Mercedes

Ferrari in fuga? Il mondiale potrebbe ancora essere una lotta a tre

F1 – Un mondiale a tre è possibile? La classifica attuale inviterebbe a rispondere con un secco no. “Interrogando” le prestazioni delle dieci vetture verrebbe da essere ancora più perentori nella risposta. Togliendo l’apripista Ferrari che si pone come il benchmark della categoria, emerge un solo team come rivale credibile. Ovviamente parliamo di quella Red Bull che, mostrando un buon livello prestazionale – seppur altalenante – sta faticando da matti sul versante dell’affidabilità (leggi qui per approfondire). Una situazione che Milton Keynes spera sia temporanea, risolta la quale dovrebbe permettere alla RB18 di rientrare attivamente nei giochi.

La situazione delle altre squadre non consente di immaginare voli di pindarici. Alcune compagini lottano con monoposto sorprendentemente scadenti. Il riferimento è alla Aston Martin AMR22 che non fatichiamo ad individuare come le delusione di questo inizio 2022. Il Gran Premio d’Australia è stato un calvario per Sebastian Vettel al rientro dopo la pausa forzata da Covid e per Lance Stroll che ha battagliato con una macchina che non riusciva nemmeno a mantenere una traiettoria dritta in rettilineo: un disastro. Dal team di Silverstone in poi osserviamo un crescendo prestazionale che arriva a quella che ad oggi è considerabile la terza forza nella griglia valoriale della F1: la Mercedes.

Sebastian Vettel, Aston Martin F1

I campioni del mondo in carica non se la passano bene. La classifica espressa (secondi in entrambe le categorie che la F1 presenta) non fotografa la forza tecnica di una vettura afflitta da diversi problemi che ne stanno limitando il potenziale. O che, piuttosto, lo stanno celando. Perché a Brackley sono convinti di poter tirare fuori qualcosa di buono dal progetto a “zero sidepod” che, data la sua natura estrema, sta offrendo parecchie difficoltà di settaggio e di sviluppo.

A proposito di miglioramenti in cantiere, Imola potrebbe essere il primo step di un programma di update allo studio. Ad oggi non vi sono conferme perché gli update, più volte annunciati da voci di corridoio, vengono continuamente procrastinati. In Mercedes AMG F1 hanno la necessità di muoversi coi piedi d’argilla per evitare di prendere una direzione tecnica errata. Cosa non possibile quando la tenaglia del budget cap stringe le caviglie di un’equipe che in passato era abituata ad immettere laute somme di danaro per chiamarsi fuori delle difficoltà operative.

Lewis Hamilton (Mercedes AMG F1)

Nonostante stiano emergendo problemi di correlazione dati tra la pista e i sistemi simulativi (ne abbiamo parlato in questo approfondimento: clicca qui) si cerca di essere ottimisti. Toto Wolff ha parlato di un 40% di possibilità di ottenere nuovamente il mondiale allungando a nove una striscia record di vittorie in F1.

A guardare i trend attuali sembra un dolce sogno cullato al caldo di spesse coperte. Evidentemente c’è speranza – e forse qualche solida base – per ritenere possibile ricucire lo strappo prestazionale che si sta palesando in maniera piuttosto incontrovertibile in questo avvio di campionato 2022.

Wolff ha trovato un “alleato” nella sua convinzione a poter riessere protagonista assoluto. Si tratta di un endorsement di primo livello visto che parliamo di Mika Hakkinen, uno che con i motori Mercedes che equipaggiavano le sue McLaren, sul finire degli Anni ’90, ci ha vinto ben due titoli mondiali entrati nella storia per i duelli entusiasmanti con una Ferrari che stava per aprire un ciclo gloriosissimo. Il finlandese ritiene che Mercedes abbia strumenti, potenziale e procedure operative per rientrare in gioco per il bottino grosso.

Mika Hakkinen

George [Russell] ha disputato davvero una buona gara. Quel terzo posto è stato molto importante per lui e per il team. È davvero sorprendente vederlo secondo in campionato. Ma ciò non è frutto del caso – ha riferito il due volte iridato – La costanza e l’affidabilità della macchina sono state impressionante: quarto in Bahrain, quinto in Arabia Saudita e ora un podio in Australia. Lewis e George stanno facendo un lavoro fantastico per la Mercedes. La squadra – e qui il finnico dimostra di avere notizie di prima mano che noi non possediamo – sta risolvendo i problemi di prestazioni. Questo è un altro motivo per cui la Red Bull deve contenere i suoi problemi di affidabilità. Questo campionato potrebbe facilmente svilupparsi in una lotta a tre tra queste due squadre e la Ferrari”.

Hakkinen, quindi, vede un campionato più combattuto di quanto i primi tre gran premi abbiano raccontato. Od oggi si fa fatica a pensare che il 2022 possa essere una replica dell’anno scorso in cui due team se le diedero fino all’ultimo metro di gara. Figuriamoci a contemplare che la lotta possa vedere tre protagonisti. Il nuovo quadro normativo ha evidentemente rimescolato i valori, ma di certo non ha avvicinato le prestazioni dei top team.

Bisognerà capire se, nei prossimi appuntamenti previsti in calendario, i livelli di performance tenderanno a convergere come desidererebbe Liberty Media che ha preteso lo stravolgimento tecnico cui stiamo assistendo. Ad ora il mondiale di F1 2022 non presenta, nelle dinamiche, alcuna novità di rilievo rispetto al recente passato. Ad essere cambiati sono solo i musicisti che eseguono lo stesso spartito di sempre.


F1 – Autore: Diego Catalano@diegocat1977

Foto: F1, Aston Martin, Mercedes AMG F1

Condividi
Pubblicato da
Diego Catalano