Formula 1

Il doppio zero non spaventa Red Bull: c’è fiducia nel progetto RB18

F1 – Se ci avessero detto che la Red Bull vicecampione del mondo costruttori 2021 avesse chiuso il primo GP stagionale con zero punti a causa di una doppia defaillance tecnica probabilmente avremmo riso di gusto dinnanzi ad una fattispecie molto prossima al concetto di assurdo. La realtà, invece, è stata ancora più beffarda visto che ha descritto uno scenario in cui la sorte ha fatto fuori dai giochi Max Verstappen e Sergio Perez a pochi km dal traguardo.

Sulle problematiche occorse alle due RB18 ancora ci si interroga (leggi qui). Ad essere sotto accusa è la pompa che gestisce il flusso di carburante. In realtà l’elemento non è unico visto che è composto tra distinti sistemi che operano in simbiosi. Due di questi sono forniti a tutti i costruttori da Magneti Marelli e dalla Bosch. E, visto che non hanno prodotto allarmi sulle altre vetture, è inverosimile pensare che possano essere gli indiziati principali. Sotto accusa potrebbe esservi il componente “open source”. Ovvero quello costruito in casa e i cui progetti vanno condivisi con la FIA e con gli altri team che sono autorizzati ad adoperarli se li reputano validi.

Max Verstappen e Charles Leclerc ingaggiati a duello nel GP del Bahrain 2022

Sarebbe questa area del complesso sistema di pompaggio e pressurizzazione della miscela l’oggetto della analisi in corso nel team di Milton Keynes che potrebbe essere incappato in un problema derivante dalla comprensione non ancora efficace dei carburanti E10. Ma la questione potrebbe anche essere più semplice.

Stante il superamento di 10 kg del peso minimo della vettura creata da Adrian Newey, gli ingegneri inglesi potrebbero aver imbarcato un quantitativo di carburante che non è stato sufficiente in una gara in cui l’olandese ha provato a stare in scia di Leclerc e nella quale Perez ha tentato di sopravanzare, senza successo, Carlos Sainz.

Ve ne abbiamo dato conto nell’analisi degli on board (leggi qui): Verstappen, sin da subito, ha dovuto operare un massiccio lift and coast. Una modalità con la quale i team risparmiamo carburante per gestirlo nell’arco della gara. L’ipotesi, non confermata, secondo cui i “tori” sono rimasti all’asciutto ha dunque un fondamento logico.

Qualsiasi siano stati i guai affrontati in Bahrain, Red Bull ha intenzione di presentarsi a Jeddah in forma smagliante per iniziare a recuperare terreno sulla Ferrari e sulla Mercedes che, nonostante le difficoltà, ha piazzato le sue vetture in terza e quarta posizione. Verstappen ha iniziato la sua difesa del titolo nel peggiore dei modi. Ma, nonostante ciò, la sua vettura ha dimostrato un buon potenziale che, al netto dei tanti problemi avuti domenica, lascia buona speranze di rimonta sin dal prossimo impegno.

Uno sconsolato Max Verstappen fa ritorno ai box dopo il ritiro nel Gp del Bahrain 2022

Max non ha ancora digerito il forfait. Non è nella sua indole da vincente. E proprio per questo, insieme alla qua squadra, sarà più sportivamente arrabbiato che mai. “Vinciamo e perdiamo come team e torneremo più forti questo fine settimana” ha riferito il campione di Hasselt suonando la carica in attesa di tornare nell’abitacolo in quel di Jeddah. “Abbiamo un buon pacchetto, eravamo competitivi in ​​Bahrain. Ci sono molti punti positivi da raccogliere da qui in poi“.

Nel 2021, sul Corniche Street Circuit, si registrò uno dei massimi momenti di tensione con Verstappen che fece un vero e proprio brake test su Lewis Hamilton. Polemiche feroci ne scaturirono delle quali, presentando la gara di quest’anno, l’olandese non ha fatto menzione. Si è piuttosto concentrato sulle modifiche apportate al tracciato per eliminare qualche problematica emersa, l’anno passato, sul fronte sicurezza.

Ricordiamo che si tratta del cittadino con le velocità di percorrenza più alte dell’intero mondiale. Un tracciato che sviluppa una media oraria seconda solo a Monza. Verstappen si dice incuriosito e divertito dall’idea di ritornare a correrci. Specie con le vetture 2022 che dovrebbero produrre dei picchi velocistici ancor più elevati.

Red Bull

Non perde l’ottimismo neanche Sergio Perez che si mostra impaziente di tornare in macchina. Il messicano è convinto che una stagione molto lunga come quella 2022 conceda la possibilità di riscatto anche a fronte di un doppio, cocente, zero come quello bahrenita.

La macchina è veloce ed ha immediatamente messo l’ex Racing Point nelle condizioni di lottare per il podio mostrando distacchi rispetto al compagno di squadra sensibilmente più contenuti se paragonati alla media di un anno fa. Nello scorso dicembre Perez, a Jeddah, si dovette ritirare. Uno stimolo in più, quindi, per far bene.

Nonostante gli impedimenti assortiti incontrati la settimana scorsa (presumibilmente risolti) e sebbene la Ferrari abbia sciorinato un passo gara spiazzante (ci si attendeva una RB18 più avanti in termini di performance) in Red Bull prevale l’ottimismo. Gli inglesi sono convinti che l’Arabia Saudita sia terra di riscatto immediato poiché le caratteristiche della pista potrebbero esaltare un progetto che ha mostrato un certa propensione a produrre velocità di punta importanti. Caratteristica che a Jeddah è particolarmente premiante.


F1-Autore: Diego Catalano @diegocat1977

Foto: F1, Oracle Red Bull Racing

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Diego Catalano