F1. La gara di Carlos Sainz in Arabia Saudita, prima ancora dello spegnimento dei semafori, è stata messa in dubbio da un problema di natura elettrica scoperto dal team a meno di un’ora dall’avvio. La prontezza dei meccanici Ferrari ha consentito al madrileno di prendere parte alla gara a Jeddah, terminando al terzo posto una gara tutt’altro che liscia.
Carlos sta ancora affrontando una vettura poco adatta al proprio stile di guida, ma il bilancio della tappa di Jeddah è comunque positivo: “Sono più contento rispetto al Bahrain. ci sono stati dei progressi anche per quanto riguarda il feeling con la macchina, anche avere l’opportunità di tornare su questa pista solo un centinaio di giorni dopo con le vetture nuove mi ha fatto capire meglio come e quanto adattarmi”.
“Questo mi dà speranza di migliorare di gara in gara se continuiamo a lavorare in questa direzione. Potrebbe esserci bisogno di andare un po’ a tentativi a volte, ma cento giorni qua ero qui con una macchina che mi dava ottime sensazioni, ero super veloce. E tornare, fare lo stesso giro cento giorni dopo con una macchina che non mi dà esattamente lo stesso feeling, mi fa capire esattamente dove devo lavorare per migliorare in futuro”.
“E’ importante per arrivare al 100%, quando sarò in grado di raggiungere questi ragazzi davanti a tutti” ha aggiunto.
Per quanto riguarda il problema rilevato nel pre-gara, Carlos non ha voluto andare nel dettaglio, ma ha lasciato intendere che ci fossero delle reali possibilità di non prendere parte alla gara parlando di “tensione” ai box e complimentandosi con i meccanici per l’ottimo lavoro.
Un altro tema caldo della gara di Sainz è senz’altro stata la decisione da parte della direzione gara di far restituire la posizione da parte del messicano solo dopo la Safety Car.
“E’ veramente molto strano” ha commentato. “Nello sport bisogna continuare ad analizzare queste cose, perché si potrebbero semplificare. Checo avrebbe potuto restituirmi la posizione in regime di Safety Car, cosa che mi avrebbe dato l’opportunità di battagliare con Max alla ripartenza e avrebbe anche dato la possibilità a Perez di attaccarmi per riprendersi la posizione”.
Foto: F1, Scuderia Ferrari