Formula 1

Red Bull “snobba” Ferrari: resta Mercedes il nemico numero 1

F1 – “Ferrari campione nel 2022? Non è la prima volta che una squadra di metà classifica sorprende tutti!“. Così parlava Chris Horner sul finire del 2021 quando, probabilmente, era ancora ebbro di gioia per l’epilogo del Gran Premio di Abu Dhabi. Nella stessa intervista, sempre con tono scherzoso e velatamente provocatorio, sfidava Maranello a vincere la prima gara nel nascente mondiale. Questa profezia si è avverata e, se dovessero perdurare le difficoltà dei “Tori caricanti” e della Mercedes, potrebbe concretizzarsi pure l’altra previsione in una terrificante nemesi sportiva.

La F1-75 ha forse spiazzato il mondo Red Bull, ma non quello Mercedes che andava predicando da mesi che Maranello, anche in virtù dei nuovi regolamenti tecnico-sportivi, sarebbe prepotentemente rientrata nella partita. E così è stato. Ma a Milton Keynes, pur avendo mutato giudizio sulla Rossa, continuano a pensare che i rivali dell’anno scorso torneranno in auge.

il monegasco Charles Leclerc (Scuderia Ferrari) a bordo della sua F1-75 durante il Gran Premio del Bahrain edizione 2022

Forse è una questione di abitudine, forse si tratta di affinità culturali e tradizionali, fatto sta che Horner quasi si sente confortato all’idea di vedere una Mercedes in fase di recupero e che può addirittura provare, in non troppo tempo, l’assalto alla vetta della F1. I problemi delle Frecce d’Argento sono ormai arcinoti, ne abbiamo dibattuto lungamenti sulle nostre pagine.

Chiare, almeno così sembra, sono le soluzioni al pompaggio aerodinamico che sta drasticamente incatenando le performance di una macchina concepita estrema ma nata assai bizzosa. Un ulteriore pacchetto evolutivo è previsto al più tardi per Imola e da questo dovrebbero passare le sorti del campionato 2022 degli anglo-tedeschi che, anche a Jeddah, giocheranno in difesa.

Ma nell’ambiente della F1 è nota la capacità di reazione della Mercedes e di questa il team principal della Red Bull ha parlato basando il suo ragionamento che lo porta a ritenere Hamilton e Russell ancora attori protagonisti di un film tutto da scrivere.

Lewis Hamilton, Mercedes AMG F1, durante le prove libere del GP del Bahrain 2022

Red Bull ancora si interroga per il doppio, clamoroso, ritiro di Abu Dhabi quando le RB18 stavano per conquistare una seconda e una quarta piazza. Gli ingegneri inglesi sembrano aver capito la natura dei problemi pur non comunicandola pubblicamente. La questione, e lo apprenderemo già domenica, è se alla comprensione è seguita la risoluzione della faccenda. Di questa dinamica tecnica potete leggere nel focus specifico qui riportato.

Nonostante ciò e nonostante la Ferrari, in questo momento, si sia dimostrata la macchina da battere, Horner preferisce concentrarsi sui rivali degli ultimi anni. “Penso che quando guardi la loro macchina in pista – ha riferito il manager britannico ai canali ufficiali della F1 non sembra facile da guidare per i piloti. Ma quello che conosciamo è la loro capacità di riprendersi. Già in passato hanno avuto test pre-stagionali difficili per poi andare vincere la prima gara.

Toto Wolff (team principal Mercedes AMG F1 Team) e Christian Horner (team princiapal Red Bull) si stringono la mano durante la conferenza stampa del venerdì ad Abu Dhabi

Horner ritiene che siano gli stessi regolamenti, la cui interpretazione è in una fase “acerba”, a rimettere in gioco la Mercedes. Un quadro reale della situazione emergerà solo dopo 3-4 gare. Norme così immature nella comprensione ed elevato tasso di sviluppo potenziale possono permettere ad un’equipe come quella di Brackley di rientrare a pieno titolo negli equilibri iridati che sono tutt’altro che sedimentati.

Mercedes ha una forza ed una profondità di personale tale da pensare, sostiene il n°1 di Rd Bull, che la ripresa non solo sia possibile, ma addirittura prossima. Proprio Imola, il GP che si disputerà il 24 aprile, è il momento che potrebbe coincidere con l’introduzione di una serie di update che risolvano definitivamente i problemi della W13 che potrebbe così risorgere abbattendo il deficit cronometrico che ora paga pesante.

Ma stiamo andando un po’ troppo in là con le lancette. Oggi i motori si riaccendono per il GP di Arabia Saudita. Red Bull, pur mettendo in guardia dal recupero della Mercedes, deve innanzitutto evitare che la Ferrari prenda il largo in classifica. E, per evitarlo, è necessario che sistemino una volta e per tutte le problematiche manifestatesi così brutalmente cinque giorni fa. Perché spesso succede che tre i due litiganti sia il terzo a godere…


F1-Autore: Diego Catalano – @diegocat1977

Foto:F1, Oracle Red Bull Racing, Scuderia Ferrari, Mercedes AMG F1

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Diego Catalano