Formula 1

F1 2022: auto meno sensibili alle scie ma i sorpassi dipendono ancora dalle gomme

F1 – Il GP del Bahrain non ha deluso in termini di spettacolo e di emozioni. La doppietta della Ferrari è stata condita da una ricca serie di colpi di scena il cui apice è sicuramente coinciso con il doppio, clamoroso, ritiro delle Red Bull RB18 di Max Verstappen e di Sergio Perez. Non sono mancati i duelli infuocati, su tutti quello tra il campione del mondo in carica e Charles Leclerc che se le sono suonate per un paio di giri senza mollare di un sol centimetro.

Uno dei propositi delle regole 2022 era favorire la compattezza cronometrica tra le venti vetture in griglia. Ma non solo. Da un punto di vista squisitamente tecnico-sportivo, i legislatori del motorsport hanno spinto affinché si producessero auto che offrissero la possibilità di seguirsi senza risentire dell’aria sporca. Cosa che dovrebbe favorire i duelli corpo a corpo ed i sorpassi.

Partenza del Gran Premio del GP del Bahrain 2022

Ovviamente un bilancio dopo poco più di 300 km non sarebbe credibile. Serviranno altre gare, altre location ed altri duelli per stabilire se il quadro normativo vigente ha colto veramente nel segno. Se ci riferiamo al GP di Sakhir vediamo che, da un anno all’altro, non si sono notate differenze sostanziali. 75 sono state le manovre di sorpasso andate a buon fine nel 2021, 77 quelle effettuate quattro giorni fa.

Statisticamente parliamo di una variazione quasi impercettibile che spiega poco. Ogni manovra andrebbe analizzata nello specifico per capire come è stata realizzata. Si tratta di un’opera improba, quindi ci affidiamo alle valutazioni di chi era fisicamente calato nell’abitacolo. E chi meglio di Fernando Alonso, il decano del piloti di F1 in attività, può tracciare un bilancio concreto anche in presenza di pochi elementi valutativi che diverranno più solidi col passare dei gran premi?

L’asturiano ha evidenziato che seguire, durante il GP, è stato decisamente più facile rispetto ad un anno fa. Una tendenza che era emersa piuttosto chiaramente già nei test invernali. Quindi la F1 ha risolto i suoi problemi? Calma! I sorpassi, secondo l’alfiere della Alpine, non sono così semplici come appare in televisione. Buona parte delle manovre osservate è dipesa dal fatto che una vettura girava due secondi più veloce rispetto all’altra a causa di una differenza di penumatici che poteva riguardare o le mescole o un diverso grado di usura a parità di compound.

Trenino di monoposto durante il Go del Bahrain 2022

Alonso arriva ad una conclusione che potrebbe non far piacere ai vertici di Liberty Media: la dinamica di gara dipende ancora troppo delle gomme. Una tendenza che potrebbe addirittura confermarsi man mano che le scuderie portano sviluppi alle rispettive F1 producendo sensibili miglioramenti prestazionali e cronometrici. Ecco perché sarà importante osservare cosa diranno altri circuiti. Sakhir, già l’anno passato, aveva mostrato una certa peculiarità perché produsse oltre venti sorpassi in più rispetto alla media del mondiale.

Già domenica, sull’anomalo circuito di Jeddah con 27 “curve non curve” che l’anno scorso generò non poco caos (tra l’altro mal gestito dall’ex direttore di gara Michael Masi), potrebbero arrivare ulteriori conferme a questo trend. Anche su questo aspetto, dunque, la stagione 2022 può essere letta come un lungo apprendistato grazie al quale, in futuro, sarà possibile correggere il tiro. Perché i vertici della categoria hanno espresso più volte la volontà di avere gare ricche di spunti e di spettacolo. Un prodotto accattivante meglio vendibile.


F1-Autore: Diego Catalano @diegocat1977

Foto: F1

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Diego Catalano