e Ferrari: “I piloti davanti a noi sono in un altro campionato, quindi sono generalmente contento di dove siamo. Non è la prima fila ma faremo dei miglioramenti e faremo del nostro meglio. Red Bull e Ferrari se ne andranno in gara, quindi non siamo in lotta con loro. Ieri erano un secondo davanti a noi sul passo gara, quindi la mia battaglia è molto probabilmente con i ragazzi dietro. Certo, cercherò di essere il più veloce possibile e di andare avanti. Ma, come ho detto, la loro prestazione è un po’ consistente della nostra“.

Lewis Hamilton, Mercedes AMG F1

Visibilmente deluso è apparso George Russell che non cerca alibi ed ammette con franchezza che la sua W13 è troppo arretrata in classifica rispetto alla previsioni interne: “È stato un vero peccato – ha esordito il driver di King’s LynnSono felice di aver provato soluzioni diverse, ma la nona posizione è molto più bassa rispetto a dove dovrebbe essere effettivamente la nostra macchina“.

Sappiamo di non essere dove vorremmo e stiamo facendo tutto il possibile per portare la vettura al vertice per poter lottare contro Red Bull e Ferrari. La quinta fila non è ottimale ma la gara è domani. A dire la verità, inizialmente ero abbastanza soddisfatto. Ero contento di come ero riuscito a scaldare le gomme nel giro di lancio prima dell’ultimo tentativo. Ho spinto al massima ma in Curva 1 ho perso tutta l’aderenza. Sono stato un secondo più lento alla fine ma mi aspettavo di essere un decimo più veloce“.

Parole, queste ultime, che narrano una volta di più quali siano le difficoltà interpretative di una F1 che, per essere compresa, ha forse ancora bisogno dell’esperienza di lungo corso di un sette volte iridato. La sensazione, in chiusura, è che il duo inglese Hamilton – Russell dovrà passare più tempo a controllare gli specchietti piuttosto che a guardare avanti nel tentativo, che al momento appare arduo, di restare agganciati al treno delle battistrada Ferrari e Red Bull.


F1-Autore: Diego Catalano @diegocat1977

Foto: F1, Mercedes AMG F1

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Diego Catalano