Formula 1

F1 2022: V6 Mercedes sul banco degli imputati

F1 – E’ innegabile che tra le grandi delusione di questo inizio di stagione vi sia la McLaren. Nei test di Barcellona la MCL36 aveva ben figurato. Molti pensavano che si trattasse di una vettura in grado di inserirsi nei salotti buoni. Poi la doccia fredda arrivata in un paese caldo. In Bahrain, proprio le alte temperature, hanno messo a nudo un problema piuttosto grave che affigge la creatura di James Key: la tendenza, tutt’ora non completamente sistemata, a surriscaldare i freni.

Da qui una lunga serie di interventi che hanno solo messo una toppa non risolutiva e che hanno acuito un’altra serie di difficoltà di un progetto che non vuole saperne di decollare nonostante le ambizioni di un team che vuole ritornare a fare la voce grossa dopo i fasti del passato.

Ma le problematiche della monoposto color papaya non possono essere ascritte al solo telaio o alla sola veste aerodinamica. C’è un altro fattore che sta incidendo sulle scarse performance. Tutti gli indizi portano a Brixworth, sede della Mercedes High Performance Powertrains.

Dettaglio della Power Unit Mercedes 2022 montata sulla Aston Martin AMR22

Il V6 di Hywel Thomas sta offrendo riscontri deludenti. Su ogni macchina sulla quale è installato. Fatica la McLaren, arranca la Aston Martin AMR22, cola a picco la Williams FW44 e non se la passa bene la Mercedes W13, vettura tanto aggressiva quanto difficile da settare. A guardare le velocità di punta sono queste le otto macchine che sovente si accomodano nelle zone meno nobili. Al di là dei problemi aero-meccanici delle suddette auto, esiste un comune denominatore rappresentato dal propulsore che deve necessariamente essere posto sul banco degli imputati (leggi la disamina tecnica qui).

Daniel Ricciardo, uno che le difficoltà le sta vivendo attivamente dall’interno dopo essere stato costretto, causa Covid-19, a saltare la tre giorni di test di Sakhir, ha candidamente alluso al V6 turbo-ibrido della Stella a Tre Punte come uno dei responsabili del momentaccio: “Non è un segreto che in Mercedes abbiano ancora qualcosa da trovare. In gara ho corso contro le Aston Martin ed ho potuto vedere dalle dimensioni della loro ala che stavano utilizzando un set-up molto diverso”.

Sicuramente – ha proseguito l’ex Red Bull – li ha aiutati in alcune aree ma li ha danneggiati in altre. L’ideale sarebbe puntare sul massimo carico aerodinamico ovunque e avere la potenza necessaria per gestirlo. Ho fiducia che i motoristi troveranno un modo per continuare a combattere e spremere un po’ di più dalla power unit. Credo che non ci siano mani migliori in cui essere in un momento come questo“.

L’australiano Daniel Ricciardo (McLaren)

Ricciardo, oltre a possedere un carattere esplosivo, è anche una persona estremamente pragmatica ed è quindi ben conscio che la situazione della McLaren sia parecchio complessa e necessiti di tempo per essere sistemata poiché gli ambiti critici, come detto in apertura, sono molteplici. L’italio-australiano predica calma. Sa che a Woking non devono colmare un gap ridotto di pochi decimi, ma devono operare una rimonta ben più grande.

Serve trovare, in parole semplici, oltre un secondo. E nella storia della F1 recuperi tanto prodigiosi in pochi mesi non si sono praticamente visti. “Dubito che troveremo tutti questi decimi di secondo dall’oggi al domani. Quindi dobbiamo essere pazienti, calmi e rilassati. Non servirebbe a molto creare un putiferio“.

McLaren MCL36 – diffusore

Parole votate alla saggezza quelle di un pilota che è alla dodicesima stagione nella massima categoria. Proprio dalla sua pacatezza e dalla sua esperienza la McLaren deve ripartire per costruire, mattoncino dopo mattoncino, la strada che porta verso il vertice. Il momento non è semplice, ma le macchine 2022, essendo all’inizio della loro parabola evolutiva, hanno ampissimi margini di miglioramento. In effetti un pacchetto di novità è previsto per la prima gara europea che si terrà il 24 aprile ad Imola.

In quella circostanza dovrebbero essere risolti definitivamente i problemi ai freni con nuove brake duct. Un elemento non di secondo piano perché gestire termicamente quell’area significa arrivare un un perfetto management dei compound, altro versante sul quale Woking sta faticando non poco. La soluzione all’enigma potrebbe essere quindi meno lontano di quanto appaia. In McLaren non vogliono ritenere questo un campionato di transizione. Si pensa ancora che sia possibile ottenere delle soddisfazioni. Norris e Ricciardo sono autorizzati ad incrociare le dita.


F1-Autore: Diego Catalano @diegocat1977

Foto: – Alessandro Arcari – @berrageizAlbert Fabrega

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Diego Catalano